Il sito di informazione, cronaca e cultura di San Colombano, Bassa lodigiana e Pavese

Marenostrum sezione marina di Archeoclub D’Italia si batte per le spiagge inclusive accessibili a tutti! In Penisola Sorrentina aumentano i lidi con abbattimento delle barriere architettoniche!

Francesca Esposito (Responsabile settore Sociale di Marenostrum, sezione subacquea di Archeoclub D’Italia): “Il mare è una risorsa, è un patrimonio da tutelare, ma è anche e soprattutto un diritto, un diritto di cui devono poter godere tutti. Ci battiamo affinché questa sensibilità possa aumentare. I modelli in Italia ci sono e vanno dalla Penisola Sorrentina, dove in 4 anni siamo riusciti a far crescere il numero lidi aperti ed accessibili a tutti, con abbattimento delle barriere architettoniche, alla Riviera Romagnola”.

Filippo Avilia (Direttore Tecnico di Marenostrum) : “Marenostrum è il braccio sibacqueo di Archeoclub D’Italia e si occupa non solo di progettazione scientifica e di interventi nell’ambito della geoarcheologia subacquea ma anche di tutta la parte ambientale, di tutta la salvaguardia delle coste. Ad esempio adesso abbiamo fatto un accordo con l’Area Marina di Baia e la IULM e stiamo effettuando dei rilevamenti sotto al Castello di Baia!”.

Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia): “Il nostro auspicio è semplicemente uno ed è quello di creare dei bandi per favorire la realizzazione di spiagge e di ambienti inclusivi”.

Enza Amato (Presidente del Consiglio Comunale di Napoli) : “Grazie a Francesca Esposito abbiamo lavorato con un comitato grazie al quale è nata la legge regionale approvata all’unanimità che da la possibilità di incentivi ai gestori e ai Comuni per favorire l’accesso alle spiagge”.

“Con la Bolkesstein c’è un momento particolare. Il nostro auspicio è semplicemente uno ed è quello di creare dei bandi per favorire la realizzazione di spiagge e di ambienti inclusivi”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia, intervenendo poco fa alla presentazione del progetto proposto da Archeoclub D’Italia, alle istituzioni per aumentare la presenza di lidi accessibili a tutto. La presentazione è terminata da poco presso la Sala Consiliare del Comune di Napoli.

“E’ evidente che Archeoclub D’Italia Campania persegue obiettivi di tutela che possono essere raggiunti solo quando c’è sinergia tra Enti, Istituzioni e associazioni come la nostra. Archeoclub D’Italia ha un’idea progettuale di fondo. Riteniamo che appena andrà in vigore la Bolkestein – ha dichiarato Michele Martucci, Presidente Archeoclub D’Italia Campania - che tarda ad andare a pieno regime di proporre che i titolari dei lidi uniformino le proprie strutture rendendole accessibili a tutti. E dunque che si crei una piena sinergia con gli enti comunali i quali dovranno poi contribuire a realizzare strade e vie di accesso adeguate. Tutto questo si va ad incrociare anche con la bellezza dei paesaggi e del patrimonio ambientale. La modifica della Carta Costituzionale recentemente approvata. Noi riteniamo di dover tutelare il nostro ambiente per tutelare le nuove generazioni”.

E Marenostrum c’è con una battaglia importante finalizzata ad aumentare in Italia il numero di stabilimenti balneari e di siti culturali marini accessibili a tutti!

“Sono felice di aver avuto la possibilità di ricoprire un incarico nazionale così importante. Mi occuperò del settore sociale di Marenostrum perché il mare oltre ad essere un grande fratello blu è anche un diritto di tutti e tutti devono poter godere del mare e delle sue bellezze. Dal 2022 io mi occuperò del tema riguardante l’accessibilità al mare – ha annunciato Francesca Esposito, Responsabile del settore Sociale di Marenostrum - alle spiagge, al patrimonio culturale lungo le coste. Dunque cercheremo di esportare alcune buone pratiche che sono state attuate ad esempio in Penisola Sorrentina. Creeremo un censimento di tutti i siti accessibili perché spesso i lidi sono accessibili solo per alcune disabilità. Non dimentichiamoci che ancora oggi sono pochissimi i lidi che hanno accessibilità per quanto riguarda le disabilità sensoriali. Non esistono mappe breil, percorsi tattili per persone cieche ed ipovedenti tranne che in rarissimi lidi della nostra meravogliosa nazione. Da oggi iniziamo con Marenostrum un percorso per cercare di far capire agli affidatari, ai gestori, alle amministrazioni, ai concessionari che il mare è un diritto di tutti”.

E Marenotrum, in questo momento sta svolgendo attività di geo – archeologia subacquea a Baia.

“Marenostrum è il braccio subacqueo di Archeoclub D’Italia e si occupa non solo di progettazione scientifica e di interventi nell’ambito della geoarcheologia subacquea ma anche di tutta la parte ambientale – ha dichiarato Filippo Avilia, Direttore Tecnico di Marenostrum - di tutta la salvaguardia delle coste. Ad esempio adesso abbiamo fatto un accordo con l’Area Marina di Baia e la IULM e stiamo effettuando dei rilevamenti sotto al Castello di Baia che è in fase di crollo e dunque Marenostrum interviene a tutela del patrimonio ambientale con l’attività di ricerca sul campo”.

C’è la legge regionale che concede incentivi per la realizzazione di lidi inclusivi

“Alla politica locale non deve stare a cuore solo il tema del recupero del mare ma che si ponga anche il tema dell’accessibilità. Le coste del Sud Italia ad esempio sono bellissime ma spesso sono inaccessibili. Questo territorio ha però delle esperienze importanti come ad esempio quelle di Archeoclub D’Italia che negli anni ha maturato una competenza specifica in progetti mirati riguardanti il recupero e l’accessibilità lavorando non solo con le istituzioni ma anche con i concessionari più sensibili. La legge nazionale prevede già il requisito dell’accessibilità – ha affermato Enza Amato, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli - ma non tutti fanno abbastanza su questo tema. Grazie a Francesca Esposito abbiamo lavorato con un comitato grazie al quale è nata la legge regionale approvata all’unanimità che da la possibilità di incentivi ai gestori e ai Comuni per favorire l’accesso alle spiagge. Alcune volte però il mare è inaccessibile anche alle persone anziane normodotate e dunque rendere una spiaggia accessibile a tutti significa facilitare anche il passaggio di una mamma con il proprio bambino o ancora ad una persona anziana”.

In Campania l’immenso patrimonio culturale, costiero!

“Nell’ambito delle risorse della nostra regione si segnala il patrimonio costiero sia per il suo valore naturalistico e paesaggistico – ha affermato Stefano Sorvino, Direttore Generale Arpa Campania - e sia per le emergenze culturali ed archeologiche e quindi per le infinite possibilità di fruizione che deve essere adeguata a tutte le persone”.

E mobilitazione ci sarà da parte di Archeoclub D’Italia sede di Napoli.

“Non poteva mancare una sede Archeoclub D’Italia a Napoli, città d’arte amata in tutto il Mondo con la presenza di numerosi siti archeologici. La sede l’abbiamo chiamata Archeoclub D’Italia sede di Napoli “Parthenope. Napoli con la sua storia millenaria racchiude tutto: mitologia, storia, archeologia. E la sede l’abbiamo chiamata Parthenope perché Parthenope racchiude in se tutto il concetto della storia di Napoli dal mito delle sirene a quello di Ulisse con il corpo di Parthenope trascinato al centro del Golfo di Napoli – ha concluso Antonio Arcudi, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Napoli - e trovato dove verrà fondato il primo insediamento di Napoli. Noi realizzeremo press tour per la stampa ma anche visite e giornate per dare la possibilità a tutti di accedere e vedere in particolare i siti archeologici non raccontati, non conosciuti. Napoli è come il quadro del Caravaggio, ci sono sia le luci che le ombre. Noi vorremmo più luci, valorizzare la poesia e far conoscere alla cittadinanza ma anche al mondo siti archeologici unici nel panorama internazionale per archeologia, cultura, storia, natura”.