Vino, il Chianti debutta a Londra con 28 produttori e 173
etichette
Il
Consorzio partecipa a “Simply Italian Wine” e propone seminario istituzionale
Firenze,
20 ottobre 2021 - Il Consorzio del Vino Chianti sbarca, per la prima volta,
a Londra dove sarà protagonista assoluto di un evento dedicato al vino
italiano. Si tratta della prima importante iniziativa di promozione
delle etichette a cui il Consorzio prenderà parte dopo lo stop imposto dalla
pandemia da Covid-19 e soprattutto la prima occasione in cui le aziende
torneranno a viaggiare e a proporre in presenza i loro prodotti.
Un
chance ancora più allettante considerata l'importanza del mercato inglese dopo
la Brexit e nel nuovo panorama commerciale europeo del post Covid.
Domani,
21 ottobre, presso la Church Westminster di Londra, è in programma il “Simply
Italian Wine”: 28 produttori di vino Chianti saranno presenti con la loro
postazione per un walk around tasting riservato agli operatori di settore
(dalle ore 10 alle 18). Le aziende che debutteranno sul mercato della City andranno a
presentare 173 etichette di vino Chianti. Per avvicinare il pubblico
inglese al mondo dei Chianti Lovers, inoltre, è in programma un seminario
istituzionale di Luca Alves, Wine Ambassador del consorzio. L'evento, dal
titolo “The seven sub zones of Chianti”, sarà uno speciale seminario
istituzionale con focus sul Chianti di annata 2019, con una degustazione
orizzontale di 7 vini, ciascuno proveniente da una delle 7 diverse
sottozone del Chianti D.O.C.G.
“Non vediamo l'ora di approdare per la prima
volta a Londra – commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino
Chianti -. Il prossimo 21 ottobre le aziende produttrici del Chianti avranno l'occasione di confrontarsi con una
dimensione nuova e stimolante dopo l'uscita del Paese dall'Unione Europea. Questo evento in programma nella capitale è anche un’ottima
opportunità per tornare finalmente a promuovere le nostre etichette in presenza
e rappresenta una reazione importante allo stallo imposto dal Covid, nonché l'occasione di riscoprire il mercato del
Regno Unito all'indomani della pandemia”.