AUGSBURG - AUGUSTA LA
CASA MUSEO DI BERTOLT BRECHT La casa natale di Bertolt Brecht, il più famoso cittadino di Augsburg, è situata in un antico quartiere detto del fiume Lech, un importante fiume che attraversa tutta la città sviluppandosi in una rete di canali, oggi patrimonio dell’UNESCO.
La casa natale di Bertolt Brecht si
affaccia su un pittoresco canale che è necessario attraversare, attraverso un
delizioso ponticello, per entrare nella Casa Museo. All’epoca del giovane Brecht il quartiere era abitato da piccoli artigiani
e operai. Gente semplice nello stile di vita, che ha avuto una grande influenza
sulla sua infanzia e gioventù. A pochi passi dalla sua casa natale si trova
la chiesa protestante “Degli Scalzi”, dove venne battezzato e cresimato. In onore del grande drammaturgo e
scrittore, dal 1998 la sua casa natale è stata
trasformata in un moderno museo su due piani, che offre ai visitatori originali
e preziosi documenti. Fotografie dell’epoca, la prima edizione delle sue
opere in tedesco, copie dei suoi libri tradotti in lingue diverse, le
scenografie delle sue opere teatrali, la camera da letto originale della madre
di Brecht, la maschera mortuaria di Brecht e altre opere d‘arte di
Caspar Neher. La Casa Museo di Brecht è oggi un museo di fama internazionale, che riesce a trasmettere un’immagine viva della vita di Brecht, dalle sue
origine augustane fino alla sua morte a Berlino, insieme all’impatto ormai universale che hanno avuto
le sue opere. Nelle prima stanza del
museo viene offerta una esaustiva cronologia fotografica, al fine di introdurre
la vita e le opere di Brecht. La suddivisione di questa cronologia si
ritrova nella ripartizione delle cinque stanze al primo piano: l’infanzia e la gioventù, il periodo dello studio e dell’inizio della sua
carriera come scrittore dal 1917 fino al 1924, il primo periodo a Berlino
durante la Repubblica di Weimar, la vita in esilio e il lavoro al teatro dopo
il ritorno in Europa fino alla sua morte. In una delle stanze è possibile ammirare
una serie di famose foto di Brecht, specialmente quelle dove veste il famoso mantello di pelle nera. Sono state scattate nel 1928,
dopo il suo primo successo internazionale con la sua “Opera da Tre Soldi“. Di fronte a esse è
collocata la famosa testa in bronzo di Paul Hamann. È possible connettersi attraverso il
proprio cellulare a internet e attivare così una video guida, per esplorare
assieme a esperti la vita dello scrittore. (disponibile anche in
inglese) www.brechthaus-augsburg.de Con la sua poesia “Serenade” … ”trottet übern Rathausplatz / Bert Brecht mit seinem Lampion“, lo scrittore Brecht ha immortalato la piazza del municipio di Augsburg. Infatti, durante la sua
giovinezza ha visitato spesso il municipio, la cui Sala Dorata è stata il luogo
scenico del giudizio salomonico, espresso nel suo
racconto del 1940 “Der Augsburger Kreidekreis“. In onore del grande artista, la città di Augsburg, a partire dal 1995, assegna il “Premio Bertolt Brecht” a personaggi che caratterizzano le loro opere con un confronto critico con
il presente. La prossima premiazione avverrà nel 2022 e
prevede anche un premio di 15.000 Euro. L’esposizione permanente evidenzia anche
gli stretti rapporti tra Brecht e il Piccolo Teatro di Milano con
Giorgio Strehlere e Milva (Maria Ilva Biolcati – 17 giugno 1939), l’insuperabile
interprete di Brecht a livello internazionale, recentemente scomparsa il 23
aprile 2021. Lo strettissimo legame artistico tra Milva e Giorgio Strehler ha contribuito a sviluppare le sue abilità
nella messa in scena e nel canto nei teatri italiani e in particolare al
Piccolo Teatro di Milano, dove ha iniziato a eseguire un repertorio impegnato, comprese le canzoni del movimento di resistenza
italiano e le canzoni tratte dalle opera di Bertolt
Brecht. Negli anni successivi, Milva ha recitato
con la regia di Giorgio Strehler l'Opera da Tre Soldi di
Brecht e altre sue opere teatrali. La statura artistica di Milva è stata ufficialmente
riconosciuta dalle repubbliche italiana,
tedesca e francese, ognuna delle quali le ha conferito le
più alte onorificenze. Non potevamo dimenticare di proporre, tradotta, una delle più famose poesie
di Brecht studiata anche nelle scuole italiane: "Fragen eines lesenden Arbeiters”. Chi costruì Tebe dalle Sette Porte? Dentro i libri ci sono i nomi dei re. I re hanno trascinato quei blocchi di pietra? Babilonia tante volte distrutta, chi altrettante la riedificò? In quali case di Lima lucente d'oro abitavano i costruttori? Dove andarono i muratori, la sera che terminarono la Grande Muraglia? La grande Roma è piena di archi di trionfo. Chi li costruì? Su chi trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Anche nella favolosa Atlantide nella notte che il mare li inghiottì, affogarono implorando aiuto dai loro schiavi. Il giovane Alessandro conquistò l'India. Lui solo? Cesare sconfisse i Galli. Non aveva con sé nemmeno un cuoco? Filippo di Spagna pianse, quando la sua flotta fu affondata. Nessun altro pianse? Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi vinse oltre a lui? Ogni pagina una vittoria. Chi cucinò la cena della vittoria? Ogni dieci anni un grande uomo. Chi ne pagò le spese? Tante vicende. Tante domande. |