Due regioni a confronto : Lombardia e Piemonte Le due cucine offrono una vastissima gamma di
piatti gustosi ricchi di grassi e proteine adatti ai climi freddi del nord e al
duro lavoro dei campi, anche se oggigiorno esso è alleviato da nuove tecnologie
spesso robotizzate. Per coloro che la dieta è un imperativo, dovranno
accontentarsi di assaggi, mentre i fortunati “magri” potranno godere
maggiormente delle delizie della gastronomia nostrana, sempre più difficile da
trovare. La Lombardia è famosa per le “minestre”. Si
annoverano: la minestra di buzzo alla milanese, meglio conosciuta come trippa
la cui ricetta è composta da ventiquattro ingredienti. Zuppa di fidanzamento o
imbroj, ceci con testina di maiale, la cassoeula dei poveri, minestra di
fegatini e frattaglie di pollo con prezzemolo, ed altre ancora. Le minestre
tradizionali piemontesi annoverano: zuppa di ceci con cotenne o minestrone di
ceci con costine di maiale, maltagliati all’astigiana, zuppa di cavallo alla
piemontese e zuppa di castagne o barguille. I secondi presentano almeno
trecento ricette, i più sostanziosi li troviamo in Lombardia. Un piatto che si
può definire unico è il risotto alla milanese vecchia maniera con midollo di
bue, risotto alla lodigiana con raspadura, i pizzoccheri della Valtellina, l’anatra in guazzetto ,
piatto tradizionale bresciano, lo stufato alla comasca, l’ossobuco alla
milanese, il cuore di vitello alla moda di Bergamo e, sempre bergamaschi,
polenta e osei/ uccelli. Il Piemonte annovera : il fagiano ai funghi,
specialità albese, coniglio all’astigiana, la paniscia di Novara, fagiano in
salmì delle Langhe, lepre alla valdostana, marmotta in civet, camoscio in salmì
alla novarese, la bagna caoda. Pia Bassi |