Infezioni respiratorie acute nell’adolescente: cure
rapide ed efficaci per tornare in tempi brevi alla propria quotidianità I teenager
vogliono tutto e subito, anche quando si parla di terapie. Uno studio,
pubblicato di recente, condotto dal professor Gianluigi Marseglia, Direttore
della Clinica Pediatrica della Fondazione IRCCS del Policlinico San Matteo di
Pavia in un gruppo di pazienti di questa fascia d’età, conferma come sia
importante ricorrere a un terapie rapide, efficaci e di facile utilizzo per
ottenere un’ottima aderenza Milano, 11 dicembre 23 - L’adolescenza è sicuramente una del le fasi
della vita più delicate anche per quanto riguarda il modo di rapportarsi alla
malattia e l’aderenza alle terapie prescritte, sia nel caso di terapie
croniche, sia quando si tratta di risolvere delle manifestazioni acute. È il
caso, per esempio, delle infezioni acute delle vie respiratorie superiori, per
le quali tuttavia un recente studio condotto dal professor Gianluigi
Marseglia, Direttore della Clinica Pediatrica della Fondazione
IRCCS del Policlinico San Matteo di Pavia, suggerisce una soluzione efficace. ADOLESCENZA E ATTEGGIAMENTI DI INVINCIBILITA’ (ANCHE CON LA
MALATTIA) L’adolescenza
rappresenta una fase di transizione che talvolta può produrre, nel giovane,
sensazioni di inadeguatezza; il teenager può assumere atteggiamenti di
invincibilità o, al contrario, di estrema fragilità. È la fase della vita in
cui il giovane impara a relazionarsi con gli altri, cosa che talvolta comporta
situazioni conflittuali. Tutto ciò si manifesta anche nei confronti delle
malattie: per l’adolescente il fatto di essere ammalati è “inconcepibile”, la
cosa più importante per lui è non essere stigmatizzato dai propri coetanei. Di
conseguenza l’importanza della malattia viene spesso sminuita dall’adolescente
che non di rado minimizza la severità dei sintomi e non assume le terapie
prescritte. L’ARMA IN PIU’ DEI PEDIATRI “Quella adolescenziale è un'età molto complessa – conferma il
prof. Gianluigi Marseglia, Direttore della Clinica
Pediatrica della Fondazione IRCCS del Policlinico San Matteo di Pavia - i ragazzi
cominciano a essere indipendenti, vanno a scuola, si gestiscono da soli,
tendono a sfuggire al caregiver, il punto di riferimento famigliare, a essere
indipendenti nell’assunzione delle terapie per cui la gestione delle patologie
deve necessariamente prevedere una collaborazione da parte loro”. Una
collaborazione per attuare la quale è necessario che la terapia proposta
risponda alle esigenze di questi pazienti. “La terapia deve essere rapida ed efficace. Gli adolescenti
vivono in fretta, vogliono prendere pochi farmaci, ma che siano subito
efficaci. D’altra parte – aggiunge Claudio Cravidi, uno dei
pediatri di libera scelta che hanno partecipato allo studio - noi
pediatri di famiglia abbiamo un’arma in più, il fatto che li conosciamo da
quando erano bambini e quindi abbiamo con loro un rapporto di fiducia che
abbiamo costruito negli anni e che è utile quando si devono prescrivere delle
terapie. A questa età il ragazzo vuole dire la sua, vuole iniziare a decidere
per conto proprio. Comunque sia, quando si prescrive un farmaco a un
adolescente, quel farmaco deve funzionare, deve risolvere il problema
immediatamente”. Caratteristiche
particolarmente importanti nel caso delle infezioni acute delle vie
respiratorie superiori in cui l’adolescente, ma anche l’adulto, chiede un
rapido controllo dei sintomi e un pronto recupero delle condizioni psicofisiche
generali. COME CONTROLLARE L’INFIAMMAZIONE Per
raggiungere questi obiettivi si ricorre in genere a un antinfiammatorio non
steroideo che consenta di controllare l’infiammazione, la febbre e il dolore
che caratterizzano queste infezioni. Fra i FANS disponibili Ketoprofene sale di
lisina presenta una serie di caratteristiche particolari in termini di rapidità
di insorgenza dell’effetto, efficacia e tollerabilità, conferite dalla
salificazione del ketoprofene con l’aminoacido lisina. “Abbiamo utilizzato una formulazione di ketoprofene sale di
lisina caratterizzata da elevata rapidità d'azione nell’ambito di uno studio in
real life realizzato con il contributo dei pediatri di famiglia. L’obiettivo – spiega Marseglia - era di
verificarne l’efficacia nella gestione dei sintomi influenzali in una
popolazione di età compresa fra i 12 e i 15 anni, un'età di assoluta competenza
pediatrica. Ovviamente abbiamo valutato la risposta alla terapia dei classici
sintomi influenzali, ma anche la tollerabilità e la compliance”. LO STUDIO Lo
studio prevedeva la raccolta da parte di un gruppo di pediatri di libera scelta
dei dati relativi a una popolazione di adolescenti affetti da un’infezione
delle alte vie respiratorie che erano stati trattati per tre giorni con 40 mg
di Ketoprofene sale di lisina granulato solubile tre volte al giorno. La
presenza di febbre e la percezione dei sintomi (cefalea, mialgia, tosse,
discomfort, mal di gola, ostruzione nasale, secrezione nasale e dolore auricolare)
sono state valutate quotidianamente per cinque giorni mediante una scala
visuo-analogica (VAS). Nei 61 giovani pazienti partecipanti allo studio si è
registrata una rapida e importante diminuzione della severità di tutti i
sintomi considerati. “Abbiamo ottenuto risultati veramente straordinari,
soprattutto in termini di compliance e di tollerabilità, perché nessuno ha
smesso la terapia e nessuno ha avuto effetti collaterali. Inoltre – continua Marseglia - abbiamo
osservato una risoluzione dei sintomi in tempi brevissimi, a conferma della
rapidità del farmaco, caratterizzato da una rapidissima diffusibilità rispetto
ad altri antinfiammatori non steroidei”. SUCCESSO TERAPIA: EFFICACE, TOLLERABILE, RAPIDA MA
SOPRATTUTTO RAPIDA A
spiegare l’ottima aderenza al trattamento e la sua elevata accettabilità da
parte degli adolescenti sono sicuramente l’efficacia, la tollerabilità e la
rapidità d’azione del farmaco, ma anche la breve durata della terapia, la
facilità di utilizzo e la buona palatabilità della formulazione in granulato
solubile. Questi aspetti assumono un particolare valore quando si debbano
curare degli adolescenti di cui deve essere favorita la collaborazione. “Un modo per ottenerla è anche ricorrere a terapie che
siano facili, accettabili, comode, con pochi effetti collaterali e con elevata
rapidità d'azione – commenta l’esperto - e questo è stato l’obiettivo raggiunto
con la nostra sperimentazione”. APPROFONDIMENTO: 3
domande a GIAN LUIGI MARSEGLIA, Professore Ordinario di
Pediatria Direttore Clinica Pediatrica e Scuola di Specializzazione in
Pediatria Università degli Studi di Pavia, Pavia L’adolescente è un paziente particolare: I genitori
monitorano, ma i ragazzi tendono ad essere più autonomi. Cosa significa questo
in termini di aderenza alle terapie? "L’età adolescenziale è una fase molto complessa: i
ragazzi cominciano a essere indipendenti, vanno a scuola, vogliono gestirsi da
soli. Di conseguenza l’adolescente tende a sfuggire alla somministrazione delle
terapie da parte del caregiver, vale a dire del punto di riferimento
all’interno della famiglia. Ciò significa che la gestione delle patologie deve
necessariamente prevedere una collaborazione da parte del giovane. Uno dei
requisiti necessari per ottenere questa collaborazione è rappresentato dal
fatto che le terapie proposte siano facili, accettabili, comode, con pochi
effetti collaterali e con elevata rapidità d'azione. Se si prescrivono terapie
complesse, piuttosto che dei farmaci con un cattivo sapore si rischia di
compromettere la compliance. D’altra parte, i pediatri di libera scelta hanno
un’arma in più: il fatto che c’è una conoscenza dall’età infantile del paziente
e un rapporto di fiducia costruito negli anni è fondamentale quando si devono
prescrivere le terapie a un ragazzo di questa età che vuole dire la sua, che
vuole iniziare a decidere per conto proprio". I sintomi come mal di gola, febbre tosse incidono sulla
quotidianità degli adolescenti, cosa cercano nella risposta terapeutica? "La risposta è facile: la risoluzione più rapida
possibile dei sintomi. A differenza del bambino e dell'adulto che possono
essere più tolleranti, l’adolescente non lo è: se ha mal di testa gli deve
passare immediatamente, la tosse limita le sue relazioni? Deve risolversi
subito. Un concetto del “tutto e subito” che però in medicina non è così
automatico: a volte bisogna aspettare che la sintomatologia si risolva, perché
la malattia deve fare un certo decorso. Quindi i giovani cercano la rapidità,
vogliono stare subito meglio e vogliono una terapia che duri poco. Non reggono
una terapia prolungata e fastidiosa. Proprio per questo motivo abbiamo provato
a proporre una terapia rapida, con un farmaco rapido, di facile
somministrazione, perché si scioglie in bocca e ha un’ottima palatabilità, con
un’elevata rapidità d'azione. Abbiamo valutato il farmaco sui sintomi
principali delle infezioni delle alte vie respiratorie. Se la terapia non
funziona subito il teenager te lo dice in modo diretto". Lo studio “Ketoprofen lysine salt treatment in adolescents
with acute upper respiratory infections: a primary-care experience” in tal
senso pone dei dati interessanti. Può sottolineare i risultati più evidenti? "Gli aspetti più interessanti emersi sono la rapidità
con cui il farmaco agisce su tutti i sintomi valutati e la tollerabilità. È
stata osservata una risoluzione dei sintomi in tempi brevissimi, a conferma
della rapidità del farmaco, caratterizzato da una rapidissima diffusibilità
rispetto ad altri antinfiammatori non steroidei. Inoltre, abbiamo ottenuto dei
risultati veramente importanti in termini di compliance e di tollerabilità,
perché nessun paziente ha interrotto la terapia e nessuno ha avuto alcuno degli
effetti collaterali valutati. Un altro aspetto da sottolineare è la rapidità
con cui il farmaco agisce sulla tosse, riconducibile all’attività
antinfiammatoria di ketoprofene sale di lisina sulla mucosa a ulteriore
sostegno del potentissimo effetto antinfiammatorio di questo farmaco". Rif. Bibliografici Marseglia GL, Veraldi D, Ciprandi
G; Study Group on Respiratory Infections in Adolescents. Ketoprofen lysine salt
treatment in adolescents with acute upper respiratory infections: a
primary-care experience. Minerva Pediatr (Torino). 2023 Sep 15. doi:
10.23736/S2724-5276.23.07367-6. Epub ahead of print. PMID: 37712897. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37712897/ Marseglia GL, Ciprandi G. Clinical
use of ketoprofen lysine salt: a reappraisal in adolescents with acute
respiratory infections. Allergol Immunopathol (Madr). 2023 Nov 1;51(6):76-82.
doi: 10.15586/aei.v51i6.918. PMID: 37937499. |