Diabete e vita di coppia: perché fa bene gestirlo insieme San
Valentino riporta l’attenzione sulle coppie, comprese quelle che condividono
una delle condizioni croniche più comuni come il diabete. L’esperta spiega i
vantaggi di una gestione a due tra le coppie più giovani o di lungo corso e
suggerisce 5 modi per convivere con il diabete, senza dimenticare il valore
aggiunto di device che possono semplificare le dinamiche di coppia Milano,
06 febbraio 2023 - Quello
della condivisione è un verbo entrato nel linguaggio comune, che oltre a
prevedere un coinvolgimento virtuale, trova molti riscontri nella quotidianità.
Lo sanno molto bene quelle coppie che hanno deciso di gestire insieme una
patologia cronica come il diabete e che stanno raccogliendo benefici nella loro
routine. “In una
coppia in cui il partner ha il diabete, gioca un ruolo fondamentale la
componente affettiva che si è dimostrata essere capace di migliorare la
gestione di questa patologia(1). Se da un lato c’è la richiesta di aiuto nella
gestione della malattia – spiega
Maria Chantal
PONZIANI, Dirigente Responsabile della Struttura Semplice
Dipartimentale di Diabetologia e Malattie Metaboliche, ASL di Novara - dall’altro c’è la risposta di
chi vuole essere preparato per poter offrire il miglior supporto emotivo e
pratico. Un sostegno molto importante a patto che non invada gli equilibri
della coppia e che può anche contare su soluzioni tecnologiche per controllare
in parallelo il diabete”. LA
COPPIA COME SQUADRA: IL VANTAGGIO DEL SUPPORTO PARITARIO La partecipazione
del partner al trattamento dipende da molti fattori tra cui la motivazione, il
tempo che potrà dedicare e il livello di coinvolgimento che vorrà avere. Tra le
criticità, c’è la difficoltà nel trovare il giusto mezzo per farlo, tra un eccesso
di protezione o un eccesso di distanza. “Sono
innegabili i vantaggi che derivano da una condivisione aperta della malattia
con il partner. Vedo moltissime coppie – prosegue PONZIANI -
che si alleano per chiedermi o propormi delle soluzioni che possano adattarsi
alla loro routine. Dimostrano un supporto reciproco decisamente più paritario
rispetto alla dinamica familiare di quando è il figlio/a ad avere il diabete. L’equilibrio
che si instaura nella coppia consente di recepire molto meglio le novità, come
il caso di dispositivi medici per il diabete e di vivere l’esperienza positiva
con il proprio partner”. COPPIE
ADOLESCENTI: VINCE L’AMORE ASSOLUTO (E L’INTIMITÀ) Tra le giovani
coppie, è automatico dichiarare la malattia? E cosa succede quando il partner
adolescente confida di avere il diabete? “A
differenza di quelle adulte, le coppie di giovani ragazzi accettano molto più
serenamente il fatto di raccontare il loro problema e chiedono di volerlo
gestire insieme al partner. È una condivisione piena, di amore assoluto, che
può contenere anche una malattia cronica come questa, scoprendo i vantaggi di
affrontarla insieme. Insomma, una sorta di: ti amo e ti aiuto! È come se si
scatenasse una gara di solidarietà per mettere a proprio agio il fidanzatino o fidanzatina.
Piccoli gesti, come quello di rinunciare al dolce o alla bibita zuccherata – continua PONZIANI - per non creare differenze e sofferenze reciproche.
Inoltre li trovo molto sereni nell’affrontare l’intimità grazie anche alla
tecnologia sia per l’erogazione di insulina sia per il controllo della glicemia
con device di piccole dimensioni non invasivi che facilitano la gestione
di questi particolari momenti migliorando il controllo glicemico e
l’’accettazione degli strumenti terapeutici”. COPPIE
SOTTO CONTROLLO: L’AIUTO CHE VIENE DALLA TECNOLOGIA Tra le coppie prese
in considerazione si nasconde il pericolo del partner troppo assillante e
iperprotettivo perché in ansia per salute del proprio lui/lei. Una difficoltà
che potrebbe minare gli equilibri di coppia. Una preziosa soluzione viene dalla
tecnologia attraverso sistemi intelligenti creati per fornire precise
informazioni e somministrazioni. Sono piccoli dispositivi che evitano le
punture quotidiane di insulina e i controlli glicemici dal dito (monitorano
ogni 5 minuti i valori della glicemia e annunciano con anticipo quando è
necessario intervenire sulla terapia). “Incorro
spesso in racconti di pazienti che mi confidano la diffusa abitudine del
partner troppo assillante perché vuole essere aggiornato sul consumo dei pasti,
sui valori da monitorare, sulla puntualità dell’iniezione, e via dicendo. Se da
un lato c’è sicuramente una giusta misura che un partner-caregiver potrebbe
adottare, dall’altro trovo risolutivi i sistemi tecnologici per la gestione del
diabete. La tecnologia si conferma lo strumento più idoneo per evitare
escursioni glicemiche eccessive grazie al monitoraggio in continuo del glucosio
e alla possibilità di avere in anticipo informazioni su come evolverà la
glicemia. Inoltre – precisa PONZIANI - grazie alle pompe d’insulina è
possibile adattare meglio la somministrazione del farmaco contribuendo a
prevenire le ipoglicemie e le iperglicemie. Questo comporta una maggiore
tranquillità anche per il partner che può vedere in diretta dallo smartphone
l’iter della glicemia e dell’insulina. Insomma, una gestione senza tensioni
data l’assenza di punture e misurazioni manuali e, pensando all’atteso San
Valentino, e a una cena in tranquillità”. 5 MODI
PER VIVERE IL DIABETE IN COPPIA IN MODO POSITIVO Esistono piccoli
accorgimenti che possono fare la differenza nella vita a due. 1. Affinate la vostra routine. Costruire una dimensione di normalità serve
ad evitare eccessi reciproci (e di assillare o allontanare troppo il partner) 2. Non precludetevi alcuna attività. Discutere con il diabetologo di un programma
per situazioni estreme, consente di pianificare importanti attività sportive,
lavorative, di stress a cui non avreste mai pensato 3. Sostenete i sogni del partner. Non esistono professioni o attività precise
per chi ha il diabete e l’incoraggiamento del partner può contribuire a
realizzarle 4. Vivete in armonia la salute dei vostri figli.
Non è prevedibile
l’andamento della malattia sui figli, ma è controllabile il livello di ansia
che una coppia può trasferire a tutta la famiglia 5. Condividete la vostra situazione. Rientrare in gruppi o contesti di coppie come
voi vi farà sentire parte di una community e meno “diversi” |