Nuova
indagine Eurobarometro: gli europei stanno nettamente dalla parte della scienza
e della tecnologia Una nuova indagine Eurobarometro sulla
conoscenza e l'atteggiamento dei cittadini europei nei confronti della scienza
e della tecnologia, pubblicata oggi, mostra che nell'UE 9 cittadini su 10
(86 %) pensano che nel complesso l'influenza della scienza e della
tecnologia sia positiva. Si aspettano che una serie di tecnologie
attualmente in fase di sviluppo avrà un effetto positivo sul nostro stile di
vita nei prossimi 20 anni: in particolare l'energia solare (92 %), i
vaccini e la lotta contro le malattie infettive (86 %) e l'intelligenza
artificiale (61 %). I risultati rivelano inoltre un grande
interesse per la scienza e la tecnologia (82 %) e il desiderio dei
cittadini di trovare fonti di conoscenze scientifiche e tecnologiche in luoghi
come i municipi, i musei e le biblioteche (54 %). In molti settori
l'interesse, le aspettative e l'impegno dei cittadini dell'UE nei confronti
della scienza e della tecnologia sono cresciuti negli ultimi anni. Alla domanda
che chiedeva di indicare i settori in cui la ricerca e l'innovazione possono
fare la differenza, quelli più menzionati sono stati l'assistenza
medico-sanitaria e la lotta contro i cambiamenti climatici. Questi risultati
rispecchiano il crescente interesse per le nuove scoperte mediche, che dal 2010
è passato dall'82 % all'86 %. Mariya Gabriel, Commissaria per
l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani, ha dichiarato:
"Ci rassicura osservare un atteggiamento globalmente positivo verso la
scienza e la tecnologia, dal momento che sono indispensabili per rispondere al
coronavirus, ai cambiamenti climatici, alla perdita di biodiversità e a tutta
una serie di altre sfide pressanti. Allo stesso tempo dobbiamo rispondere ai
cittadini preoccupati che i benefici apportati da scienza e tecnologia non
siano equamente distribuiti, prestare maggiore attenzione alla dimensione di
genere nei contenuti della ricerca e riflettere sui modi in cui i cittadini e
gli altri portatori di interessi possano essere maggiormente coinvolti nelle
attività di ricerca e innovazione." Dall'indagine Eurobarometro emergono anche
le sfide che si pongono alla ricerca e all'innovazione: molti cittadini
dell'UE pensano che scienza e tecnologia aiutino soprattutto a migliorare la
vita di coloro che stanno già economicamente bene (57 %) e non prestino
sufficiente attenzione alle differenze tra i bisogni delle donne e quelli degli
uomini (23 %); più della metà ritiene che, rispetto all'UE, i ricercatori
in Cina (58 %), Stati Uniti (57 %) e Giappone (54 %) siano più
avanti nelle scoperte scientifiche; vi sono inoltre ampie differenze nel
livello di conoscenza scientifica dei diversi strati della società. I cittadini dell'UE hanno una buona
opinione degli scienziati e delle loro caratteristiche distintive, come
l'intelligenza (89 %), l'affidabilità (68 %) e lo spirito collaborativo
(66 %). Più di due terzi (68 %) ritiene che gli scienziati debbano
intervenire nei dibattiti politici per garantire che le decisioni tengano
conto delle prove scientifiche. È dalla televisione che la maggior parte
dei cittadini dell'UE attinge le informazioni sugli sviluppi scientifici e
tecnologici (63 %), seguita dalle reti sociali e dai blog (29 %) e
dai giornali online o cartacei (24 %). Un'ampia maggioranza (85 %)
ritiene che l'interesse dei giovani per la scienza sia determinante per la prosperità
futura ed è sempre una maggioranza (61 %) a considerare la partecipazione
di non scienziati alla ricerca e all'innovazione la garanzia che la scienza
e la tecnologia rispondano ai bisogni e ai valori della società. Secondo poco meno di tre quarti degli
intervistati (72 %), i governi dovrebbero assicurare che le nuove
tecnologie vadano a beneficio di tutti e per più di tre quarti (79 %)
i governi dovrebbero esigere anche dalle imprese private una risposta ai cambiamenti
climatici. Contesto L'indagine Eurobarometro pubblicata oggi è
la più vasta finora condotta sui temi di scienza e tecnologia per numero
di partecipanti (37 103) e paesi (38, compresi gli Stati membri dell'UE, i
paesi dell'allargamento dell'UE, gli Stati EFTA e il Regno Unito). L'indagine è
stata condotta tra il 13 aprile e il 10 maggio 2021, principalmente mediante interviste
faccia a faccia. Per ottenere un maggiore impatto sociale e
aumentare la fiducia nei confronti della scienza, il coinvolgimento dei
cittadini, delle comunità locali e della società civile sarà alla base del nuovo
Spazio europeo della ricerca. Orizzonte
Europa, il nuovo programma dell'UE per la
ricerca e l'innovazione (2021-2027), rafforzerà le interazioni tra scienza e
società promuovendo la creazione partecipata di programmi di ricerca e
innovazione e coinvolgendo direttamente e fattivamente i cittadini e la società
civile. ciò avverrà per tutti i filoni del programma e mediante attività
appositamente concepite, monitorando al tempo stesso i contributi dei cittadini
e la diffusione della ricerca e innovazione nella società. È da ormai quarant'anni che sono condotte
indagini sulla scienza e la tecnologia su scala europea. Tra gli studi
Eurobarometro più importanti si menzionano le indagini speciali 401 (2013),
340/341 (EB73.1),
e 224/225 (EB63.1). Per
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