30º anniversario del Fondo di coesione: 179 miliardi di € per la
convergenza e lo sviluppo sostenibile Oggi celebriamo il 30º anniversario del
Fondo di coesione. Negli ultimi 30 anni il Fondo ha investito
quasi 179 miliardi di € nella coesione economica, sociale e territoriale
dell'UE. Creato nel quadro del trattato di
Maastricht come necessario complemento del mercato unico nel pacchetto di
strumenti della politica di coesione, il Fondo di coesione ha il compito di
sostenere gli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti e nella
protezione del clima e dell'ambiente. Tra i suoi obiettivi principali
figurano il miglioramento dell'approvvigionamento idrico e del trattamento dei
rifiuti, l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e le infrastrutture
stradali e ferroviarie. Il Fondo si concentra sugli Stati membri
con un reddito nazionale lordo (RNL) inferiore al 90% della media UE per
promuovere la convergenza tra le economie europee. Il sostegno del Fondo di
coesione, come tutti i finanziamenti nell'ambito della politica di coesione, ha
contribuito all'aumento dei redditi nazionali dei paesi beneficiari.
L'Irlanda e la Spagna sono stati i primi paesi a veder aumentare il proprio RNL
oltre la soglia di ammissibilità del 90% della media UE. Ponti, metropolitane, aeroporti, treni ad
alta velocità e tanto altro Il Fondo di coesione ha finanziato progetti
emblematici che hanno trasformato intere regioni e città, aiutandole a
mettersi al passo con il resto dell'UE. Ad esempio, nel 1998 il Fondo ha
sostenuto la costruzione del ponte "Vasco da Gama" a Lisbona,
in Portogallo, che con i suoi 12,3 km è il ponte più lungo dell'UE. Ha inoltre
finanziato la "diga di Alqueva" sul fiume Guadiana, nel sud del
Portogallo, una delle principali riserve idriche strategiche in Europa. Il Fondo ha inoltre rivestito un ruolo
fondamentale nello sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T),
sostenendo la costruzione e l'ammodernamento di 7.800 km di strade TENT-T, 3.650
km di ferrovie TEN-T e numerosi acquedotti e gallerie. Ha
finanziato la galleria ferroviaria più lunga dell'Europa sudorientale,
in costruzione tra Elin Pelin - Vakarel - Kostenets in Bulgaria. Ha inoltre
sostenuto la costruzione del secondo binario nel tratto tra Capodistria
(importante porto sul mare Adriatico della Slovenia) e Divaccia, che aumenterà
notevolmente la capacità di trasporto merci e assicurerà la connessione con la
rete ferroviaria austriaca. In Spagna il Fondo di coesione ha
contribuito alla costruzione della moderna rete ferroviaria ad alta velocità
del paese. La linea ad alta velocità Madrid-Barcellona-frontiera francese,
con una lunghezza totale di 804 chilometri, è uno dei principali assi di
comunicazione tra la Spagna e il resto d'Europa. Grazie al Fondo, la linea ferroviaria Varsavia-Gdynia,
in Polonia, ha migliorato il trasporto passeggeri lungo il corridoio
Baltico-Adriatico e ora tra le principali città del paese circola materiale
rotabile moderno. Il Fondo ha inoltre investito nel trasporto
pubblico sostenibile nelle città, ad esempio nelle metropolitane di
Varsavia, Budapest, Bucarest, Sofia e Praga. A Bratislava, la linea
tranviaria di Petrzalka, con il suo celebre ponte, è stata anch'essa costruita
con il sostegno del Fondo di coesione. Il Fondo ha inoltre contribuito alla costruzione
di aeroporti per migliorare i collegamenti con gli Stati membri che
hanno aderito all'UE negli anni 2000: gli aeroporti di Tallinn, Varsavia,
Breslavia e Rzeszów sono solo alcuni esempi. Lotta ai cambiamenti climatici e
protezione dell'ambiente e della salute dei cittadini Il Fondo ha anche sostenuto investimenti
nelle infrastrutture, consentendo tra l'altro di portare acqua potabile pulita
a 6 milioni di persone e di collegare 10,5 milioni di persone a impianti di
trattamento delle acque reflue. Ha inoltre sostenuto il riciclaggio di 4,2
milioni di tonnellate di rifiuti urbani. Un progetto di grande importanza
ambientale per un'economia verde e sostenibile, che migliora la qualità
della vita di migliaia di cittadini, è l'impianto di trattamento dei rifiuti
di Alessandropoli, in Grecia, che ha permesso di ridurre del 60% i rifiuti
raccolti da 4 comuni della prefettura di Rodopi e 2 comuni della prefettura di
Evros. L'infrastruttura meridionale di
trattamento delle acque reflue a Malta e la gestione delle acque per gli
agglomerati urbani più grandi in Lettonia hanno migliorato il trattamento
delle acque reflue e la qualità dell'acqua potabile per i cittadini. Nel settore dell'energia pulita, il
Fondo di coesione ha sostenuto l'installazione di tecnologie che utilizzano
energie rinnovabili per produrre elettricità per quasi 20 000 famiglie in
Lituania. Il Fondo ha inoltre investito nella protezione
contro gli incendi boschivi per 8,3 milioni di persone e nella protezione
dalle inondazioni per 11,4 milioni di persone. Tra i progetti sostenuti
figura la costruzione di un sistema di protezione contro le inondazioni e di un
bacino per proteggere l'area dell'Alto Tibisco dalle alluvioni del fiume
Tibisco, in Ungheria. Contesto Lo "strumento finanziario di
coesione", come era inizialmente chiamato il Fondo di coesione, è stato
istituito il 1º aprile 1993 ed è entrato in vigore nel 1994 con l'obiettivo di
rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell'UE e aiutare i
paesi interessati a mettersi al passo con il resto dell'UE. I beneficiari del Fondo di coesione erano
originariamente Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna (1994-1999); dal 2004 il
Fondo sostiene Cechia, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia,
Slovenia e Ungheria, Bulgaria e Romania (dal 2007) e Croazia (dal 2013). Il bilancio del Fondo di coesione si è
notevolmente ampliato dopo l'allargamento del 2004: da 18
miliardi di € nel periodo 1994-1999 a 30,6 miliardi di € nel 2000-2006, fino a
raggiungere 68,5 miliardi di € nel 2007-2013 e 61,4 miliardi di € nel
2014-2020. Per il periodo di programmazione 2021-2027,
oltre il 37% della dotazione di48,03 miliardi di € del Fondo sosterrà
gli obiettivi climatici. 6,9 miliardi di € saranno destinati al trasporto
urbano pulito, 3,3 miliardi di € all'efficienza energetica e 16,9 miliardi di €
agli investimenti nella rete stradale e ferroviaria TEN-T. Attualmente il Fondo di coesione sostiene
15 Stati membri aventi un reddito nazionale lordo (RNL) pro capite
inferiore al 90 % della media UE al momento dell'accordo sul quadro
finanziario pluriennale 2021-2027: Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Estonia,
Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia,
Slovenia e Ungheria. Ulteriori informazioni Piattaforma open data Coesione Elisa Ferreira, Commissaria per la
Coesione e le riforme Il Fondo di coesione ha dimostrato la sua
capacità di stimolare la convergenza, la competitività e lo sviluppo
sostenibile, come pure il mercato interno. È uno dei principali fattori che
contribuiscono a creare condizioni più eque nell'Unione ed è uno degli
strumenti di sostegno dell'UE più esemplari: ponti emblematici, ferrovie e
metropolitane moderne ed efficienti, aeroporti e impianti di trattamento dei
rifiuti e delle acque sostenuti tramite questo Fondo hanno migliorato le vite
di milioni di europei e ammodernato interi paesi. |