Caorle, dal mare alla tavola: conoscere le tradizioni e assaporare le
specialità culinarie locali partendo dal Porto Peschereccio per provare i
ristoranti tipici del borgo
Antico villaggio di pescatori oggi meta
gourmet dell’Alto Adriatico, Caorle ha conservato negli anni la tradizione
della pesca e affronta la ripresa post lockdown nel nome della qualità e della
sicurezza. Lo racconta Diego Marchesan, vicepresidente della Cooperativa
Pescatori Livenza “Con l'apertura della stagione estiva, si scorgono i
primi segnali positivi. Continuiamo a garantire un prodotto fresco, sicuro e di
alta qualità: un prezioso biglietto da visita per Caorle e la sua proposta
enogastronomica”
Caorle (VE), 30 giugno 2020 – Tradizione, passione e
qualità. Sono le parole chiave di un viaggio “dal mare alla tavola” che vede
protagonista Caorle, storico
borgo marinaro dell’Alto Adriatico. Qui la pesca rappresenta da sempre
una delle principali attività economiche nonché il fiore all’occhiello
dell’offerta enogastronomica locale. Un settore che dopo un periodo di stop
legato al lockdown ritorna ad offrire il meglio del pescato, garantendo freschezza, alta
qualità e sicurezza, dai pescherecci ai ristoranti. Ne
parla Diego Marchesan, pescatore e vicepresidente della Cooperativa
Pescatori Livenza, testimone di un mestiere che da generazioni contraddistingue
questa meta turistica del Nordest tutta da scoprire.
Antico villaggio di pescatori, il borgo di Caorle è ancora fortemente legato
all’attività della pesca e la sua flotta di imbarcazioni è quotidianamente
attiva per offrire un prodotto freschissimo e di alta qualità. Un settore che
come altri ha vissuto un periodo di difficoltà durante il lockdown, dovuto
soprattutto allo stop della ristorazione. Come sta vivendo la ripresa in questo
momento? “Dal mese di giugno, con l'apertura della stagione estiva,
si scorgono i primi segnali positivi. La richiesta di pescato sta leggermente
aumentando ed usciamo in mare 4 giorni su 5. La nostra attività è fortemente
legata alla ristorazione: speriamo che siano numerosi i turisti italiani e
stranieri che sceglieranno Caorle come meta della propria vacanza per andare
incontro ad un mese di luglio ricco e produttivo, prima di fermarci per il
fermo pesca”.
Oggi più che mai la parola d’ordine è sicurezza: come vivete l’attività
della pesca in questo periodo? “Ci siamo adeguati alle nuove
normative, adottando tutte le misure necessarie a bordo come in porto e nella
zona del Mercato Ittico Comunale: dall’utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale, alla sanificazione degli ambienti più volte al giorno oltre
naturalmente al distanziamento. Continuiamo a garantire un prodotto fresco,
sicuro e di alta qualità: un prezioso biglietto da visita per Caorle e la sua
proposta enogastronomica che ci contraddistingue da sempre. Un
lavoro che portiamo avanti quotidianamente con passione e rispetto per il mare.”
Quello della pesca è un mondo che a Caorle si può scoprire in prima persona, dal
mare alla tavola di un ristorante, compiendo un viaggio sensoriale
attraverso le tradizioni e la degustazione di specialità culinarie locali.
E sono tante le occasioni per vivere un’esperienza di scoperta che coinvolge
scorci inattesi, storia e tradizioni custodite in un patrimonio culturale che
affonda radici nel passato. Da non perdere, su prenotazione, il tour
del Mercato Ittico: adiacente al pittoresco Porto Peschereccio del Rio
Interno, permette di assistere alla particolare “asta ad orecchio”, un
rituale che regala anche ai non addetti ai lavori uno spettacolo quasi
teatrale. Ogni cassetta di pesce viene venduta all’asta, ma i prezzi non
vengono dichiarati ad alta voce, bensì sussurrati all’orecchio dell’astatore
che aggiudicherà il pescato al miglior offerente (a causa dell’emergenza
sanitaria, tale modalità è stata momentaneamente sospesa: in questo periodo
all’statore viene mostrato un bigliettino con scritto il prezzo proposto). In
vendita prodotti del pescato come il moscardino, le vongole
bio e il tipico canestrello bianco caorlotto che
diventano anche ingredienti di piatti da provare poi nelle caratteristiche
osterie del borgo: strutture consigliate dall’iniziativa Gusta Caorle, una
guida che invita a conoscere i sapori e i saperi locali,
presentando prodotti a km zero, specialità
tipiche, ristoranti e appuntamenti culinari.