AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO “IL FUTURO HA BISOGNO DI TEMPO” Si è conclusa la prima edizione della campagna
nazionale di informazione e sensibilizzazione sul tumore al seno, promossa da
alfemminile.com, con uno spettacolo-dibattito a più voci, aperto al pubblico
milanese. Artisti, pazienti e specialisti oncologi insieme sul palco per
contribuire a diffondere una sempre più ampia conoscenza della malattia e su
come oggi possa essere tempestivamente diagnosticata ed efficacemente trattata
grazie ai progressi compiuti dalla ricerca scientifica nel campo delle terapie
innovative. Milano, 2 febbraio 2014 – “Il futuro ha
bisogno di tempo” è la campagna
nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno, che porta la firma di alfemminile.com con il sostegno
dell’associazione Salute Donna e il contributo incondizionato di Roche,
finalizzata a diffondere su vasta scala una cultura della prevenzione e della
diagnosi precoce per sconfiggere il nemico numero uno delle donne. Proprio il tumore
al seno, con oltre 400.000 casi solo in Italia e un’incidenza di circa 45.000
nuovi casi all’anno (circa 140 ogni 100.000 abitanti), resta infatti un ‘big
killer’ implacabile, responsabile di circa 11.000 decessi solo nel 2013, e che
fa registrare anche un aumento della sua incidenza in donne di età
relativamente giovane, inferiore cioè ai 45 anni. “Il futuro ha bisogno di tempo” è stato anche
il titolo dell’evento conclusivo che
ha celebrato il successo di questa prima edizione della Campagna con un momento
di spettacolo e di dibattito in uno dei teatri più belli di Milano, il
prestigioso “Franco Parenti” da
sempre un punto di riferimento di vitalità artistica e culturale per la città. In scena, sul
palcoscenico della Sala A come A gremita per l’occasione in ogni ordine di
posto, Francesca Reggiani, una delle
attrici comiche più note nel panorama italiano che ha interpretato due
divertentissimi monologhi, e Alessandro
Baronciani, autore e illustratore dal tratto essenziale ed elegante oltre
che dalla notevole attenzione per i sentimenti, che ha realizzato dal vivo 4 splendidi disegni all’acquarello,
poi donati all’Associazione Salute Donna a fini di raccolta fondi. Insieme a loro Paola Saluzzi ha dato voce a chi l’esperienza
del tumore l’ha vissuta sulla propria pelle: Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna, Associazione
pazienti coinvolta, insieme ad alfemminile nella Campagna, Gioia Locati, giornalista de Il Giornale e autrice del blog “Con il
senno di poi” e Sylvie Menard,
oncologa ricercatrice proprio nell’ambito del tumore al seno, obbligata da una
diagnosi di cancro a togliersi il camice e a indossare le vesti di paziente.
Tre donne diverse con tre storie diverse per raccontare come, oggi, si può
sopravvivere ad una diagnosi di tumore al seno e come affrontare, più informate
e consapevoli, questa malattia. Perché il
tumore al seno non ha un’unica faccia, ma
ha molti volti diversi e il primo passo per sconfiggerlo è imparare a
conoscerlo nella sua complessità. Negli ultimi decenni
la ricerca ha fatto grandi passi in avanti tant’è che la sopravvivenza continua
a crescere costantemente: grazie alla prevenzione e al corretto iter diagnostico-terapeutico,
oggi in Italia 9 pazienti su 10 sopravvivono, infatti, a
cinque anni dalla diagnosi e la grande sfida per il futuro è rendere la
patologia sempre più guaribile. A questo proposito,
stanno segnando il passo i progressi compiuti nel campo della diagnosi e della
valutazione preventiva dei rischi di malattia nelle donne sane, oltre che nello
sviluppo di terapie personalizzate in grado di sconfiggere anche le forme di
questa neoplasia particolarmente aggressive. «Il tumore al seno – ha dichiarato il
Prof. Giuseppe Curigliano,
dell’Istituto Europeo di Oncologia – non
è una singola malattia ma si differenzia in molteplici sottotipi. , Per
combatterla è fondamentale una più approfondita conoscenza dei meccanismi
molecolari alla base delle sue diverse forme e all’avvento di terapie mirate
che agiscono contro specifici bersagli. Se fino a venti anni fa, si pensava alla terapia come a una ‘maglietta
che era la stessa per tutti’, oggi le terapie su misura sono una realtà a tutto
vantaggio dell’efficacia e della qualità di vita della paziente. Pensiamo solo
che, grazie alla diagnosi precoce e a terapie sempre più mirate ed efficaci,
riusciamo a trattare efficacemente anche le forme più aggressive come i tumori
HER-2 positivi (che rappresentano 1 caso su 5 circa di carcinoma mammario) e
che, a fronte di questi progressi, un numero crescente di pazienti oggi può
guarire da questo male». «La conoscenza sempre più approfondita dei diversi
tipi di tumore al seno, come il sottotipo HER2-positivo – ha sottolineato
la dott.ssa Grazia Arpino,
ricercatrice all'Università Federico II di Napoli – è stato un passo in avanti decisivo nell’approccio alla malattia. Grazie
ai progressi nella ricerca, oggi è possibile anche una maggiore attenzione alla
qualità di vita delle donne colpite da questo tumore. Un traguardo importante è
stato raggiunto, ad esempio, con l’evoluzione della via di somministrazione
della terapia biologica standard per le forme HER2 positive, con formulazioni
sottocute che riducono i tempi di somministrazione e costituiscono un significativo
miglioramento della qualità di vita di queste pazienti. Inoltre, proprio con l’identificazione del
gene HER, la ricerca ha portato a disposizione degli oncologi nuovi anticorpi
monoclonali che hanno cambiato e cambieranno la storia naturale della malattia.
Proprio di una di queste terapie se ne è molto parlato all’ultimo congresso
europeo di oncologia dove sono stati presentati i risultati dello studio
Cleopatra che hanno mostrato un’importante aumento della sopravvivenza per le
forme più avanzate di questo tumore. Un risultato fino a pochi anni fa
impensabile». Fondamentale rimane
anche continuare a parlare di questa patologia, a tutte le donne ma anche a
tutta l’opinione pubblica. La campagna “Il futuro ha bisogno di tempo” ha avuto come obiettivo proprio quello di
alimentare il dibattito sul tumore al seno, stimolando le stesse donne alla
discussione e condivisione di esperienze e timori. «Continuare a parlare, e a far parlare, delle diverse forme di tumore al
seno è fondamentale – ha tenuto a ribadire Annamaria Mancuso, Presidente dell’Associazione Salute Donna – per mettere in atto un percorso virtuoso che
vede al centro la paziente, circondata e supportata, oltre che dalla propria
famiglia e dagli specialisti che l’hanno in cura, da una rete di aiuto per far
fronte al disagio psicologico, come alle impellenze materiali, ma anche di
condivisione dell’esperienza, che la fa sentire meno sola e, quindi, la rende
meno vulnerabile». «Siamo convinte che l’informazione sui
progressi della scienza nella lotta a questa neoplasia debba viaggiare di pari
passo con iniziative che permettano alle donne che ne sono colpite di sentirsi
meno sole, attraverso ad esempio la condivisione, nel nostro forum, di tante
esperienze comuni – ha dichiarato Maria
Cecilia Andretta, AD di alfemminile.com –. Questo è il duplice obiettivo che ci siamo poste di raggiungere con la
Campagna ‘Il futuro ha bisogno di tempo’. Più le donne impareranno a conoscere
questa patologia, più avremo contribuito a sviluppare una cultura della
prevenzione e della diagnosi precoce che possano davvero salvare la vita». «Proprio per il nostro ruolo – ha voluto concludere la dott.ssa Caterina Golotta, Medical Affairs
Therapeutic Area Leader Oncology di Roche S.p.a. - riteniamo fondamentale sostenere, come in questo caso, campagne volte a
veicolare una sempre più ampia informazione su una patologia come il tumore al
seno. Solo così possiamo veramente dire che come azienda leader in oncologia, stiamo
facendo tutto il possibile per eliminare questo “big killer”, mettendo sempre
al centro di ogni nostra riflessione e azione la figura della paziente. E’ con
questo spirito che Roche, nel 2014, ha attivi ben 108 studi clinici in ambito
oncologico che coinvolgono quasi 7.000 pazienti e che hanno potuto, in questo
modo, beneficiare di farmaci altamente innovativi, altrimenti non disponibili». Per informazioni: Ufficio
stampa “Il futuro ha bisogno di tempo” Weber Shandwick Cristiana Ciofalo – Tel. 02.57378574,
cciofalo@webershandwick.com Andrea Comaschi
– Tel. 02.57378214 – acomaschi@webershandwick.com Valentina
Crovetti – Tel. 02.57378320 – vcrovetti@webershandwick.com Comunicazione
Roche S.p.A. Werner
Suzzi –Tel. 039.2474438 – Mob. 348.8818258 - werner.suzzi@roche.com |