A giugno l'esperto risponde sulle problematiche legate all'attività
sportiva Con l’arrivo
dell’estate bisogna porre attenzione all’intensità con cui si volgono alcuni
sport. Per questo l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini dedica il mese di giugno
alla traumatologia sportiva. Il professor Arturo Guarino, ex medico sociale
dell’Inter, risponde alle mail dei pazienti (all’indirizzo traumasport@gpini.it). Milano, 3 giugno 2015 – Il sole primaverile invita tutti a rimettersi in
forma in vista dell’estate. Per farlo in maniera corretta però è necessario
affrontare i primi sforzi fisici con moderazione e ascoltare i consigli
dell’esperto per non gravare troppo sul proprio sistema muscolo-scheletrico,
scegliendo l’attività fisica più adatta a ciascuno. Prima di indossare le
scarpe da running e percorrere chilometri di asfalto, è necessario quindi
ascoltare i consigli dell’esperto. L’Istituto Ortopedico
Gaetano Pini dedica il mese di giugno alla prevenzione dei traumi da sport: il
professor Arturo Guarino, direttore della Traumatologia Sportiva, sarà a
disposizione per rispondere alle mail dei cittadini inviate all’indirizzo traumasport@gpini.it. “Il primo errore da
evitare, se non si è soliti correre, è di mettersi in strada con ritmi
sostenuti -,commenta il professor Guarino, per anni
medico Sociale dell’Inter – ma fondamentale è una attenta
valutazione clinica del proprio stato di forma, considerando vizi posturali,
alterazioni degli assi di carico dei propri arti e morfologia della colonna
vertebrale, questo soprattutto nei giovai. Quando gli anni avanzano non si
rinunci allo sport e al movimento, ma con cognizione: una visita è importante
per escludere alterazioni artrosiche delle articolazioni che devono sopportare
il peso della persona, perché queste potrebbero risentirne significativamente,
con serie conseguenze”. Quali attività quindi è meglio
consigliare a chi ha problemi alle articolazioni? E’ necessario privilegiare attività con ridotta sollecitazione gravitaria,
come nuoto e acquagym e fare esercizi con stretching mirati come pilates - spiega Guarino -. Gli sportivi più allenati devono stare attenti agli sport che uniscono
“velocità e arresti improvvisi”, come calcio e calcetto. Sollecitazioni di
questo genere possono sottoporre le strutture capsulo-legamentose del ginocchio
e della caviglia a gravosi compiti di stabilizzazione, che potrebbero evolvere
verso rotture di tendini già degenerati (achilleo- rotuleo-quadricipitale-
legamenti crociati e collaterali) e portare a lesioni dei nostri
‘ammortizzatori naturali’, cioè menischi e cartilagini”. Per quanto riguarda i giovanissimi,
prima di intraprendere una qualsiasi attività sportiva, andrebbe svolta una
valutazione auxologica, cioè quella specialità medica che studia e cura la
crescita fisica della persona nell'età evolutiva: “Per bambini, ragazzi e giovani atleti è sempre consigliabile una
valutazione della morfologia generale: attraverso una semplice visita in
Traumatologia Sportiva è possibile delineare una accurata ‘mappatura’ fisica
della persona e dare le indicazioni più adatte sul tipo di sport da
intraprendere. Già dai 3-4 anni di età – aggiunge Guarino -. Può essere importante valutare, ad esempio, se un bambino ha tendenza
alla scoliosi o se sono presenti problemi come sovrappeso, scarsa
rappresentazione muscolare, dismorfismi degli arti e altro ancora”. A giugno intanto è possibile chiedere
consigli e informazioni via email agli specialisti della Traumatologia Sportiva
dell’Istituto Pini all’indirizzo traumasport@gpini.it. Per informazioni: Ufficio Comunicazione
G. Pini > comunicazione@gpini.it
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