GIORNATA MONDIALE
DEL DIABETE
Piccoli cambiamenti, grandi risultati
Abitudini sane possono aiutare a prevenire e gestire il diabete di tipo 2
Iniziare dallo spuntino giusto: le mandorle
Il diabete,
solo nel nostro Paese, affligge circa 3,9 milioni di persone - il 6,6% della
popolazione - e i suoi numeri sono in costante aumento.
Si stima
infatti che per ogni 3 persone con diabete noto, ve ne sia 1 che non sa di
averlo. Inoltre, è possibile stimare che per 1 persona con diabete noto ve ne
sia almeno 1 ad alto rischio di svilupparlo1.
Alla luce di
questi dati, non è difficile comprendere l'importanza di iniziative come la Giornata
Mondiale del Diabete, che ogni anno, il 14 novembre, solleva
l'attenzione su una malattia che ha un impatto tanto rilevante, ma la cui
diffusione e i cui effetti potrebbero essere significativamente limitati da
cambiamenti nello stile di vita, tra cui l'aumento dell'attività fisica, la
perdita di peso in eccesso e semplici modifiche alla dieta.
"Cambiare
le nostre abitudini è fondamentale non solo per contribuire a gestire il
diabete di tipo 2, ma anche per prevenire questa condizione e arrestare o
ritardare la progressione del prediabete verso il diabete vero e proprio. Ma
cambiare stile di vita può non essere facile e di solito richiede tempo e
dedizione”, afferma il Prof. Michelangelo
Giampietro, Specialista in Medicina dello Sport e Scienza della Nutrizione e
professore a contratto della Scuola di Specializzazione in ‘Medicina dello
Sport e dell'Esercizio Fisico’ dell'Università Sapienza di Roma. “Tuttavia,
è possibile iniziare con piccoli passi, e introdurre gradualmente abitudini
più sane nella propria routine. Aggiungere una manciata di mandorle alla
propria dieta, ad esempio, è un modo semplice e piacevole per iniziare. Diverse
ricerche peer-reviewed hanno evidenziato, infatti, che le mandorle hanno
diverse proprietà che le rendono uno spuntino adatto anche alle persone con
diabete, mentre due recenti studi hanno dimostrato per la
prima volta un'inversione del prediabete verso livelli normali di glucosio nel
sangue”.
Tre abitudini
da adottare per aiutare a prevenire e gestire il diabete dal
Prof. Michelangelo Giampietro:
L'attività
fisica regolare è importante sia per ridurre il rischio di diabete di tipo 2
sia per aiutare le persone affette da diabete a gestire la propria condizione.
Nelle persone con diabete (di tipo 1 o 2), l'esercizio fisico, insieme
all'aderenza alla terapia farmacologica e alle corrette abitudini alimentari,
migliora il compenso glicemico e aiuta a controllare il peso corporeo.
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È fondamentale ridurre le attività sedentarie e adottare uno stile di vita
attivo, il movimento spontaneo e/o l'attività fisica/esercizio: praticare
almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata alla
settimana, o almeno 75-150 minuti di attività fisica aerobica di intensità
vigorosa, o una combinazione equivalente di attività di intensità moderata e
vigorosa. Si raccomanda inoltre di praticare almeno 2 o più sessioni
settimanali non consecutive di attività di rafforzamento muscolare a intensità
moderata o superiore che coinvolgano tutti i principali gruppi muscolari. Per
le persone affette da diabete, è importante collaborare con il proprio medico
prima di iniziare una routine di esercizi per imparare a gestire i livelli di
zucchero nel sangue durante l'allenamento.
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Una delle migliori scelte alimentari per la prevenzione del prediabete e del
diabete e per la gestione del diabete è l'adozione del modello alimentare
mediterraneo, che privilegia il consumo di cereali integrali, legumi, pesce e
carni bianche, verdura di stagione e frutta fresca, frutta a guscio - come le
mandorle - e olio extravergine di oliva.
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È importante consumare regolarmente spuntini di qualità. Il profilo
nutrizionale delle mandorle a basso indice glicemico e con un potente pacchetto
di nutrienti per porzione da 30 grammi, tra cui proteine vegetali (6 g), fibre
alimentari (4 g), grassi buoni e importanti vitamine e minerali come la
vitamina E (7,7 mg), il magnesio (81 mg) e il potassio (220 mg) - le rende uno
spuntino intelligente ed energizzante, ideale nell'ambito di un piano
alimentare sano per chi soffre di prediabete o diabete, considerando anche che,
grazie al loro potere saziante, contribuiscono a mantenere o a favorire il
mantenimento di un peso sano, nell'ambito di un'alimentazione equilibrata.
Per quanto
riguarda le mandorle, due studi recenti - uno condotto nell’arco di tre giorni
e l’altro di tre mesi - hanno dimostrato i benefici del consumo di mandorle sul
controllo del glucosio nel sangue per gli indiani asiatici con prediabete e
sovrappeso/obesità. Il secondo studio ha aperto nuove strade, invertendo il
prediabete, o intolleranza al glucosio, facendo tornare a livelli normali di
glicemia quasi un quarto (23,3%) delle persone coinvolte.
In entrambi
gli studi, il campione preso in considerazione ha consumato 20g di mandorle -
una piccola manciata - 30 minuti prima di colazione, pranzo e cena per tutta la
durata dello studio. I ricercatori hanno espresso il loro entusiasmo per questi
studi e per la prima riduzione statisticamente significativa del prediabete,
definendo l’inversione del prediabete attraverso la dieta “il Santo Graal della
medicina”. Un migliore controllo del glucosio a lungo termine attraverso la
dieta, ad esempio attraverso il consumo di mandorle, potrebbe dunque aiutare a
prevenire la progressione del diabete.
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