TORRE DELLE ARTI BELLAGIO Salita Plinio, 25 Bellagio - Como BETTO LOTTI (1894 – 1977) DI ARTE E DI VITA a cura di Luigi Cavadini 29 aprile – 21 maggio 2023 inaugurazione sabato 29 aprile,
ore 17 Evento dedicato al Primo Maggio,
Festa dei Lavoratori La Torre delle Arti di Bellagio ospita dal 29 aprile al 21
maggio 2023 la mostra “Betto Lotti (1894 – 1977). Di arte e di vita”
a cura di Luigi Cavadini. Attraverso una selezione di 40 opere,
l’esposizione approfondisce alcuni temi e tecniche che hanno caratterizzato la
produzione artistica di Betto Lotti, strettamente legata al rapporto tra l’arte
e la vita quotidiana; in particolare il tema del lavoro viene raccontato da
diversi punti di vista nelle tre sezioni che danno vita alla mostra. L’inaugurazione di sabato 29 aprile alle ore 17 mette al centro la tematica
del lavoro con un evento dedicato al Primo Maggio, Festa dei Lavoratori. La rassegna, realizzata da LottiArt di Daniele Lotti e Lauretta
Scicchitano, con il patrocino del Comune di Bellagio, in collaborazione
con L’Associazione culturale Torre delle Arti, si apre con l’Arte e i
mestieri del ‘900. Grandi spazi aperti sono descritti da Lotti con
pennellate morbide e sfumate che creano atmosfere dal sapore sospeso in cui il
lavoro scandisce i ritmi delle giornate come in Chioggia, acquerello del
1950 dove si riconosce un gruppo di pescatori al lavoro sul molo, oppure Contadini,
1940 o la preziosa china del 1952, Le Mondine, dove le figure, rese con
pochi tratti sapienti, narrano la gestualità naturale e la semplicità che
caratterizzano la vita rurale del tempo. Nella descrizione degli spazi interni come l’osteria, il laboratorio di
sartoria e lo studio d’artista Lotti dà vita ad opere che vanno oltre la
semplice rappresentazione di ambienti e, grazie alla magistrale gestione di
luce e colore oltre alla padronanza di numerose tecniche come l’acquerello, la
china e l’olio, ricrea situazioni legate a un passato recente. Nello spazio intermedio della torre sono ospitate Storie di fatica e
bellezza in cui l’universo del lavoro femminile viene raccontato con
sensibilità e rispetto. In queste opere di grande espressività e semplicità di
esecuzione emergono, grazie a pochi segni grafici, i corpi impegnati nel duro
lavoro quotidiano come quello de La Pescivendola, sanguigna del 1927 o
delle Donne al Pozzo, china acquerellata del 1944; le storie del lavoro
quotidiano sono delineate da Lotti con la stessa maestria e attenzione dedicate
all’abbraccio tra una madre e il suo bambino, Madre del 1966,
e con la stessa leggerezza espressiva di Dame dans le vent del 1925 in
cui linee sinuose, le ombre nette e le campiture piatte descrivono, in una
strada dal gusto metafisico, una figura femminile sospinta dal vento. Con questa sezione dedicata alle donne LottiArt sostiene Telefono
Donna Como, associazione di volontariato che opera sul territorio della
provincia di Como dal 1991 come luogo di ascolto, incontro e protezione per
tutte le donne italiane e straniere che subiscono violenze e maltrattamenti. L’esposizione si conclude con la sala dedicata ai Grandi cantieri di
inizio secolo; disegni e acqueforti di grandi dimensioni come I
costruttori del 1914, Disarmo e Nel cantiere entrambi del
1916 raccontano la vivacità e il dinamismo che hanno caratterizzato i primi
anni del Novecento. “Siamo alla metà del secondo decennio del ‘900. Lotti ha
vent’anni o poco più e le sue qualità grafiche si rivelano già particolarmente
mature – afferma il curatore Luigi Cavadini - Il segno e il
disegno non sono più unicamente prodotti d’Accademia, ma hanno acquisito
freschezza e una capacità descrittiva che trova nel bianco e nero della matita
(e delle incisioni all’acquaforte) un ancoraggio sicuro per andare oltre la
semplice rappresentazione. A guardar bene questi lavori vi si ritrova un certo
spirito tipico del futurismo, da riconoscersi a fronte di cantieri complessi
negli intriganti dinamismi degli operai al lavoro”. Cenni biografici. Betto Lotti (1894 -
1977) nasce a Taggia (Imperia), frequenta il Liceo Artistico a Venezia e si
iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove stringe amicizia con Ottone
Rosai. Ultimati gli studi, prosegue l’attività artistica: carboncino, pittura a
olio, acquerello e incisione sono le tecniche che predilige. Frequenta artisti
come Carrà, Soffici, Papini, Campana con i quali condivide anni di grande
fervore culturale ed artistico. Lotti già dalle prime collettive di acqueforti
mostra una precoce inclinazione naturale a questa tecnica e ottiene importanti
riconoscimenti; nel 1913 a Firenze, in occasione della prima mostra personale
con Rosai, i due artisti ricevono grandi apprezzamenti da parte di Marinetti,
Boccioni, Carrà, Papini e Soffici. Durante la Prima Guerra Mondiale viene
internato in un campo di concentramento in Austria dove continua a dipingere.
Nel 1918 torna a Firenze e frequenta il vivace ambiente artistico dello storico
caffè delle Giubbe Rosse. In questi anni Lotti avvia una proficua attività di
giornalista, illustratore e cartellonista in Italia e all’estero. Nel 1936
vince la cattedra di disegno a Como dove si trasferisce con la famiglia.
Durante i suoi quasi 40 anni di vita vissuta a Como, Lotti conosce gli
astrattisti comaschi consolidando il legame con Mario Radice, Manlio Rho, Aldo
Galli, Carla Badiali, esponenti dello storico “Gruppo Como”. Egli non aderisce
però alle teorie degli amici astrattisti, ma indubbiamente risente della loro
influenza. La sua pittura si fa più asciutta, più
attenta alle forme. Si spegne improvvisamente a Como il 13 aprile del 1977.
Partecipa a mostre collettive e personali in sedi istituzionali e private ed è
considerato una personalità di rilievo nel panorama artistico. Nella sua carriera ottiene riconoscimenti
e premi, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, come la
Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli del Comune di Milano, la Pinacoteca
Civica di Como e il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso. Su di lui sono
stati pubblicati numerosi articoli, cataloghi e testi critici, fra cui si
ricordano quelli di Luciano Caramel, Raffaele De Grada e Elena Pontiggia. Coordinate mostra Titolo Betto Lotti (1894 – 1977). Di arte e di
vita A cura di Luigi Cavadini Sede Torre delle Arti Bellagio, salita Plinio,
25 Bellagio – Como Date 29 aprile - 21 maggio 2023 Inaugurazione sabato 29 aprile, ore 17 Orari da lunedì a venerdì ore 10.30 - 13.30 /
14.30 - 17.30 | sabato - domenica 11.00 - 18.00 Ingresso libero Info al pubblico info@lottiart.it - mob. 338 7276041 Ufficio stampa mostra IBC Irma Bianchi Communication Tel. +39 02 8940 4694 - mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it testi e immagini scaricabili dal sito IBC Irma Bianchi Communication |