Lombardia, record da 39 mln di turisti con +90% per le vacanze in campagna Vola il turismo in Lombardia con 39 milioni di
presenze e una crescita del 18% in cinque anni. E’ quanto emerge da
un’elaborazione della Coldiretti regionale su dati Istat in occasione del primo
Milano Agrifood &
Travel Global Summit con il Presidente Coldiretti e Coldiretti Lombardia
Ettore Prandini. Un record di presenze – spiega la Coldiretti – che 6 volte su
10 vede protagonisti gli stranieri alla scoperta delle specialità
enogastronomiche del territorio. Infatti – sottolinea la Coldiretti regionale –
il cibo è il vero valore aggiunto anche delle vacanze in Lombardia che può
contare su un’agricoltura in grado di produrre oltre trecento tesori della
tavola certificati, con 34 tra DOP e IGP, 41 denominazioni vinicole tra DOCG,
DOC e IGT e 251 prodotti tradizionali. Inoltre, sono più di 1.500 i chilometri
dei percorsi del gusto che costituiscono le 12 Strade del Vino e dei Sapori di
Lombardia, veri e propri itinerari dedicati alle tipicità locali, che si
snodano attraverso 124 comuni tra le Alpi e il Po. In Lombardia l’attenzione verso
l’agroalimentare e il suo legame con il territorio è confermata anche dal boom
delle vacanze in campagna con il numero delle presenze dei viaggiatori italiani
e stranieri negli agriturismi sul territorio regionale che in nove anni sono cresciuti del 90%. In
totale – chiarisce la Coldiretti regionale – sono 1685 le strutture di questo
tipo attive in Lombardia; in 2 su 3 si può mangiare. La provincia con il
maggior numero di agriturismi è Brescia con 347, seguita da Mantova con 235,
Pavia con 221, Bergamo 170, Como 167, Milano 131, Sondrio 125, Varese 90, Lecco
78, Cremona 72, Lodi 33, Monza e Brianza 16. Oltre un terzo della spesa dei turisti
in vacanza in Italia – precisa la Coldiretti – è destinato alla tavola per
consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per
cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre di
paese, con un impatto economico complessivo che a livello nazionale ha
raggiunto nel 2018 per la prima volta i 30 miliardi di euro. Si tratta –
continua la Coldiretti – di un risultato che dimostra l’immenso valore storico
e culturale del patrimonio enogastronomico italiano. “Il nostro – afferma il
Presidente Ettore Prandini – è il solo Paese al mondo che può contare primati
nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria
produzione agroalimentare, che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un
territorio con paesaggi di una bellezza unica. I tesori enogastronomici –
conclude Presidente Prandini – sono delle vere e proprie opere d’arte
conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal
rischio dell’omologazione e della falsificazione”. (12/04/2019) Daniela Maggi comunicazione.lombardia@
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