BIO Open Lab: nasce l’infrastruttura
di ricerca diffusa che unisce Sud e Nord
del Paese
Lecce, Salerno e Trieste i poli del progetto PON da
oltre 12 milioni di euro focalizzato sulle scienze biologiche e biomediche
Trieste, 30 giugno 202 - Una rete di
strumentazioni all’avanguardia distribuita dal Nord al Sud Italia per
rafforzare la ricerca nel campo delle scienze biologiche e biomediche. Questo è
l’obiettivo trasversale del progetto PON ‘BIO Open Lab’ per il potenziamento
dell’Infrastruttura di Ricerca CERIC-ERIC, Consorzio che offre
a ricercatori e industrie un unico punto di accesso a oltre 50 tecniche e a laboratori in otto paesi dell’Europa
centro-orientale, inclusa l’Italia. I partner beneficiari del progetto finanziato nel 2019
dal MUR con durata triennale sono Area Science Park di Trieste, l’Università di Salerno e l’Università del Salento.
Il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno, una delle realtà
coinvolte nel progetto, ha recentemente potenziato il laboratorio di spettrometria di massa avviando cinque nuovi spettrometri di
massa che permettono lo studio del rapporto tra il nostro
metabolismo e alcune patologie oncologiche e infettive ad elevato impatto
sociale. Le patologie oncologiche attualmente studiate sono il cancro del
colon-retto, il carcinoma epatico e il cancro alla mammella, investigate in
collaborazione con l'IRCCS Castellana Grotte, l'Istituto Tumori Pascale e la Fondazione Ebris. Sul fronte invece
delle patologie infettive, è attualmente in corso uno screening del profilo metabolomico di 120 pazienti Covid-19 con diversi gradi di
severità, condotto in stretta collaborazione con Area Science Park di Trieste. Il collaudo e l’avvio delle cinque
strumentazioni è avvenuto tra i mesi di Marzo e Aprile di quest’anno e il costo
complessivo sostenuto è stato pari a € 2.650.642,39.
Commenta così il potenziamento del laboratorio di spettrometria di massa il
Direttore del Dipartimento di Farmacia, Pietro Campiglia: “L’impiego della
Spettrometria sarà fondamentale, per comprendere il ruolo dei cambiamenti di
metaboliti e proteine durante le patologie, individuare nuovi bersagli
molecolari e sviluppare approcci di medicina di precisione”.
Le strumentazioni del laboratorio di spettrometria di massa dell’Università
di Salerno sono solo una parte del potenziamento delle infrastrutture coinvolte
nel progetto, che prevede inoltre nuovi sequenziatori presso il laboratorio
di genomica ed epigenomica di Area Science Park, un centro di calcolo ad alte prestazioni presso l’Università degli studi di
Salerno e un microscopio Holo TEM/STEM presso l’Università
del Salento, per un costo complessivo del progetto previsto pari a € 12.434.500,00.
“Il centro di calcolo dell’Università degli Studi di Salerno sarà attivo a
partire da Gennaio 2022 e sarà dotato delle più moderne infrastrutture per il
calcolo ad alte prestazioni oltre ad essere uno dei primi in Europa
espressamente dedicato all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per
l’analisi di dati omici”, commenta il Prof. Mario Vento prorettore dell’Ateneo
salernitano e referente scientifico del progetto per UNISA.
“La realizzazione del ‘BIO Open Lab’ a Lecce - afferma il prof. Lucio Calcagnile responsabile con la prof.ssa Rosaria Rinaldi del progetto per l’Università
del Salento - consentirà di fornire a ricercatori italiani e stranieri una
facility di microscopia elettronica olografica ad altissima risoluzione per lo
studio dei materiali sensibili al danno da radiazione con applicazioni alla
biologia, alla nanomedicina e non solo.” Alla realizzazione della facility
stanno contribuendo i ricercatori dei gruppi di Fisica Applicata e Fisica della Materia del Dipartimento di Matematica e
Fisica ‘Ennio De Giorgi’ e il progetto integrerà le facilities specialistiche
ad altissimo contenuto tecnologico del corso di laurea in Medicina che verrà
attivato all’Università del Salento a partire dal prossimo anno accademico.
Il sistema integrato che ne deriverà, con la potenzialità di affrontare nuove sfide nell’ambito biomedico e biologico con approccio olistico
ed utilizzando diverse tecniche e strumentazioni, costituirà un unicum nel panorama nazionale e internazionale.
“Come Area Science Park, siamo molto soddisfatti di vedere il completamento
del laboratorio di Spettrometria di Massa di Salerno, che sarà quindi integrato
all’interno del progetto e metterà a disposizione della comunità scientifica
nazionale e interazionale strumentazione all’avanguardia, favorendo
l’interdisciplinarietà e permettendo ricerca d’eccellenza per affrontare le
sfide della società” afferma il Direttore dell’Istituto per la Ricerca e le
Tecnologie di Area Science Park, Stefano Cozzini.
Il progetto BIO Open Lab è cofinanziato
dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, PON Ricerca e
Innovazione 2014-2020.