Prosegue e si consolida la
collaborazione tra "La
Galleria. Collezione e Archivio Storico" di BPER Banca e i Musei
Civici di Modena con la mostra "Corrispondenze barocche", in programma dal 15 gennaio al 2 maggio 2021 presso gli spazi espositivi di via Scudari 9 a Modena. Curata da Lucia Peruzzi, storica dell'arte e consulente di BPER Banca,
l'esposizione approfondisce alcune tematiche della pittura barocca emiliana, integrando il patrimonio della collezione bancaria
con quello del museo e, in particolare, con dieci opere provenienti dalle
collezioni Campori e Sernicoli, temporaneamente non accessibili al pubblico per
lavori di ristrutturazione dei locali. Un momento di inagibilità delle sale che
si trasforma in un'occasione di studio, alla ricerca delle "Corrispondenze
barocche" tra le opere di Lucio Massari (Bologna,
1539-1633), Alessandro
Tiarini (Bologna, 1577-1668), Giovanni Francesco Barbieri detto il
Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666), Ludovico Lana (Codigoro, 1597 - Modena, 1646), Jean Boulanger (Troyes, 1608 - Modena, 1660), Michele Desubleo (Maubege, 1602 - Parma, 1676), Luca Ferrari (Reggio Emilia, 1605 - Padova, 1654) e Francesco Stringa (Modena, 1635-1709) presenti nelle collezioni di BPER
Banca e del Museo. Basilari nella formazione del museo sono
le figure storiche di collezionisti come Giuseppe Campori (1821-1887)
e Matteo Campori (1857-1933) alle quali, in epoca moderna, si è
aggiunta quella di Carlo
Sernicoli (1938-2007). Come spiega Francesca Piccinini, direttrice dei
Musei Civici di Modena, «con il loro gesto benefico nei
confronti del Museo hanno dato un contributo fondamentale all'incremento delle
raccolte civiche, che possono essere così considerate rappresentative di tre
momenti culturali significativi nell'arco di un secolo». «Il confronto tra le opere di proprietà
dell'istituto bancario e quelle di proprietà comunale - scrive la curatrice Lucia Peruzzi - ci permette, attraverso un suggestivo fil rouge, di
comprendere meglio l'evoluzione del linguaggio artistico dei pittori nel
contesto culturale emiliano nel Seicento e di ripercorrere altresì a larghe
linee la trama della storia del collezionismo a Modena». Tra le principali opere in esposizione,
si segnalano "Rinaldo e Armida" del Tiarini, paradigmatico delle
propensioni naturalistiche con cui l'artista si avvicina al soggetto tassesco,
arricchite da una reinterpretazione più sensuale di stampo già barocco, e la
"Decollazione del Battista", la cui regia luminosa esalta l'ingenuità
e il languore della figura di Salomè, con i significati morali che le sono
sottesi. Le opere di Ludovico Lana e di Jean Boulanger rappresentano l'alta
qualità dell'arte legata ai gusti della corte estense prima dello scadere del
secolo. Se in "Erminia e Tancredi" di Lana l'attentissima regia di
gesti e di effetti luminosi nulla tolgono a una narrazione resa in termini di
romantica adesione sentimentale, nelle tele di Boulanger "Due putti che
giocano con un'aquila" e "Clio, musa della storia" trapela l'impronta
estrosamente manierista della cultura d'origine elaborata attraverso l'eleganza
classica di Guido Reni. Questi caratteri lo renderanno una delle personalità
più versatili e interessanti del Seicento in Emilia, protagonista assoluto
della decorazione del Palazzo Ducale di Sassuolo. Naturalismo emiliano e
ricchezza cromatica neo-veneta si flettono nel "San Giovanni
Battista" di Luca Ferrari, vero e ideale convivono nella "Testa di
fanciulla con turbante" di Francesco Stringa, che nelle opere della tarda
maturità si avvicina ad un gusto più aggraziato, in dialogo con il classicismo
bolognese e con le ambizioni culturali e autocelebrative delle corte. Prosegue e si consolida la
collaborazione tra "La
Galleria. Collezione e Archivio Storico" di BPER Banca e i Musei
Civici di Modena con la mostra "Corrispondenze barocche", in programma dal 15 gennaio al 2 maggio 2021 presso gli spazi espositivi di via Scudari 9 a Modena. Curata da Lucia Peruzzi, storica dell'arte e consulente di BPER Banca,
l'esposizione approfondisce alcune tematiche della pittura barocca emiliana, integrando il patrimonio della collezione bancaria
con quello del museo e, in particolare, con dieci opere provenienti dalle
collezioni Campori e Sernicoli, temporaneamente non accessibili al pubblico per
lavori di ristrutturazione dei locali. Un momento di inagibilità delle sale che
si trasforma in un'occasione di studio, alla ricerca delle "Corrispondenze
barocche" tra le opere di Lucio Massari (Bologna,
1539-1633), Alessandro
Tiarini (Bologna, 1577-1668), Giovanni Francesco Barbieri detto il
Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666), Ludovico Lana (Codigoro, 1597 - Modena, 1646), Jean Boulanger (Troyes, 1608 - Modena, 1660), Michele Desubleo (Maubege, 1602 - Parma, 1676), Luca Ferrari (Reggio Emilia, 1605 - Padova, 1654) e Francesco Stringa (Modena, 1635-1709) presenti nelle collezioni di BPER
Banca e del Museo. Basilari nella formazione del museo sono
le figure storiche di collezionisti come Giuseppe Campori (1821-1887)
e Matteo Campori (1857-1933) alle quali, in epoca moderna, si è
aggiunta quella di Carlo
Sernicoli (1938-2007). Come spiega Francesca Piccinini, direttrice dei
Musei Civici di Modena, «con il loro gesto benefico nei
confronti del Museo hanno dato un contributo fondamentale all'incremento delle
raccolte civiche, che possono essere così considerate rappresentative di tre
momenti culturali significativi nell'arco di un secolo». «Il confronto tra le opere di proprietà
dell'istituto bancario e quelle di proprietà comunale - scrive la curatrice Lucia Peruzzi - ci permette, attraverso un suggestivo fil rouge, di
comprendere meglio l'evoluzione del linguaggio artistico dei pittori nel
contesto culturale emiliano nel Seicento e di ripercorrere altresì a larghe
linee la trama della storia del collezionismo a Modena». Tra le principali opere in esposizione,
si segnalano "Rinaldo e Armida" del Tiarini, paradigmatico delle
propensioni naturalistiche con cui l'artista si avvicina al soggetto tassesco,
arricchite da una reinterpretazione più sensuale di stampo già barocco, e la
"Decollazione del Battista", la cui regia luminosa esalta l'ingenuità
e il languore della figura di Salomè, con i significati morali che le sono
sottesi. Le opere di Ludovico Lana e di Jean Boulanger rappresentano l'alta
qualità dell'arte legata ai gusti della corte estense prima dello scadere del
secolo. Se in "Erminia e Tancredi" di Lana l'attentissima regia di
gesti e di effetti luminosi nulla tolgono a una narrazione resa in termini di
romantica adesione sentimentale, nelle tele di Boulanger "Due putti che
giocano con un'aquila" e "Clio, musa della storia" trapela l'impronta
estrosamente manierista della cultura d'origine elaborata attraverso l'eleganza
classica di Guido Reni. Questi caratteri lo renderanno una delle personalità
più versatili e interessanti del Seicento in Emilia, protagonista assoluto
della decorazione del Palazzo Ducale di Sassuolo. Naturalismo emiliano e
ricchezza cromatica neo-veneta si flettono nel "San Giovanni
Battista" di Luca Ferrari, vero e ideale convivono nella "Testa di
fanciulla con turbante" di Francesco Stringa, che nelle opere della tarda
maturità si avvicina ad un gusto più aggraziato, in dialogo con il classicismo
bolognese e con le ambizioni culturali e autocelebrative delle corte. La mostra è parte di un più ampio
progetto di valorizzazione del patrimonio culturale di BPER Banca. «Intrecciare
rapporti tra pubblico e privato nel settore culturale - dichiara il Presidente di BPER Banca Pietro Ferrari - è fondamentale per una ripartenza che sia positiva e
ricca di nuove energie e sinergie. BPER Banca è pronta per affrontare questa
nuova sfida, che si inserisce in un momento cardine per il nostro Istituto.
Anche grazie a "La Galleria" cercheremo di rafforzare il rapporto che
ci lega ai territori in cui operiamo, cercando di rendere sempre meglio
accessibile il nostro patrimonio culturale, strumento impareggiabile per
raccontare la storia della nostra banca, del suo territorio e della società in
senso più ampio». L'esposizione sarà
aperta al pubblico dal 15 al 17 gennaio 2021 con orario 10.00-13.00 e
14.00-18.00. Le successive giornate di apertura, sino al 2 maggio 2020, saranno
comunicate sul sito www.lagalleriabper.it. Ingresso libero previo
utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Catalogo con testi di Lucia
Peruzzi Francesca Piccinini disponibile in mostra. Per informazioni: T. +39 05 9 2021598, www.instagram.com/lagalleriabper/. |