FUTURISMO DI CARTA Forme dell’avanguardia nei
manifesti della Collezione Salce Treviso,
Museo nazionale Collezione Salce (Complesso di San Gaetano) 28
ottobre 2023 - 11 febbraio 2024 Mostra a cura di Elisabetta Pasqualin e Sabina Collodel Al Salce, il Futurismo di Carta. I capolavori della grafica futurista della Collezione In una originale rassegna in due tempi. Treviso. La grande miniera della Collezione Salce, la più
importate e ampia raccolta di manifesti storici in Italia e una delle più
rilevanti collezioni pubbliche del settore al mondo, svela una spettacolare
sequenza di suoi tesori. Con il titolo il “Futurismo di carta”, si accenderanno
i riflettori su un aspetto non ancora sufficientemente indagato delle
multiformi espressioni della più vitale delle avanguardie italiane. L’indagine, condotta da Elisabetta Pasqualin, direttrice del
Museo Nazionale Collezione Salce con Sabina Collodel, si svilupperà su due
successivi momenti con altrettante mostre. La prima, con la declinazione “Forme
dell’avanguardia nei manifesti della Collezione Salce” sarà al San Gaetano dal
28 ottobre 2023 all’11 febbraio 2024. A seguire, dal primo marzo al 30 giugno
2024, la seconda parte, contrassegnata dal sottotitolo “Immaginare l’universo
con l’arte della pubblicità”. Unico il catalogo, edito da L’Erma di
Bretschneider, che riunisce le immagini e le considerazioni scientifiche
sull’intero percorso espositivo. “Che il Futurismo sia risultato pervasivo di ogni aspetto della
quotidianità, editoria e grafica pubblicitaria comprese, è cosa ben
conosciuta”, ricorda la direttrice Pasqualin. “Proprio quest’ultima si rileva
essere l’espressione che più si adatta al linguaggio futurista che trova in
Fortunato Depero il massimo esponente: nel manifesto Il futurismo e l’arte pubblicitaria, del
1931, dichiara “l’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”. Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano Mario Sironi,
Marcello Dudovich, Fortunato Depero, Federico Seneca, Marcello Nizzoli, Gino
Boccasile, Nicolai Diulgheroff, Xanti Schawinsky, Giulio Cisari, Lucio Venna,
Umberto di Lazzaro, Luigi Martinati Ed è proprio sulla declinazione grafica dell’arte futurista che
questa mostra si concentra “perché, sebbene le opere su tela e di scultura
siano ben note e di facile riconoscimento, i manifesti pubblicitari rimangono
tutt’oggi un settore di nicchia e sviluppano un loro linguaggio specifico. Innanzitutto, l’utilizzo degli elementi tipografici è
innovativo, le lettere si fanno più solide e vistose, le parole vengono
disposte liberamente nello spazio secondo linee forza oblique o assecondando le
sinuosità delle sagome, la scelta dei colori ricade su quelli più accesi che
vengono accostati per contrasto, la luce e il suono si fanno visibili tanto da
essere rappresentati attraverso fasci e anelli circolari, anche la prospettiva
perde tutte le certezze consolidate nei secoli e viene scomposta per piani che
si compenetrano. Le figure umane sono meno definite e in alcuni casi si assiste
all’”animazione del prodotto” che viene composto in modo da simulare un
soggetto diverso, come l’esempio di Mario Bazzi che compone per Lampo un omino
costruito con latte”. La mostra, nei suoi due momenti, abbraccia un arco di tempo che
va dal 1915 ca al 1940, considerando tre principali filoni all’interno della
produzione futurista: l’interpretazione della figura umana, la velocità e il
movimento, l’espressione della cultura e della società. Il primo appuntamento vede i manifesti dal 1915 al 1930 disposti
nelle tre sale del museo, ognuna delle quali dedicata ad uno dei temi
principali. Il secondo appuntamento vedrà le opere dal 1930 al 1940, quando il
futurismo raggiunto l’apice dello sviluppo si caratterizza nell’aeropittura
che, trasposta in grafica, esalta il volo e le imprese aviatorie, la vista dall’alto
e un avvicinamento al surrealismo. “Il progetto della mostra in due episodi proposto dal nostro
Museo Salce si collega – sottolinea il Direttore della Direzione regionale
Musei Veneto del Ministero della Cultura, Daniele Ferrara - ad un altro
importante progetto espositivo che, anche con la collaborazione del Salce,
aprirà le porte al Museo Nazionale di Palazzo Lanfranchi a Matera, organizzato
dalla Direzione regionale Musei Basilicata. In quella sede, ad essere
approfondito sarà il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del Movimento
futurista. La mostra materana sarà visitabile dal 20 ottobre 2023 al 10
febbraio 2024, offrendo così un ulteriore, originale focus di indagine sul
Futurismo Italiano e confermando la volontà di collaborazione tra le nostre
Istituzioni”. Museo nazionale Collezione Salce (Complesso di San Gaetano) Via Carlo Alberto, 31, Treviso +39 0422 591936 drm-ven.collezionesalce@cultura.gov.it
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