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VISITARE CREMONA

Se pensiamo a Cremona, quali sono le cose  che ci vengono subito in mente? Ma è chiaro: il torrone e i violini. Pertanto le ACLI di San Colombano hanno effettuato  una gita in questa città, dedicando almeno mezza giornata alla riscoperta dei suoi tipici prodotti.

Dapprima era infatti prevista una visita a Vescovato, in un laboratorio artigianale di torrone, quello delle sorelle Rivoltini, che hanno seguito molto degnamente le orme del padre. Mentre una di loro ci spiegava, con l’ausilio di filmati, le fasi di lavorazione del dolce prodotto,  potevamo intanto approfittare degli assaggini preparati appositamente per noi.  La loro bontà è stata decisiva: pressoché tutti abbiamo concluso l’incontro  con l’acquisto di vari tipi di torrone nello spaccio annesso al laboratorio.

Ci siamo poi recati a Cremona, dove avevamo un appuntamento con un liutaio (fabbricante di violini). Non è stato facile arrivarci, perché ci siamo trovati in mezzo alla cosiddetta “maratonina”, una corsa a piedi con più di mille partecipanti che si snodava per la città. Quando abbiamo saputo che tra i concorrenti c’era anche Gianni Morandi, qualcuno si è fermato ai bordi della strada per vederlo passare. Poi però siamo entrati dal liutaio e ci siamo così immersi in un magico mondo fatto di legni differenti  molto stagionati che abbiamo potuto “toccare con mano”, e di colle e vernici, che abbiamo annusato. Abbiamo scoperto anche che il violino ha un’ “anima”, un pezzetto di legno che non viene fissato , bensì incastrato al suo interno e abbiamo compreso che uno strumento perfettamente costruito è come un vino  di qualità: migliora col tempo, purché venga costantemente suonato .  Così si spiega la purezza del suono di violini molto antichi come quelli del cremonese Stradivari. Molto diverso è il destino dell’archetto, fatto con crini di cavallo da appositi artigiani. Dopo un certo numero di anni esso  perde di elasticità e consistenza e va quindi risistemato o addirittura sostituito.

Dopo pranzo ci siamo dedicati, con l’ausilio di una guida, alla visita delle meraviglie storiche e artistiche della città. E’ sulla piazza del Comune  che ci sono gli edifici più importanti e significativi.

In primo luogo  troviamo la Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta. Edificata agli inizi del XII° secolo rappresenta  uno dei più insigni esempi di architettura religiosa del Nord Italia. La pianta dell’edificio è a croce latina con tre navate coperte da volte  con vele dipinte a finti cassettoni. La navata centrale offre un ciclo pittorico cinquecentesco di altissimo pregio artistico con le storie della Vergine e di Cristo illustrate dal pittore Boccaccio Boccaccino. I transetti presentano storie dell’Antico Testamento, mentre nelle navate laterali ci sono tele e altari di grande valore, in particolare l’altare del Santissimo Sacramento e quello della Madonna del Popolo, chiamata così perché vi si trova una statua di Maria molto venerata dai Cremonesi.  La cripta, costruita agli inizi del Seicento, conserva i corpi di nove santi, tra cui S. Omobono,  protettore della città.

Affianca il Duomo la torre campanaria, chiamata comunemente il Torrazzo. Alta 112 metri è frutto della sovrapposizione di due strutture costruite in tempi diversi, la prima del 1267 con i merli guelfi e l’altra, composta da due tamburi ottagonali, del 1306. E’ dotata di un orologio perfettamente funzionante che indica non solo le ore, ma anche il moto degli astri, le fasi lunari e il moto del sole. La cella campanaria racchiude 7 campane , ognuna delle quali è  dedicata a un santo.

Infine troviamo il Palazzo del Comune. E’ stato fondato nel 1206 con la forma del broletto lombardo tipicamente medievale, ma fu poi ampliato e modificato nei secoli successivi. La facciata è arricchita da lesene, decorazioni in cotto e una grande fascia di marmo bianco con mensoloni, di gusto neo-rinascimentale. All’interno c’è  il Salone degli Alabardieri, nel quale si ammirano ancora tracce di affreschi della fine del Duecento: un San Cristoforo, una Madonna col Bambino e i Santi e una Crocifissione. Molto suggestivi anche i saloni nei quali lavorano i consiglieri comunali: la Sala dei Decurioni, oggi Sala della Consulta e il Salone dei quadri, sede del Consiglio Comunale.

Concludiamo con una precisazione  di tipo gastronomico. E’ vero che il prodotto più importante della città è il torrone, ma non dobbiamo dimenticare la mostarda. Esistono in Italia molte varianti di questa piccante pietanza a base di senape e tra queste c’è la mostarda cremonese. La ricetta prevede una miscela di frutta candita di molti tipi: ciliegie, pere, mele cotogne, mandarini, fichi, albicocche, pesche, una percentuale del 50/60% di zucchero e  una giusta quantità di olio di senape. Ovviamente è un alimento da consumare con molta moderazione.

                                                     Alfredo Batista