IL GIARDINO DI LIPARI, LA GRAPPA TONIC SPOPOLA
NELL’AGRUMETO AMATO DALLE STAR Entra nel vivo la stagione del locale dell’artista Luca Cutrufelli, diventato ormai cenacolo per i musicisti più in voga del momento. Boom di richieste per il nuovo cocktail realizzato con il distillato al mandarino; si presentano anche gli spaghetti al pesto di agrumi. “Siamo attenti alla tradizione siciliana, i nostri piatti realizzati con la roccia lavica del territorio”
Il Giardino di Lipari da sempre è luogo
sacro per gli amanti della musica nelle Isole Eolie. E in questa estate
conferma di essere luogo elettivo per gli artisti musicali del momento, che si
stanno muovendo tra le isole siciliane invase dai loro fan per l’Eolie Music
Fest. In questi giorni il
locale dell’artista Luca Cutrufelli è stato visitato da Negrita e Subsonica, ma
anche da Colapesce, Di Martino e Willie Peyote. Dopo i live, i
musicisti hanno apprezzato la quiete tipicamente siciliana dell’ex agrumeto
abbandonato e ora trasformato in locale di tendenza per i propri cocktail (sta
spopolando il grappa tonic al mandarino anche grazie ai post
sui social network degli artisti) e per i piatti raffinati. A proposito, da
citare una novità assoluta: gli spaghetti al
pesto di agrumi. Un sugo che si compone di un pesto al limone con basilico, capperi,
mandorle, polpa e succo di limone che vanno a rinfrescare uno spaghettone che
vive il suo ultimo momento di cottura nel brodo di gamberi. Ma la novità che più
sta attirando l’attenzione dei musicisti di mezza Italia è la grappa al
mandarino. “Puntiamo a sdoganare il distillato veneto, finora poco utilizzato in
miscelazione”, dice Cutrufelli. “La grappa al mandarino ha una gradazione
alcolica di 42 gradi. Abbiamo messo a punto una ricetta assieme al barman
Nicolò Verde e Giuseppe La Fauci, giovane distillatore della Giovi di
Fondachello, in provincia di Messina. Una grappa infusa con le scorze dei
mandarini de Il Giardino di Lipari che sostituisce il gin”. Due sono i cocktail pensati per la nuova
grappa siciliana. Il Grappa Tonic, che punta a scalzare
dal trono di re dell’estate l’onnipresente Gin Tonic. Il Grappa Tonic all’aroma
di mandarino, composto di acqua tonica e grappa, è un ulteriore passo verso una
piena valorizzazione del distillato italiano. L’altro è il “Giammù” composto da grappa al mandarino, Sambuca Bona (una soda al
gusto di anice e fiori di sambuco) con l’aggiunta di qualche goccia di limone. “Un tributo alla
tradizione siciliana di bere acqua e Zammù, un liquore di elevata gradazione
alcolica al sapore di anice”, conclude Cutrufelli. “Si usava assaporarlo nel
palermitano per dare sollievo al palato nelle calde giornate estive e a quella
tradizione ci siamo ispirati per raccontare la nostra terra ai giovani in
vacanza”. Ma queste sono solo le ultime novità di
una storia iniziata nel 2014. C’era un agrumeto abbandonato da tre decadi,
incastonato in una corte nascosta tra le mura del centro di Lipari, preziosa
isola delle Eolie, a qualche minuto di aliscafo da Messina. Luca Cutrufelli,
messinese classe 1982, dentro ci vide un giardino, si è rimboccato le maniche e
lo ha reso il “bistrot” di tendenza di oggi. SCHEDA DI
APPROFONDIMENTO: IL GIARDINO DI LIPARI Tutto è iniziato nel 2014. C’era un
agrumeto abbandonato da tre decadi, incastonato in una corte nascosta tra le
mura del centro di Lipari, preziosa isola delle Eolie, a qualche minuto di
aliscafo da Messina. Luca Cutrufelli, messinese classe 1982, è riuscito a
leggere bellezza laddove gli altri vedevano solo una selva di sterpaglie in
stato di abbandono. È nato così il club "Il Giardino di Lipari",
un’oasi di mille metri quadri tra case e palazzine. Cutrufelli è riuscito ad
unire nella progettazione del locale le proprie due anime: quella da ingegnere
edile con una profonda conoscenza dei materiali e quella di artista capace nel
corso della sua carriera di numerose mostre personali in Europa, tra le quali
una a Parigi, dove vive in inverno. Nel giardino ci sono 20 piante di
mandarino. L’obiettivo è quello di far vivere per tutto l’anno, e dunque non
solo d’estate, Il Giardino di Lipari. E per farlo è stata realizzata una linea
di prodotti ispirati all’anima stessa del giardino, i suoi venti alberi di
mandarino. Il primo prodotto sarà un distillato realizzato ad hoc dall’azienda
siciliana Giovi. Ma saranno realizzate anche delle conserve, tramite la
collaborazione con la Trimarchi di Villa Marchese. Saranno in vendita anche le
divise ufficiali del locale, camicie realizzate da Giocherenda, sartoria
sociale nata a Palermo dall’idea di giovani arrivati in città e scappati da
territori di guerra come Guinea, Gambia, Mali, Burkina Faso e Marocco. Il
Giardino di Lipari è peraltro da due anni completamente plastic free (si usano
solo bicchieri di vetro, la drink list non prevede cannucce) e adesso rilancia.
È stato infatti siglato un accordo con l’azienda Wami di Milano: imbottigliano
acqua nel Nord Italia e devolvono parte dei ricavi alla creazione di impianti
di fornitura di acqua potabile per villaggi, al momento, di Africa, India e
Sudamerica, sulle loro bottiglie c’è un Qr code che mostra lo stato di
avanzamento dei singoli progetti. È poi pronto anche il progetto con la World
Rise, onlus focalizzata sulla tutela dell’ambiente marino: saranno invitati
artisti da Parigi per un workshop di fotografia dedicato al rappresentare una
giornata di pulizia sulle spiagge, le immagini saranno poi messe in mostra al
locale. Maggiori informazioni sul sito www.ilgiardinodilipari.it
o sulle pagine social de Il Giadino di Lipari. |