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Alimentazione e fertilità:
quattro preziosi suggerimenti per favorire
l’equilibrio ormonale

Gli ormoni sono sintetizzati e rilasciati dal sistema endocrino, in grado di determinare – in concerto con il sistema nervoso – il funzionamento dell’intero organismo. Per una buona salute generale e riproduttiva, è fondamentale mantenere il corretto equilibrio ormonale e una alimentazione bilanciata svolge un ruolo importante nel favorirlo. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Claudia Banfi, nutrizionista presso Clinica Eugin, e con il dottor Domenico Carone, Coordinatore Medico di Clinica Eugin Taranto e dell’ambulatorio Eugin di Bari

 

Milano, 29giugno 2021

“Ripristinare il corretto equilibrio ormonale mediante l’alimentazione e uno stile di vita sano è fondamentale per prevenire i problemi di infertilità o migliorare le possibilità di successo di eventuali trattamenti.” afferma Domenico Carone, Coordinatore Medico di Clinica Eugin Taranto e dell’ambulatorio Eugin Bari. “Per questo motivo è importante rivolgersi a centri che possano assistere la coppia nell’intero percorso, includendo anche la consulenza specialistica dal punto di vista nutrizionale, tenendo conto di tutti i fattori che possano contribuire a migliorare la fertilità della coppia e le possibilità di concepimento. Con questo articolo desideriamo condividere con le coppie che stanno affrontando problemi di concepimento alcuni dei suggerimenti che forniamo alle nostre pazienti per aiutarle a correggere la loro alimentazione e a ripristinare l’equilibrio ormonale”.

L’equilibrio ormonale è delicato,oltre che complesso, e mantenerlo può non essere così semplice: sarebbe ingenuo pensare che un disturbo endocrino possa risolversi semplicemente grazie ad un alimento o integratoremiracoloso. La realtà è molto più complessa e un approccio integrato, che miri a ripristinare l’equilibrio ormonale agendo a vari livelli, è sicuramente la via migliore.

In primo luogo, andranno migliorate le proprie abitudini e il proprio stile di vita con cambiamenti che siano sostenibili e consolidabili nel tempo:

fare più movimento e attività fisica;

ridurre i livelli di stress;

curare l’igiene del sonno;

rispettare i ritmi circadiani;

smettere di fumare;

ridurre il consumo di caffeina;

evitare il consumo di bevande alcoliche e zuccherate;

non abusare di farmaci da banco, in particolare farmaci antinfiammatori;

idratarsi adeguatamente nell’arco della giornata;

ridurre l’esposizione a metalli pesanti e interferenti endocrini di varia natura.

Una dieta equilibrata è fondamentale per la nostra salute generale e riproduttiva. Adottare alcuni accorgimenti, illustrati di seguito, può contribuire nel favorire il corretto equilibrio ormonale.

Colesterolo e ormoni sessuali

Gli ormoni non sono tutti uguali: alcuni hanno natura lipidica, altri proteica e altri ancora derivano da amminoacidi modificati. Per questa ragione la dieta deve in primo luogo soddisfare i fabbisogni di grassi e proteine, precursori ormonali. Ormoni sessuali quali estrogeni, progesterone e testosterone, ad esempio, derivano dal colesterolo, grasso di origine animale. “Si fa spesso l’errore di demonizzare i grassi, ma è importante inserire nella nostraalimentazione fonti di grassi insaturi quali olio extravergine di oliva, frutta secca a guscio, avocado, cacao amaroe semi oleosi, preziosi alleati in un regime dietetico volto a sostenere l’equilibrio ormonale. Per apportare sufficienti quantità di colesterolo, si consiglia inoltre di consumare uova biologiche o da galline ruspanti. Fondamentale anche un buon apporto di acidi grassi omega-3 – ad azione anti-infiammatoria – di cui è ricco il pesce azzurro,in particolare sgombri, alici, sardine. Molecole precursori di omega-3 si trovano anche in alcuni alimenti vegetali, come noci, semi di lino e semi di chia”spiega la dottoressa Claudia Banfi, nutrizionista presso Clinica Eugin.

L’importanza dell’equilibrio glicemico

Un ormone in grado di influenzare l’intero asse endocrino è l’insulina e un’alimentazione mirata a supportare l’equilibrio ormonale dovrebbe essere a basso caricoglicemico. Prevenire picchi glicemici spesso significa evitare picchi ematici di insulina che, se frequenti e ripetuti nel tempo, possono determinare insulino-resistenza, causando ad esempio assenza di ovulazione,condizione comune a una serie di disturbi riproduttivi femminili, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).“Il consiglio è di evitare zuccheri semplici, cereali raffinati e dolci di varia natura, compresi spuntini apparentemente “dietetici” quali barrette ai cereali e yogurt alla frutta. La quantità di zuccheri presenti in un vasetto di yogurt alla frutta – anche se classificato comemagro o light - è molto elevata e, inoltre, privando lo yogurt intero della sua naturale quota di grassi, l’ingresso degli zuccheriin circolo viene accelerato” prosegue la dottoressa Banfi.“Consiglio di consumare cereali integrali - in chicco e sotto forma di derivati - e legumi, ricchi in fibre che aiutano ad abbattere il carico glicemico del pasto. Non possono mancare anche frutta e verdura di stagione, fonti di fibre, vitamine, minerali e antiossidanti, indispensabili per la saluteormonale. Infine, raccomando il consumo di pasti completi e bilanciati fraimacronutrienti - proteine, grassi buoni, carboidrati complessi e fibre -e i micronutrienti- vitamine e sali minerali. Pasti che comprendano alimenti stagionali e di qualità”.

Supporto epatico, intestinale e renale

Gli ormoni, dopo aver esaurito la loro attività biologica, vengono detossificati a livello epatico e successivamente eliminati attraverso feci e urine.“Un intervento dietetico mirato al ripristino dell’equilibrio endocrino non può dunque prescindere dal sostenere l’attività epatica, intestinale e renale, attraverso la scelta di alimenti e cotture ad hoc. Particolarmente consigliate, per esempio, sono le verdure amare e le crucifere: broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo nero, verza. Per quanto riguarda la funzionalità intestinale, dieta e idratazione dovranno prevenire condizioni di stipsi in grado di interferire con l’eliminazione di ormoni “esausti” attraverso le feci” spiega la dottoressa Banfi. “In secondo luogo, l’obiettivo sarà mantenere o ripristinare un microbiota intestinale sano ed eubiotico, indispensabile per un benessere psicofisico a 360 gradi”.

Ormoni, cofattori enzimatici e vitamina D

“Numerosi ormoni, come ad esempio quelli tiroidei, per esplicitare la loro azione necessitano di successivi step di attivazione a carico di organi periferici. Questi passaggirichiedono la presenza di enzimi e cofattori enzimatici, molti dei quali sono vitamine o minerali introdotti con la dieta, in particolare attraverso cereali integrali, olio evo, avocado, legumi, frutta secca a guscio, semi oleosi, pesce pescato, molluschi e crostacei, uova e carni bianche biologiche, carne rossa allevata al pascolo e ovviamente frutta e verdura di stagione”. Conclude il dottor Carone.


Clinica Eugin

Clinica Eugin, parte del gruppo Fresenius, grazie a un ampio staff di medici e biologi esperti in medicina della riproduzione, laboratori all'avanguardia, l'accesso ai programmi di donazione spagnoli, rappresenta in Europa uno dei più qualificati centri specializzati.

Clinica Eugin è presente in Italia a Modena, Bari, Taranto e Vicenza. A Milano opera invece in partnership con il Centro di PMA della Casa di Cura La Madonnina, appartenente al Gruppo San Donato.
Clinica Eugin offre in Italia trattamenti di procreazione assistita omologa ed eterologa in regime privato, con la possibilità di accedere alla donazione di gameti maschili e femminili. L’équipe di medici ed embriologi, di lunga esperienza e altamente specializzati, garantisce i massimi livelli di qualità, l’impiego delle più moderne strumentazioni e le più avanzate tecniche di PMA, riconosciute e consolidate a livello internazionale.

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