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Recensione libro di GABRIELE PAGANI

Giornalista scrittore

Primo direttore de IL BORGO NOTIZIE

 

TITOLO.  IL BORGO – LAVORO

Miliardari gentiluomini accendono il

Sogno della “Piena Occupazione”

Che ha permesso la costruzione di città e villaggi operai.




Oggigiorno lo potremmo definire il “miracolo” che ha permesso a molti paesi europei lo sviluppo economico delle città e una certa ricchezza della borghesia e un certo benessere per il proletariato. La formula “casa-lavoro-casa” era più che necessaria per dare ordine alla produzione industriale.

Oggigiorno questi villaggi operai sono la testimonianza di un’epoca che non tornerà più perché l’evoluzione tecnologica con la robotizzazione di intere reti di produzione e l’intelligenza artificiale, lo smart work incentivato con la pandemia Covid del 2020/2022, ha mandato in archivio intere categorie di lavorazione e sindacalizzazione.

L’Unesco ha eletto a “Patrimonio mondiale” il Villaggio Crespi d’Adda, Brembate (BG), voluto dall’industriale cotoniere Silvio Benigno Crespi, che poteva ospitare fino a        quattromila lavoratori. Ogni anno è visitato da 15mila turisti e oltre. Il Villaggio è costruito lungo il Fiume Adda ed il Naviglio Martesana, le unità abitative e funzionali sono attorno alla fabbrica.

La ricerca dell’autore si spinge a cercare ed a descrivere altri villaggi operai :

Schio ()VI), fabbrica filanda, Torviscosa (UD), produzione di fibre artificiali ricavate dalla cellulosa (canna gentile), Valdagno (VI) industria laniera Marzotto, Collegno (TO), cotonificio, - un villaggio da fiaba alle porte di Torino, Ferdinandopoli, a Caserta,  villaggio della seta voluto nel 1789 da Ferdinando IV di Borbone

Con l’industrializzazione esacerbata nascono le città industriali come Villar Perosa , automobili, Ivrea  voluta da Adriano Olivetti, per le macchine da calcolo e da scrivere, eccetera..

La grande industrializzazione necessita di mano d’opera, dove prenderla?

Dall’agricoltura, da zone dell’Italia con popolazione numerosa e senza lavoro: da qui le grandi migrazioni che svuotano intere aree della penisola italica creando la necessità di case per i lavoratori al Nord e disagi psicologici non indifferenti, in quanto usi e costumi atavici vengono abbandonati. Con la creazione di nuovi posti di lavoro si intende in tal modo assolvere al citatissimo art. 1 della Costituzione “Repubblica fondata sul lavoro”, mai visti così tanti senzatetto e senza lavoro a Milano in questi ulti dieci anni.

Ma i nuovi miliardari, sono filantropi impegnati?

Nel 2010 Bill Gates fonda la “Giving Pledge” / Impegno a donare, nel 2019 i firmatari sono 204, singoli o coppie di 22 paesi. Pagani ne cita alcuni, che qui riporto: Bill Gates, Warren Buffet, George Soros, Francis Feeney, Abdul Aziz Al Rajhi, Gordon Noore, Carlos Slim Helù, Eli Broad, George Kaiser. Ottima sensibilità e altruismo per migliorare le condizioni di vita causate dalla povertà, povertà creata dalla mancanza di lavoro/casa, che ti fa vivere ai bordi della società.

Mio padre che ha vissuto soprattutto piantando boschi, mi diceva – in dialetto meneghino e con malizia - : diffidare dai ricchi, “se ti regalano un pidocchio ti chiedono indietro la pelle”.

Chi fa donazioni, può detrarre la somma donata e documentata, dalle tasse…

Il libro, 137 pagine, è edito da COLIBRI’ – Milano

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Pia Bassi