DONNE SEMPRE PIÙ STRESSATE: 9 SU 10 FANNO I CONTI CON
PICCOLI DISTURBI, IL 58% RICORRE A FARMACI DI AUTOMEDICAZIONE Anche lo stile di vita
condiziona la salute femminile I consigli di ASSOSALUTE per il
benessere «in rosa» Milano,
15 febbraio 2018 – Il 91,5%
delle donne si trova a fare i conti con lievi malesseri ricorrenti,
come problemi intimi, dolori mestruali e, soprattutto, mal di testa, disturbi
gastrointestinali e da stress. Per risolverli, il 58% delle donne ricorre ai farmaci di
automedicazione. Secondo
un’indagine promossa da ASSOSALUTE (Associazione Nazionale farmaci di
automedicazione che fa parte di Federchimica) su un campione di donne adulte,
infatti, il mal di
testa è il più ricorrente fra i disturbi del gentil
sesso: quasi il 70% delle
intervistate dichiara di soffrirne con regolarità. Seguono gonfiore e disturbi gastrointestinali
(49%), disturbi da stress come insonnia e tensione muscolare (48%),
e dolori mestruali
(43%). Piccoli disturbi che creano disagio. Si tratta di disturbi
di piccola entità che condizionano la vita e l’umore delle donne da una a quasi
tre volte al mese: le intervistate ammettono di diventare più lunatiche e suscettibili (ne
è consapevole una donna su due), di provare disagio nelle relazioni con gli
altri (25%),
di modificare le
proprie abitudini
alimentari (22%) e di avere anche difficoltà sul lavoro (17%).
A risentirne sono, in particolare, le under 34 che indicano di soffrire di
almeno tre malesseri diversi. Con il crescere dell’età aumentano i disturbi da stress (come
insonnia e tensione muscolare), tipici delle donne tra 35 e 54 anni e
il gonfiore alle
gambe, tipico delle over
55. Donne sempre più stressate, quindi.
Interessante il confronto con i dati rilevati nel 2013. Se il mal di testa rimane
il disturbo più
sentito, stress
(dal 42% al 48%) e gonfiore associato ai disturbi gastrointestinali (dal 40% al
49%) sono in
netto aumento, mentre risultano in lieve calo i dolori mestruali (dal 45,5% al
43%). Alcuni di questi disturbi sono legati a momenti particolari
della vita di una donna, come ricorda la Prof.ssa Rossella Nappi, Professore Ordinario
di Clinica Ostetrica e Ginecologica IRCCS Policlinico San Matteo, Università di
Pavia, «Mal
di testa, stress, sindrome premestruale e dolori mestruali sono spesso
associati a fasi della vita particolarissime, come l’adolescenza e l’arrivo
della menopausa o come quella in cui si sta programmando una gravidanza,
periodi che segnano un momento fisico e psicologico di passaggio. È la biologia
che cambia, impone alle donne dei momenti che possono essere critici, e si
riflettono anche sulla vita sociale. Per le adolescenti -
prosegue la Prof.ssa
Nappi - il
ciclo impatta sulla scuola, sull'attività sportiva. La dismenorrea diventa un
segnale con cui il corpo ci rivela che l'equilibrio ormonale è precario. E il
dolore può nascondere anche patologie che possono influire sulle fertilità
futura delle ragazze. Per questo, sempre più donne hanno problemi dovuti
proprio a un’alterazione di questo delicato equilibrio, con sintomi di varia
entità – dal dolore transitorio del ciclo mestruale ad alterazioni del ciclo
stesso fino a stati di affaticamento ingiustificato, oscillazioni di peso,
disturbi sul versante affettivo e relazionale che meritano di essere trattati
poiché causano disagio e interferiscono con la vita quotidiana». Disturbi a cui le donne sembrano essere abituate tanto che gli uomini tendono a non accorgersi (e
le donne probabilmente a non parlare volentieri) di alcuni piccoli malanni
femminili. Tuttavia, anche gli uomini conoscono molto bene i «classici» dolori
che colpiscono le donne come il mal di testa e i dolori mestruali. Non
sottovalutano né minimizzano questi disturbi, anzi, ammettono che i piccoli
disturbi femminili rendono le donne più
nervose ma «a ragione». Donne che, senza dimenticare il conforto dei rimedi della nonna,
si rivolgono all’automedicazione come aiuto importante per la gestione di
tutti i malesseri dell’universo femminile. La donna di oggi conduce una vita
spesso frenetica, fatta di responsabilità e di impegni crescenti, a casa come
al lavoro. Essere in salute e in forma è fondamentale per gestire al meglio gli
appuntamenti quotidiani di chi deve giostrarsi tra carriera e famiglia. I
rimedi a cui si ricorre più spesso sono i farmaci di automedicazione/da banco (58%),
il riposo (41%), i rimedi della nonna (31,5%). Le donne, abituate a prendersi
cura di sé e degli altri, tendono a gestire i disturbi in autonomia facendo
ricorso a farmaci di automedicazione che già conoscono per esperienza
(50%). Rimane
importante il ruolo degli operatori sanitari: quando non vanno
a «colpo
sicuro» perché sanno a cosa affidarsi, le donne chiedono aiuto al farmacista
(29%) o al medico (28%). Una donna su 10 invece aspetta che il disturbo passi
senza confrontarsi con nessuno. Meno rilevante ma significativa è la percentuale di donne - soprattutto
adulte (35-54 anni) che utilizzano il
web per cercare informazioni, e il passaparola, più
diffuso soprattutto tra le ragazze più giovani. «Questo
dato non stupisce – commenta la Prof.ssa Nappi – I ragazzi pensano di sapere molto, ma
poi ci si accorge che non è così. Quello che sanno con riferimento a quanto
attiene alla sfera del loro corpo lo scoprono in rete, o dai pari, amici,
compagni di scuola o di squadra. La scuola e la società dovrebbero veicolare
messaggi controllati e scientificamente corretti, in un ambiente in cui è
facile porre domande e ricevere risposte che siano davvero credibili». Un piccolo vademecum per i disturbi al femminile. Mal di testa - L’emicrania colpisce le donne con un rapporto di circa 3 a
1 rispetto all’uomo. In particolare, con la comparsa della mestruazione, le
fluttuazioni ormonali cicliche favoriscono la vulnerabilità del cervello
femminile e lo fanno adattare meno bene a tutti quegli stimoli che possono favorire
la cefalea (stress, alterazioni del ritmo sonno/veglia, condizioni meteo,
ipoglicemia, ecc.). Come
curarsi - Gli antinfiammatori non steroidei (FANS),
solitamente in compresse o bustine, possono notevolmente alleviare il fastidio;
importante però ricordare che se si superano i dieci analgesici al mese è
sempre bene consultare il proprio medico di fiducia, per valutare un
approfondimento con lo specialista. Sindrome premestruale e dolori mestruali - Variando durante
le fasi del ciclo mestruale, gli ormoni predispongono la donna alla «sindrome
della luna», ossia la sindrome premestruale (PMS) con un’ampia varietà di
sintomi ciclici e ricorrenti. I dolori spesso accompagnano anche i giorni del
ciclo. Come curarsi - I farmaci di automedicazione più indicati
in quest’ambito sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS). Disturbi intimi (bruciori e prurito, vaginiti/candidosi) - I disturbi intimi
provocano una sensazione di disagio difficile da affrontare quando si è in giro
tutto il giorno. È sempre consigliabile l’uso di detergenti delicati a base di
composti antibatterici e antifungini. Come curarsi - Nei casi più fastidiosi possono essere d’aiuto
antimicotici e antisettici (creme o lavande). Sono utili anche gli
antipruriginosi contro pruriti e bruciori. Potenziare la flora batterica
naturale a tutti i livelli (intestinale, vaginale) con sostanze probiotiche può
essere utile per ottenere un valido aiuto di barriera verso le più comuni
infezioni. Disturbi da stress (insonnia, tensione muscolare, herpes) - La vita delle
donne è sempre più frenetica e i disturbi da stress come l’insonnia, varie
tensioni muscolari o herpes sono sempre più frequenti. Ritagliarsi piccoli
spazi di libertà, per svolgere attività fisica, o dedicarsi a un hobby o alla
cura di sé, rappresenta un incredibile antistress. Come curarsi - Sono disponibili, in automedicazione, sedativi leggeri
per favorire il riposo (passiflora, valeriana), antivirali per uso topico
quando compare l’herpes labiale, e gli antinfiammatori non steroidei (FANS) per
combattere la tensione muscolare. Disturbi gastrointestinali (cattiva digestione, bruciore di
stomaco, stipsi, diarrea) - Le donne risultano in generale più predisposte a
soffrire di problemi digestivi e gastrointestinali. Come curarsi – Micro organismi a base di lieviti o lattobacilli, lassativi,
lubrificanti e antidiarroici, enzimi digestivi e farmaci procinetici, antiacidi,
anti secretori e inibitori della pompa protonica sono acquistabili senza
ricetta e non possono mai mancare in un «kit di automedicazione di Venere». Per
ulteriori informazioni: www.semplicementesalute.it Ufficio stampa Hill+Knowlton
Strategies per Assosalute Paola
Sacilotto – paola.sacilotto@hkstrategies. Ivan
Martelli – ivan.martelli@hkstrategies.com – 342 07 23 104 |