Controlli
sempre più rigorosi Roma,
2 marzo 2016
– "Dopo le notizie su infiltrazioni mafiose nella proprietà di alcune
farmacie scoperte dalla Magistratura, la Federazione degli Ordini dei
Farmacisti evidenzia come il tema della proprietà delle farmacie sia una
questione molto delicata" dice il presidente della FOFI, Senatore
Andrea Mandelli. Questo aspetto è sempre stato portato dalla Federazione
all'attenzione delle autorità competenti. “La normativa attuale prevede per
l’iscrizione all’Ordine del professionista l’autocertificazione di tutti i
requisiti richiesti e l’Ordine provvede al successivo controllo di quanto
dichiarato; per l’acquisto delle sedi farmaceutiche si prevede invece il
passaggio dal notaio, con gli adempimenti del caso, e la successiva delibera
autorizzativa dell’autorità sanitaria locale, che effettua ulteriori controlli.
Come i fatti dimostrano, sono comunque possibili episodi di questa natura, e
quindi nell’allargare la titolarità delle farmacie a società di capitali come
previsto dal Ddl Concorrenza in discussione attualmente al Senato, è necessario
porre la massima attenzione e prevedere controlli ancora più rigorosi. Queste
criticità sono state autorevolmente confermate dal Procuratore Nazionale
Antimafia, Dottor Franco Roberti, proprio in occasione della sua audizione in
10a Commissione al Senato sul Ddl Concorrenza”. Di per sé la farmacia è un
bersaglio sensibile: “il rapporto con la pubblica amministrazione e, come hanno
detto gli stessi magistrati, la rispettabilità del ruolo, sono elementi che la
rendono appetibile per chi ha interesse, per esempio, a riciclare denaro”
prosegue Andrea Mandelli. “Non c’è soltanto la questione del riciclo di
proventi illeciti, ma anche il fenomeno sempre più grave della contraffazione
farmaceutica da cui finora l’Italia, grazie alla complessiva sicurezza del
sistema, è rimasta esente: bisogna che questo non cambi né oggi né mai,
soprattutto per la tutela della salute del paziente”. |