DOMENICO ASMONE “MILANO E I SUOI COLORI” Fondazione Luciana Matalon Foro Buonaparte 67, Milano 18-28 gennaio 2023 Ingresso libero Orari di apertura Da martedì a sabato 10-13; 14-19 Inaugurazione mostra mercoledì 18 gennaio ore 18 La Fondazione
Luciana Matalon di Milano in collaborazione con Colonna Arte
Contemporanea di Appiano Gentile (CO) inaugura il nuovo anno con la
mostra dell’artista toscano Domenico Asmone dal titolo “Milano
e i suoi colori” in programma dal 18 al 28 gennaio 2023 e
dedicata interamente al capoluogo lombardo. Eclettico nello stile e nel
linguaggio, nato a Bologna nel 1963 ma trasferitosi sin da bambino a Pistoia
dove tutt’oggi vive e lavora, Domenico Asmone ha iniziato a dipingere negli
anni Ottanta partendo da un figurativo ragionato e oggettivo, dalle forme
delineate e leggibili, per poi avvicinarsi all’informale per un’arte più
istintuale e soggettiva caratterizzata dal colore e dalla luce,
i due elementi che maggiormente definiscono le sue opere. Con la nuova mostra dedicata
Milano e ai suoi colori, Domenico Asmone torna a una pittura figurativa basata
su un sottile gioco di bilanciamenti e contrappesi e sull’uso intenso del
colore. Il risultato è sempre una
produzione fortemente materica, ricca e densa, dove tuttavia il soggetto
dell’opera è in perfetto equilibrio con il senso dello spazio e la capacità
dell’artista di amalgamare i colori; un doppio dettaglio di grande importanza,
perché proprio nella capacità di accostare i colori chiari con quelli scuri,
gli spazi pieni con quelli vuoti, la luce con il buio, il soggetto del quadro
prende vita. Alla Fondazione Luciana
Matalon di Milano sono esposte oltre 30 opere tra dipinti ad olio e
lavori in ceramica smaltata, tutte realizzate nell’ultimo anno, in
decisa dialettica con il suo recente passato. Tuttavia, come sottolinea lo
stesso Domenico Asmone, non si tratta solamente di una proposta di sensazioni
ed emozioni attraverso le sintesi cromatiche a lui care, ma di una pittura in
linea con la sua ricerca ventennale sullo studio del colore, in pittura e
scultura: “Ho pensato che l’unico modo per riuscire nell’intento di segnare
un proseguimento in questa mia ricerca nel rispetto del tema dato fosse quello
di andare dritto verso una particolare figurazione. Una figurazione che fosse
comunque conseguenza ed evoluzione del mio percorso e non un ritorno alle
origini. Un gioco di emozioni visive, di creazioni estetiche, un vedo-non vedo
che lasciasse ampio spazio alla materia cromatica e alla struttura compositiva
caratteristiche della mia produzione recente”. Le nuove opere
di Asmone evidenziano come in lui vi sia la consapevolezza che saper dipingere
non può prescindere dal saper disegnare: i lavori in mostra a Milano, che
prendono spunto da un’immagine fotografica, ovvero da un dato reale, hanno nel
disegno il punto di partenza, dove segni essenziali a carboncino o con pennello
delineano l’idea di quello che sarà il soggetto con una particolare cura alla
composizione, alle proporzioni e alla prospettiva, senza indugiare nei
particolari. Solo dopo aver impresso
l’idea del quadro sulla tela sopraggiunge il colore che cancella il tratto
sottostante con pennellate corpose e spatolate generose, rimandi di colore,
giustapposizioni tono su tono e contrasti chiaro-scuro, tutte “riflessioni” che
restituiscono al componimento pittorico quello che l’artista definisce il ritmo
musicale dell’opera. L’ultima fase realizzativa è
un personale “codice” di realizzazione dell’artista con l’utilizzo di velature
a esaltare e rinforzare il colore prevalente e a donare un particolare effetto
di uniformità cromatica ed emotiva. Accanto ai quadri ad olio vi
sono alcuni lavori n ceramica smaltata, sempre dedicati a
Milano e che si caratterizzano per la doppia cottura, prima del corpo ceramico
e poi dello smalto che lo ricopre, offrendo un’ulteriore varietà di forme e di
effetti cromatici assolutamente inaspettati. Anche in questo caso la
dimensione emotiva è centrale. Tuttavia, sebbene ci sia coerenza di stile e di
linguaggio, il risultato percettivo ed emozionale è del tutto diverso perché il
medium non sono più i colori a olio stesi a spatola bensì gli smalti ceramici:
la lucentezza della smaltatura, i gradienti di intensità cromatico-luminosa
variegati, la singolarità delle gamme cromatiche tipiche degli smalti ceramici,
nonché la fusione di due o più colori voluta dall'artista, portano a soluzioni
dalla singolare efficacia estetica. Ciò che accomuna le opere
informali della produzione precedente a quelle attuali di carattere figurativo
esposte alla Fondazione Luciana Matalon è la volontà dell’artista di restituire
l’energia viva e palpabile della materia pittorica puntando sulla forza emotiva
che scaturisce dal colore e sulle implicazioni percettive che accompagnano la
fase emozionale. Fondazione
Luciana Matalon Foro Buonaparte 67, Milano 02.878781 fineart@fondazionematalon.org https://www.fondazionematalon. Ufficio stampa mostra De Angelis Press, Milano 345.7190941 info@deangelispress.com |