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CURIOSITA’ CULINARIE PER UN INVERNO FREDDO

In questo periodo di clausura passo il tempo a cercare ricette di un tempo, quando il “mangiare grasso” serviva per fare calorie da spendere in campagna o in lavori pesanti. I robot ci hanno alleggerito di tanti lavori pesanti e non, la rete ci fa stare al computer per il cosiddetto smartworking, lavorare in casa propria spendendo di pių in energia elettrica e facendo cosė risparmiare le aziende anche sui buoni mensa, esige piatti leggeri: insalatina poco condita, bistecchina, mozzarellina, ovetto, verdure bollite, eccetera.

Ecco cosa ho trovato nella cucina lombarda e piemontese: piatti gustosi ricchi di proteine e grassi, adatte al clima freddo (ed alle case fredde di un tempo). Le persone attente alla dieta dovranno accontentarsi di assaggi, mentre i fortunati magri potranno godere meglio delle delizie della gastronomia nostrana.

Nelle minestre lombarde si annoverano: la minestra di buzzo alla milanese, meglio conosciuta come trippa, la cui ricetta č composta da 24 ingredienti. Zuppa di fidanzamento o imbroj, ceci con testina di maiale, la cassoeula dei poveri. Minestre tradizionali del Piemonte: zuppa di ceci con cotenne o minestrone di ceci con costine di maiale, maltagliati all’astigiana, zuppa di cavallo alla piemontese e zuppa di castagne o barguille.

I secondi presentano almeno 300 ricette; i pių sostanziosi sono in Lombardia: il risotto alla milanese vecchia maniera con midollo di bue, pizzoccheri della Valtellina, l’anatra in guazzetto, piatto tradizionale bresciano, lo stufato alla comasca, l’ossobuco alla milanese, il cuore di vitello alla moda di Bergamo e, sempre bergamaschi, polenta e osei (uccellini che purtroppo vengono ancora cacciati). Il Piemonte annovera: il fagiano ai funghi, specialitā albese, coniglio all’astigiana, la paniscia di Novara, fagiano in salmė delle Langhe, lepre alla valdostana, marmotta in civet, camoscio in salmė alla novarese, bagna caoda e l’immancabile tartufo per chi lo ama su tutto e soprattutto. Tante golositā, ma sappiate che una “mela al giorno toglie il medico di torno”.

Piatti forti da accompagnare con vini robusti come il Roverone di San Colombano al Lambro, Nettare dei Santi di Riccardi, un vino prodotto sulle uniche colline milanesi e il barbera Tigra prodotto nell’astigiano a Rocchetta Palafea da James Bartholomey. Dello stesso produttore č l’olio extra vergine taggiasco Tigra dal delicato sapore che mantiene inalterato il sapore delle carni da cucinare.

 

Pia Bassi