Mostra a cura di Francesca Rossi,
Tiziana Franco, Fausta Piccoli Cartella Stampa ed immagini: www.studioesseci.net Prenderà
avvio il 7 maggio prossimo alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti la mostra
Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona. Realizzata dal Comune di
Verona - Assessorato alla Cultura - Musei Civici, nell’ambito del progetto Verona,
Dante e la sua eredità 1321-2021 promosso dal Protocollo d’Intesa
interistituzionale, con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale
per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri L’esposizione
costituisce uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa appositamente
ideata per le celebrazioni del centenario del 2021, che prevede il duplice
omaggio al Poeta e alla città di Verona, che gli diede “lo primo tuo refugio e
’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70). La città
scaligera, infatti, non è semplicemente lo sfondo della vicenda dantesca, ma ne
diventa essa stessa protagonista. Questa specificità, che la caratterizza
rispetto alle altre città dantesche, viene valorizzata attraverso un itinerario
cittadino che, tramite l’ausilio di una mappa cartacea appositamente
realizzata, porta il visitatore alla riscoperta di ventun luoghi – tra piazze,
palazzi, chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio – direttamente
legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli ed eredi, e a quelli di tradizione
dantesca. L’esposizione
presso la Galleria d’ Arte Moderna costituisce un omaggio all'esilio
veronese di Dante e al legame tra Verona e il Poeta che, nel corso dei secoli,
continuò ad alimentarsi dando origine a una ricca produzione artistica. Il progetto
espositivo prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture,
opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici
manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale
provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da
biblioteche e musei italiani ed esteri. La mostra
copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento e si sviluppa in
due nuclei tematici principali: il primo intende ricostruire il rapporto tra
Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento, mentre il
secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra
Verona e il Veneto. Se in
apertura la mostra rievoca il leggendario e presunto incontro tra Giotto e
Dante a Padova e consente di ripercorrere la cultura artistica scaligera nel
grande snodo della rivoluzione giottesca, il percorso espositivo prosegue poi
nell’affascinante racconto del profondo legame che unì Dante e Cangrande della
Scala, al quale il poeta dedicò il Paradiso. Le ricche testimonianze
legate alla figura dello Scaligero delineano il contesto in cui Dante trascorse
gli anni dell’esilio fino alla creazione del suo Poema. Testi decorati della Commedia,
manoscritti e a stampa, accompagnano i visitatori dall’epoca di Dante alla fine
del Settecento, attestando la costante attenzione che Verona e il Veneto
rivolsero al Poeta e alla sua Opera. Tra le opere
in mostra, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del
Kupferstichkabinett, Berlino. In particolare, Dante e Beatrice. Paradiso II,
è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, che
sviluppa graficamente il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo
traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona,
alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria. Il secondo
nucleo tematico sviluppa la riscoperta del mito di Dante nella grande stagione
ottocentesca, come incarnazione dei nascenti ideali risorgimentali e allo
stesso tempo esempio del tormento creativo del Poeta esiliato. È a questo
punto del percorso espositivo che il visitatore potrà ammirare la fortuna
iconografica dei personaggi danteschi, a partire da Beatrice e Gaddo, ma anche
di altre figure femminili e delle tragiche vicende, legate al tema dell’amore e
degli amanti sfortunati, di Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca. Proprio
quest’ultimo tema introduce il mito di Giulietta e Romeo, giovani innamorati
nati dalla penna di Luigi da Porto nel Cinquecento e resi celebri da William
Shakespeare in tutto il mondo. Attraverso
questo percorso si potrà cogliere il costituirsi dell’identità della Verona
ottocentesca, che da un lato si alimenta della presenza storica e reale di
Dante alla corte di Cangrande, dall’altro di quella immaginaria di Romeo e
Giulietta, creati anch’essi nella cornice di un Trecento scaligero. I due
percorsi tematici, reale quello dantesco e immaginario quello shakespeariano,
entrambi sullo sfondo – ancora reale e immaginario – di un medioevo scaligero,
definiscono un tratto saliente della fisionomia urbana e culturale di Verona,
ancor oggi ben riconoscibile: per questa ragione l’esposizione si lega in modo
imprescindibile alla “mostra diffusa” che è la città stessa, nei monumenti e
nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante
e di Romeo e Giulietta. Informazioni
generali Comune di
Verona Galleria
d’Arte Moderna Achille Forti -Palazzo della Ragione Cortile
Mercato Vecchio 6 – Verona Tel. 045
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@museiciviciverona Ufficio
Stampa della mostra Studio
Esseci, Sergio Campagnolo Tel. 049
663499 Ufficio
Stampa Comune di
Verona Tel. 045
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didattiche – informazioni e prenotazioni visite guidate Le Macchine
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