Letteratura cosmica: le iniziative INAF per il
centenario di Italo Calvino Un concorso per le scuole, risorse didattiche sulle Cosmicomiche,
laboratori creativi e uno spettacolo tra le iniziative INAF per celebrare il
centenario di Calvino Cento anni fa, il 15 ottobre 1923, nasceva a Santiago
de Las Vegas de La Habana, Cuba, uno dei più grandi autori del Novecento
italiano: Italo Calvino. Per celebrare il centenario, l’Istituto
Nazionale di Astrofisica organizza e partecipa a una serie di iniziative per le
scuole e la cittadinanza, sia sul territorio che qui, sulle pagine di EduINAF. Figlio di un agronomo e di una botanica, Calvino è
l’unico non scienziato della famiglia, scegliendo di dedicarsi alla
letteratura. Eppure la scienza pervade la sua opera, una letteratura cosmica
che si nutre delle immagini e del linguaggio scientifico per indagare,
comprendere e ripensare la condizione umana. Tra questi spunti, nel secolo
della cosmologia e dello spazio, non poteva mancare una dose notevole di
astronomia e astrofisica. Dal suo primo racconto esplicitamente dedicato a un
oggetto astronomico: Luna e Gnac, scritto agli albori dell’era spaziale, fino alle
vicende del signor Palomar, nel cui nome riecheggia uno dei telescopi che hanno
fatto la storia dell’astronomia – passando per le Cosmicomiche,
raccolta di memorabili racconti ispirati alle nostre origini cosmiche, dal Big
Bang all’evoluzione dei vertebrati sulla Terra. La redazione di EduINAF ha raccolto e curato una serie
di risorse didattiche per le scuole secondarie dedicate proprio alle Cosmicomiche,
per portare in classe una vasta gamma di argomenti astronomici accanto alla
lettura di questo grande classico. Le risorse vengono pubblicate con cadenza
settimanale nei mesi di settembre e ottobre: La forma dello spazio, Fino a che dura il Sole, La molle Luna,
Tempesta solare, L’implosione e Un segno nello spazio (quest’ultima in uscita
prossimamente) a cura di Antonio Maggio, Marco Castellani, Sandro
Bardelli, Salvatore Guglielmino e Anna Wolter. Queste schede
si vanno ad affiancare a una serie di percorsi didattici interdisciplinari
sviluppati da Claudia Mignone, pubblicati alcuni mesi fa e ispirati ad
altri celebri racconti della raccolta: Tutto in un punto, Sul far del giorno, Senza colori, La distanza della Luna, Gli anni-luce. Abbiamo inoltre scelto di dedicare a Italo Calvino la
prima edizione de L’Universo a Scuola, il concorso EduINAF per insegnanti e
studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Per partecipare, c’è
tempo fino ad aprile 2024: basta realizzare in classe una (o più) attività
didattiche ispirate a Calvino e agli argomenti scientifici toccati dai suoi
scritti – prendendo eventualmente spunto dalle nostre risorse didattiche,
oppure lasciando libera la propria fantasia – condividendo online un
video che racconti questa esperienza. Le classi che visiteranno il Festival
della Scienza di Genova dal 26 ottobre al 5 novembre
potranno partecipare al laboratorio Storie della storia dell’universo a cura dell’Istituto Nazionale di Astrofisica per le
scuole secondarie di primo e secondo grado. Il laboratorio, ideato da Claudia
Mignone, è un’esperienza creativa che unisce scienza, letteratura e arte per
scoprire insieme le tematiche astronomiche a cui sono ispirate alcune delle Cosmicomiche
e rielaborare creativamente i racconti, lavorando in gruppo alla creazione di
una piccola performance. Per iscriversi, consultare il sito del festival. Sempre al Festival della Scienza di Genova, torna l’1
e il 2 novembre lo spettacolo teatrale Le cosmicomiche di Italo Calvino di e con Stefano Sandrelli, Debora Mancini e
Daniele Longo, dopo un tour che l’ha portato al Festival delle
scienze di Roma, a BergamoScienza e poi a Firenze. Alle due repliche di Genova,
seguiranno altre date anche a Bologna e al Parco di Monza. Lo spettacolo fa
parte del portfolio teatrale dell’INAF
e può essere replicato su richiesta in tutta Italia. Per tutto l’anno scolastico, l’INAF – Osservatorio
Astronomico di Brera, a Milano, offrirà attività didattiche dedicate all’opera di Calvino, tra cui il laboratorio
per le scuole secondarie di secondo grado Cento di questi anni, Calvino!. Il laboratorio, a cura di Stefano Sandrelli, propone
la lettura di alcuni scritti calviniani seguiti da un laboratorio di
scrittura creativa, portando alla creazione collettiva di un racconto a partire
da un teorema, da un’equazione o da un fenomeno scientifico. Stefano Sandrelli ha partecipato inoltre al corso di
formazione per le celebrazioni calviniane organizzato dal Comune di
Sanremo venerdì 6 ottobre e parteciperà al workshop gratuito, in presenza, per
docenti di ogni ordine e grado che si terrà presso il Planetario di Torino
lunedì 16 ottobre, con un intervento dal titolo “Italo Calvino e la scienza:
prove tecniche per cambiare il mondo”. L’INAF è presente anche alla mostra Favoloso Calvino, che apre le porte al pubblico il 13 ottobre presso
le Scuderie del Quirinale, a Roma, con la splendida Carta della Luna di Giovanni
Domenico Cassini, per illustrare la relazione tra Calvino e l’astronomia.
Cassini era nato nel 1625 a Perinaldo, in provincia di Imperia, non lontano
dalla Sanremo dove trecento anni più tardi Calvino trascorrerà l’infanzia e la
giovinezza. Si tratta di una versione del 1787 della mappa lunare, custodita
presso l’Osservatorio astronomico di Brera. Ricordiamo infine che è ancora in corso il progetto di
arte-scienza A sign in space, ideato dall’artista Daniela de Paulis in
collaborazione con l’Agenzia spaziale europea, l’Istituto Nazionale di
Astrofisica, il Seti Institute e il Green Bank Observatory.
Ispirato all’omonimo racconto delle Cosmicomiche nel quale Qfwfq disegna
il primo “segno” in un universo ancora molto diverso da quello in cui viviamo
oggi, il progetto ha trasmesso un segnale criptato da Marte alla Terra lo
scorso 24 maggio, lanciando al mondo la sfida di decifrarlo e interpretarne il
contenuto come se fosse stato inviato da una civiltà extraterrestre. Dopo
quattro mesi di discussioni online, sono state proposte molteplici teorie per spiegare il contenuto del misterioso messaggio,
il quale resta ad oggi ancora segreto. Le scuole interessate possono visionare
il materiale e contattare l’artista attraverso il sito
web del progetto. |