SOI E TERAPIE
INTRAVITREALI : UN ALTRA STORICA SENTENZA
“Giustizia è stata fatta!” - commenta soddisfatto Matteo Piovella -
Presidente della SOI: finalmente anche in Italia, esattamente come accade in
tutto il mondo, ogni farmacia adeguatamente attrezzata (e non solo le farmacie
ospedaliere abilitate irresponsabilmente da AIFA secondo regole sbagliate e
strumentali) avrà il diritto di frazionare i farmaci anti-VEGF. Con una sentenza definitiva il
Consiglio di Stato ha certificato la correttezza delle indicazioni e
delle azioni sostenute da anni dalla SOI per la tutela dei pazienti affetti da
maculopatia che debbono sottoporre i loro occhi, numerose volte all’anno, alle
iniezioni intravitreali. “La SOI - spiega Piovella - continuerà
il virtuoso percorso fin qui intrapreso per la tutela dei pazienti
affetti da patologie oculari, e seguiterà a monitorare la denuncia
presentata a suo tempo alla corte dei conti nei confronti dei responsabili di
AIFA (l’Avvocatura dello Stato nel 2014 aveva indicato un danno di spesa
equivalente a 1.200.000.000,00 di euro) e gli ulteriori rilevanti danni emergenti”.
Milano, 16 gennaio 2017- “Finalmente una sentenza che rimette le cose al posto giusto!”.
Questo il primo commento del Presidente della Società Oftalmologica Italiana,
Matteo Piovella, alla pronuncia della sentenza del Consiglio di Stato che ha
certificato la correttezza delle indicazioni ed azioni della Società
Oftalmologica Italiana sul frazionamento delle terapie intravitreali. Si
ricorda che da anni la SOI si sta battendo affinchè ogni farmacia adeguatamente
attrezzata (e non solo le farmacie ospedaliere come, sbagliando, ha finora
imposto AIFA) abbia il diritto di frazionare i farmaci anti-VEGF. Il tutto per
consentire la massima disponibilità del farmaco salva vista. “Quando i
Giudici fanno bene il loro mestiere e hanno il coraggio di evidenziare
quali siano gli effetti devastanti derivanti dallo scarso senso di
responsabilità mostrato da chi ha il compito di dettare le regole e da chi ha
il dovere di esercitare l’indispensabile funzione di controllo -
spiega Piovella - le sentenze non possono che certificare le cose
giuste e corrette e riconoscere la capacità la competenza e l’onestà di chi
svolge il proprio lavoro a tutela e sostegno di chi viene burocraticamente
privato della vista. Ma nel frattempo, il mio pensiero -
continua Piovella - va al grave danno subito dai 100.000 pazienti
a cui, in questi anni, hanno negato il diritto di accesso alle cure: un diritto
costituzionalmente garantito. Con la nuova sentenza del Consiglio
di Stato è stata demolita una delle più odiose determine di AIFA (la
determina AIFA del 23 giugno 2014): una sentenza che impone importanti
riflessioni e valutazioni sulle differenti situazioni che si sono
determinate e sui ruoli assunti dai singoli”.
Alla fine, anche in Italia, esattamente a come accade in tutto il
mondo, ogni farmacia adeguatamente attrezzata (e non solo le farmacie
ospedaliere abilitate in modo errato da AIFA) avrà il diritto di frazionare i
farmaci anti-VEGF. Più precisamente i Giudici affermano: “Correttamente, infatti,
l’appellante ha rilevato che il discrimine può fondarsi sulle attrezzature di
cui sono dotate le farmacie pubbliche e private, ma non sulla loro
natura pubblica o privata, in quanto essa non implica di per sé la maggiore
qualificazione professionale e la maggiore sicurezza nel compimento
dell’attività tecnico professionale, che deve necessariamente rispondere ai
medesimi standard di qualità. Sicché la garanzia di
sterilità non può giustificarsi con la sola natura ospedaliera della farmacia
incaricata del confezionamento del prodotto, ma, semmai, con la previsione
delle necessarie dotazioni tecniche e metodiche da utilizzarsi, ritenute idonee
a scongiurare la contaminazione del prodotto durante la lavorazione”. Con
questo giudizio i giudici hanno responsabilmente voluto individuare i pericoli
derivanti da una strumentalizzazione di luoghi comuni su cui oggi viene
erroneamente sostenuto il SSN: “chi non ha competenza e capacità oggi
ripete, come se fosse un mantra, che il sistema sanitario italiano è il
migliore e il più sicuro del mondo: se lo dicono fra di loro e si
autocertificano” (dice Piovella); “La realtà è differente e viene
nascosta ai cittadini perfino dagli Enti che hanno la responsabilità di dettare
le regole: come AIFA. Prendiamone nota perché ovviamente il problema è generale
e non coinvolge solo all’oculistica.
Negli ultimi 10 anni, per questa triste vicenda Avastin contro Lucentis, la SOI - e in prima linea il
suo esperto e capace Presidente Matteo
Piovella - sono stati oggetto di pressioni e veri e propri linciaggi mediatici
e giuridici. Ciò nonostante il Presidente SOI non ha mai ceduto di un passo,
insistendo in ogni azione possibile per eliminare ogni intollerabile
limitazione all’accesso alle terapie intravitreali.
In tale prospettiva, il Presidente SOI ha costantemente esercitato ogni
attività possibile verso tutti gli organi istituzionali interessati: i Ministri
della Salute, i Direttori dell’AIFA, la Presidenza dell’Istituto Superiore di
Sanità, il Presidente dell’Anti Corruzione Raffaele Cantone, il Procuratore
della Corte dei Conti di Roma. Il tutto per ottenere il superamento
dell’inserimento irrazionale, scorretto ed ingiusto, dei farmaci anti VEGF alla
famigerata fascia H: il che, ovviamente, ne limita l’uso solo nell’ambito
esclusivamente ospedaliero. In tutto il mondo con competenza e capacità ci si
comporta in modo opposto. “A breve - afferma Piovella - ci
sarà un nuovo incontro con il nuovo Direttore dell’AIFA per porre fine a tutta
la questione, attraverso l’adozione delle indicazioni che sono state messe a
punto al Ministero della Salute il 5 dicembre 2016: una riunione fiume senza
esclusione di colpi.
Voglio ricordare che la SOI ha portato avanti da sola una battaglia di
diritto e di giustizia nell’interesse di tutto il mondo della visione: una
battaglia a difesa del diritto di accesso alle terapie a tutela dei pazienti e
del diritto-dovere dei medici oculisti,e non solo, di utilizzo – secondo
scienza e coscienza – delle terapie off label.
Occorre lottare con forza e determinazione per consentire a tutti i
colleghi di esercitare la propria professione con il massimo riconoscimento di
dignità nel rispetto della loro professione e della funzione essenziale che
svolgono a favore della collettività.
Occorre lottare con forza e determinazione per rigettare il tentativo di
ridimensionamento in atto nei confronti delle eccellenze chirurgiche e
terapeutiche , queste si reali, che sono il pilastro dell’oculistica in
Italia”.
In queste complesse e difficili situazioni - conclude Piovella – la forza
mi è stata data dalla coesa determinazione dei 7.000 oculisti italiani che la
SOI rappresenta .
Per ulteriori informazioni:
Matteo Piovella- Presidente SOI (cell 3355958486)
Monica Assanta Ufficio Stampa
SOI (cell3357450264)
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