MUSEO DELLA GRANDE GUERRA –
INTERVENTISMO E FUTURISMO
Per l’apertura, il
prossimo 14 febbraio, della nuovissima sezione del Museo della Grande Guerra
dedicata all’Interventismo, i Musei Provinciali di Gorizia si sono assicurati
una “prima” culturale d’eccezione. Si tratta di un dipinto, mai esposto in
precedenza al pubblico, di uno dei protagonisti assoluti del Futurismo: Giacomo
Balla.
Raffaella
Sgubin, che dei Musei Provinciali è il Direttore, chiarisce che non si tratta
di un dipinto “qualunque” di Balla ma di un’opera appena scoperta, anzi
svelata, e dalla storia davvero particolarissima.
L’olio,
esposto per la prima volta a Gorizia, è rimasto per quasi un secolo sepolto
sotto uno strato di pittura nera, sul retro di un’opera ben nota di Balla, la
“Verginità” del 1925.
E’
osservando con luce radente il retro di questa celebre opera, che gli esperti
si sono resi conto che la superficie tutta nera sembrava nascondere un altro
dipinto. Così un intervento di restauro ha portato alla scoperta di un dipinto
antecedente, eccezionalmente conservato, che rappresenta, come afferma Fabio
Benzi, la più importante novità su Giacomo Balla emersa negli ultimi anni, ma
anche una fondamentale acquisizione per la storia stessa del Futurismo.
Il
dipinto messo in luce dalla pulitura della vernice nera si è rivelato infatti
appartenere a una precisa serie di opere eseguite da Balla tra la fine del 1914
e la primavera del 1915, da lui stesso definite “pitture interventiste”, perché
eseguite nel momento di grande tensione politica e culturale che vide la
maggior parte degli intellettuali italiani schierati a favore dell’intervento
dell’Italia, che si realizzò infine con la dichiarazione di guerra del 23
maggio 1915.
Il
Futurismo, è noto, giocò un ruolo di punta all’interno dell’interventismo
italiano e Balla ebbe ad affermare, nel manifesto Il
vestito antineutrale del settembre 1914, che “La
neutralità è la sintesi di tutti i passatismi”: alle parole fece seguire i
fatti, partecipando attivamente alle manifestazioni interventiste e venendo
anche arrestato. Il dipinto riscoperto, Dimostrazione interventista, si colloca all’interno della fase astrattista futurista, in
cui, assente ogni riferimento alle forme naturali, l’artista si serve di linee
astratte e colori smaltati e puri per esprimere il dinamismo conflittuale tra
forze innovative interventiste e forze di resistenza neutralistica, laddove le
forze positive sono simboleggiate dalle componenti cromatiche del tricolore
italiano e quelle neutraliste, al contrario, da una tramatura nera che opprime
la nazione mentre il nodo sabaudo sancisce l’unità nazionale.
La
pittura di Giacomo Balla a tema patriottico è rappresentata, oltre che da Dimostrazione
interventista, da altri dipinti: Sventolio
di bandiere, dal bozzetto per Dimostrazione
XX settembre...
Il
capolavoro ritrovato di Balla resterà ai Musei Provinciali solo sino al 22
marzo per essere poi esposto a Milano.
Nella
nuova sezione del Museo goriziano della Grande Guerra resteranno invece le
altre due opere di Balla insieme ad una serie di cartoline di propaganda che,
con i manifesti, divennero i più efficaci mezzi di comunicazione di massa.
Queste
cartoline costituivano il formato, per così dire, tascabile, di questi grandi
poster che parlavano un linguaggio comprensibile a tutti.
Analogamente
a quanto avvenne negli altri Stati europei, molti disegnatori si posero al
servizio della propaganda di guerra; altre volte, invece, funsero da coscienza
critica nei confronti di un avvenimento che consideravano solo una grande
sciagura.
Nel
nuovo allestimento, realizzato grazie alla collaborazione della Regione Friuli
Venezia Giulia, sono presentate cartoline italiane che trattano il dibattito su
intervento e neutralità, sul ruolo dell’Italia nell’ambito internazionale,
sulla percezione della guerra, dove la satira, già ben presente nel dibattito
politico attraverso i giornali umoristici, gioca un ruolo importante nella
descrizione delle posizioni dei vari schieramenti fino all’entrata in guerra
dell’Italia.
Gorizia,
Musei Provinciali di Gorizia - Museo della Grande Guerra (Borgo Castello 13)
h
9.00-19.00, chiuso il lunedì
info: musei@provincia.gorizia.it 0481.533926
prenotazioni
e visite guidate: didattica@provincia.gorizia.it
Catalogo
Musei Provinciali di Gorizia
Testi
di: Fabio Benzi, Enrico Crispolti, Elena Gigli, Alessandra Martina, Raffaella
Sgubin
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