L'azalea della ricerca è da trent'anni nelle piazze italiane e da ventidue
anni nella piazza di san Colombano al Lambro. Domenica,11 maggio, Festa della MAMMA, venti mila volontari, affiancati da
numerosi ricercatori, hanno distribuito in 3600 piazze circa 600mila piantine
di azalea, simbolo della battaglia contro i tumori femminili. Con un contributo
minimo di 15 euro abbiamo scelto l'unico regalo che dà forza alla ricerca per
arrivare alla cura. Sottolinea Maria Ines Colnaghi, Direttore Scientifico AIRC: "In questi
trent'anni AIRC, con i suoi sostenitori, ha dato un contributo straordinario al
progresso della ricerca nel campo dei tumori femminili, solo nel 2013
l'investimento di AIRC in questo settore ha superato i 9 milioni di euro." L'obiettivo della giornata dell'Azalea è raccogliere nove milioni di
euro per garantire la continuità di oltre 90 progetti di ricerca già attivi in
questa area. Nell'ultimo trentennio la salute delle donne è radicalmente cambiata.
Nonostante l'aumento di incidenza di alcune forme di cancro, legato a errati
stili di vita e all'allungamento dell'età media, oggi possiamo registrare un
tasso di curabilità molto elevato: basti pensare che la sopravvivenza a 5 anni
nelle donne colpite da tumore al seno arriva all'85 per cento e al 68 per cento
per il tumore della cervice uterina. Tra le conquiste della scienza a favore delle donne ricordiamo la chirurgia sempre meno invasiva (in particolare per il
cancro al seno), terapie con minori effetti collaterali ( in particolare nei
confronti della fertilità, che può essere conservata con un'attenta
programmazione della cura) e una grande attenzione agli aspetti psicologici, con lo sviluppo
della psicologia, che affianca a pieno titolo le cure del corpo. Infine
l'importanza della messa a punto di strumenti di prevenzione come il vaccino del papilloma umano (HPV) che in futuro
incideranno in modo consistente sul numero di tumori della cervice. Che cosa manca, quindi, per migliorare questi dati? In primo luogo una consapevolezza diffusa della necessità di aderire agli
screening raccomandati e di abbandonare stili di vita scorretti (fumo, alimentazione
sbagliata e sedentarietà) che sono al'origine del 70 per cento dei
tumori. Domenica, nella preziosa pubblicazione che accompagna l'azalea, abbiamo
trovato i consigli degli esperti da adottare per la prevenzione e la diagnosi
precoce dei tumori che colpiscono le donne. Maria Luisa Lunghi per AIRC Associazione italiana ricerca sul cancro
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