La mostra sarà
visitabile fino alle ore 16
Rovigo, Palazzo Roverella
Alle ore 11.00 sarà aperto e visitabile dai giornalisti anche Palazzo Roncale
dov'è esposta la collezione
della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Per accreditarsi si
prega di scrivere a Simone Raddi, gestione2@studioesseci.net
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net
Comunicato Stampa
Da mare a mare, anzi da Oceano a Laguna, lungo percorsi che si sono dipanati,
intrecciati, fusi in giro per l’Europa. Questa è la grande avventura d’arte che
descrive l’affascinante mostra che Giandomenico Romanelli ha deciso, su invito
della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, di raccontare al
pubblico di Palazzo Roverella, a partire dal 17 settembre 2016.
Già il titolo “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia” offre
l’idea di un percorso di colori e di emozioni; unitario eppure variegato, fitto
di storie che sono diventate leggende, anticipatore di tendenze e di mode. E
non solo nel campo dell’arte.
Un centinaio di opere, molte conosciute, altre da scoprire, quattro grandi
“isole” e tanto, tanto colore. Sarà una mostra di emozioni. E di storie
intense. Storie di artisti in fuga, da città, da legami, da loro stessi, in
molti casi. Che trovano rifugio in riva al mare, quello potente della Manica o
quello dolce e casalingo della Laguna veneziana. Quasi fossero alla ricerca del
valore purificatore dell’acqua e degli elementi naturali.
A Pont Aven, sulla costa della Bretagna, Paul Gauguin giunse nel febbraio del
1888. Vi era già stato per un breve soggiorno due estati prima. Il sodalizio
con Van Gogh nel frattempo era finito, l’olandese aveva scelto il sud della
Francia, lui la Bretagna. Qui si era andato formando un eden primitivo e quasi
incontaminato, popolato da una comunità internazionale di giovani artisti che,
dipingendo spesso insieme, traevano ispirazione dal paesaggio e dalle loro
comuni esperienze e riflessioni.
Alla loro ricerca sottendevano tensioni intellettuali. Molti cercavano la
semplicità, nella vita così come nell’arte. Una semplicità fortemente creativa,
decantata dai fumi tardo-impressionisti, tesa all’essenziale. Profeti di un
nuovo che attingeva ad un primigenio, all’essenza. Pur in una visione
assolutamente soggettiva della realtà e della natura essi cercavano anche di
coglierne i significati simbolici nascosti.
Il linguaggio espressivo e antinaturalistico del gruppo entrò anche in contatto
con le poetiche del primitivismo e dell’esotismo assai in voga nell'Europa di
fine Ottocento. Confluì in varie correnti artistiche e ne influenzò nascita e
caratteri.
Su tutti spicca l'esperienza parigina dei Profeti, o meglio Nabis, dall’antico
ebraico. Fu una stagione straordinaria: essa segnò davvero la nascita dell'arte
moderna. Liberi dal naturalismo e dalla 'imitazione' della realtà, i Nabis
crearono un linguaggio pittorico nuovo: colori intensi, profili marcati, rinuncia
al dettaglio, esplosione di emozioni violente. Sarà una pittura sintetica ed
elementare, frutto di una semplificazione fino all'essenziale (donde la
definizione di Sintetisti per un gruppo di loro). Da questa visione
uscirà l'esperienza dei Fauves e via via sino all’Art Nouveau,
all'Espressionismo e all’astrazione.
Questi stimoli innovativi contaminarono l’Europa, senza tralasciare l’Italia.
Ed è proprio sul versante nazionale che si concentra la seconda parte di questa
magnifica rassegna.
La “stagione bretone” dell’arte italiana tra gli anni ’80 dell’Ottocento e i
primi decenni del secolo successivo è ben individuabile. La si incontra in
diversi artisti, o meglio in precise fasi della loro produzione.
Sono pittori che in molti casi hanno vissuto a Parigi e che nella capitale
francese, o comunque oltralpe, hanno acquisito caratteri e cadenze linguistiche
di inequivocabile qualificazione gauguiniana a Pont–Aven.
Non a caso la rassegna continua con Gino Rossi e la sua Burano. Rossi, uomo e
artista pregno di illuminazioni e di tenebre, “straordinario campo di forze, di
polarita’, di tensioni, di urgenze e di riflessioni”. E, con lui, il grande
Arturo Martini e il gruppo gravitante su Ca' Pesaro.
Gauguin e Rossi, due storie lontanissime eppure vicine: il primo conquistato,
catturato e tragicamente sedotto dai paradisi tahitiani, il secondo scivolato
in un fulminante itinerario sin dentro i gironi d’inferno di un manicomio di
provincia.
Eppure capaci, entrambi, di una pittura dove la semplicità è purezza primigenia
e insieme ingenuità, affinamento alchemico e traduzione di un pensiero
filosofico cristallino, lucido e tragicamente fragile.
L'ultima parte della rassegna è un grande capitolo dedicato agli eredi di
questo universo artistico. Il Sintetismo, calato nella nuova sensibilità
borghese e moderna grazie a protagonisti come Paul Sérusier, Emile Bernard,
Paul Elie Ranson, Maurice Denis e gli svizzeri Cuno Amiet e Felix Vallotton
(presenti in mostra con celebri capolavori), vive una stagione straordinaria anche
in Italia: Gino Rossi, Felice Casorati, Oscar Ghiglia, Cagnaccio di SanPietro,
Mario Cavaglieri.
Sarà una scoperta per molti poter leggere sotto una nuova luce e grazie a un
insolito e rivelatore punto di vista opere e artisti in grado di affacciarsi
senza complessi d'inferiorità sul palcoscenico dell'arte mondiale in anni di
rivoluzionarie esperienze culturali e morali.
Durante la mostra sarà inoltre visitabile Palazzo Roncale, proprio
di fronte a Palazzo Roverella, prestigioso palazzo del cinquecento in cui sono
esposti i capolavori della Collezione Centanini recentemente donati alla
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un’occasione, gratuita per il
visitatore, per poter ammirare 5 secoli di storia dell’arte veneta e italiana.
Mostra promossa da:
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
In collaborazione con
Comune di Rovigo
Accademia dei Concordi
Main Sponsor:
Intesa Sanpaolo
Cassa di Risparmio del Veneto
Con il contributo di:
Camera di Commercio di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare
Info: www.palazzoroverella.com
Relazioni con i media:
dott.ssa Alessandra Veronese – Responsabile
dott. Giovanni Cocco
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Telefono: 049 8234800
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