È richiesta conferma di partecipazione registrandosi al link https://forms.gle/ Guadagnucci.
La sfida del bianco all’universo del colore è il
progetto che la Società di Belle Arti, con il Patrocinio del Comune di Forte
dei Marmi e in collaborazione con Villa Bertelli, propone dal prossimo
settembre negli spazi del Forte Leopoldo I, simbolo della Città. “E’ con molto piacere che Forte dei Marmi, grazie alla volontà
dell’assessorato alla Cultura e Turismo e di Villa Bertelli, rinnova la
collaborazione con la Società di Belle Arti – afferma il sindaco Bruno Murzi -
aprendo le porte del Fortino ad una mostra di grandissimo livello che intende omaggiare
uno dei più conosciuti scultori italiani, Gigi Guadagnucci, maestro del “marmo
leggero”. Un percorso emozionale tra le sue opere che si preannuncia una vera e
propria esperienza, da vivere in sospensione, tralasciando lo spazio e il
tempo.” Attraverso una mirata selezione di circa quindici sculture
provenienti dallo studio dell’artista versiliese, la mostra mette in risalto la
produzione astratta parigina, a partire dalla fine degli anni Cinquanta.
“Scoperta” da Claude Rivière e ammirata da Marc Gaillard e Pierre Courthion,
che definisce Gigi Guadagnucci “poeta della forma” apprezzando “i suoi sogni e
i suoi umori, i suoi dubbi e le sue convinzioni, la sua ragione di vita, la sua
passione, il suo genio”, l’opera di Guadagnucci si è nutrita del fervore
artistico respirato a Montparnasse, a contatto con gli interpreti delle
tendenze più aggiornate del momento: da Giacometti a Zadkine, da Klein e
Tinguely, da Moore, Lipchitz sino a Marini. Un progetto che, a otto anni dalla morte e a tredici dall’ultima
personale alla Galleria Forni di Bologna, invita a riconsiderare l’opera di
Guadagnucci tra le più originali del suo tempo per l’estro creativo nella
trasfigurazione della realtà, secondo le linee e le immagini della
contemporaneità. Nella concentrazione di forme protese nell’aria alla ricerca di
una dimensione che ne esalti l’armonia, la mostra restituisce il profilo di un
artista di grande talento, raffinato ed elegante che, forgiatosi nella “bella
montagna di marmo”, dov’è nato e cresciuto, plasma con audacia una materia con
la quale l’uomo da sempre si confronta, rendendola leggera e delicata, al
limite dell’impalpabile, trasformandola “nelle più svariate figure - sono
parole dello scultore - in epidermidi di fanciulle appena sbocciate, in
trasparenze di petali di fiori attraversati dai raggi del sole e cambiati in
molti colori, in meteore bianchissime anche, in lame sensuali e folli di
velocità, di ieri, di oggi, di sempre”. È il pensiero che sta dietro ad un lavoro estremamente
sofisticato, che la mostra esalta con originalità, contrapponendo, in una sorta
di sfida, il candore assoluto di quelle forme aeree alla vivezza di una
straordinaria galleria di nature morte – anch’esse prestiti eccezionali,
esposte al primo piano - dove ad imporsi è invece il colore. In realtà, l’ossimoro estetico generato dall’affiancamento ai
lavori di Guadagnucci delle raffigurazioni silenti di Donghi, De Chirico, De
Pisis, Ghiglia, Lloyd, Longoni e di altri protagonisti del Novecento che nella
natura morta hanno trasferito parte dell’interiorità e percezione visiva non è
più di tanto provocatorio, vista la comune ricerca di plasticità, eleganza e
purezza assoluta. Accompagna la mostra un catalogo edito da Bandecchi & Vivaldi
con testi di Cinzia Compalati (Direttrice del Museo Guadagnucci di Massa),
Massimo Bertozzi, Fernando Mazzocca e Carlo Sisi. Orario Settembre: da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.30 sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30 ottobre - novembre: mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00-19.30 Biglietto: intero € 8,00 ridotto € 6,00 Info: Ufficio Informazioni Turistiche tel. 0584 280292 - forteinfo@comunefdm.it |