Se e
come è cambiato il Patrimonio Ambientale
Camerlenghi:
“Queste Foreste corrispondono a Piazza San Marco, Colosseo, Uffizi. Preoccupa
anche l’avifauna che si trova in questi boschi senza siti di nidificazione. In
Veneto due luoghi naturalistici cancellati: la Gola dei Serrai di Sottoguda e
la Valle di San Lucano. In Trentino tutti parlano della Foresta dei Violini ma
ci sono valli rase al suolo come la Val Calamento. Le guide raccontano di
paesaggi cambiati. Ora il pericolo valanghe e frane”.
“Le foreste, le rive dei laghi, le montagne per il turismo
sostenibile verde corrispondono a piazza San Marco, al Colosseo e agli Uffizi.
L’appeal, il prodotto economico, i posti di lavoro che vengono meno con questi
fenomeni disastrosi sono assolutamente paragonabili alla distruzione di quei
monumenti. Ora dobbiamo concentrarci sulle cause dei fenomeni, portare avanti
la prevenzione e la sensibilizzazione e fare di tutto affinché questo
Patrimonio possa ritornare. Ora tocca ricostruire preservare e capire che si
può ancora vivere con la natura anche perché queste zone sono un inno alla
vita. In questo momento molte Guide AIGAE sono sui luoghi devastati o per
aiutare o per valutare come e in che modo questi “monumenti naturali” potranno
di nuovo essere fruibili ai turisti e alle scuole, all’intera comunità italiana
ed internazionale, per poter continuare a viverli in modo rispettoso e
produttivo”. Lo ha affermato Filippo
Camerlenghi, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali
Escursionistiche Italiane.
Allarme e preoccupazione anche per la fauna e l’avifauna
“Anche la fauna è stata danneggiata. Preoccupa sicuramente
l'avifauna che si ritrova senza siti di nidificazione – ha continuato Camerlenghi - i
tetraonidi e tutte altre specie boschive che dipendono da questi tipi di
bosco”.
Il Presidente fa il quadro sul Patrimonio Ambientale colpito.
“In Veneto ci sono ben due luoghi naturalistici di alto valore,
quali la Gola dei Serrai di Sottoguda e la Valle di San Lucano che sono stati
praticamente cancellati. La Valle di San Lucano ha un valore geologico
importante ed ora tutte le sue caratteristiche ambientali sono state
completamente cancellate. Rocca Pietore, uno dei borghi più belli d’Italia è
stato durissimamente colpito. Le zone del Feltrino e dell’Agordino, ma anche il
Comelico e l’Ampezzano, Alpago – ha proseguito Camerlenghi - l’altipiano di Asiago ed il
Cansiglio sono stati duramente colpiti e sono tutti luoghi che rappresentano
alcune tra le principali peculiarità naturalistiche e tradizionali del Veneto e
dell’Italia. In Trentino, tutti hanno parlato e scritto della Foresta dei
Violini ma c’è il Doss del Miola a Pinè che praticamente non esiste più. Guide
ci riferiscono di boschi che durante la loro infanzia erano punti di
riferimento e che oggi non esisterebbero più. Disastri in altre zone famose
come Artesella vero museo a cielo aperto ma anche al Parco Asburgico di Levico.
Carrarecce forestali e sentieri di alcune zone sono completamente scomparsi:
abeti rossi spezzati come fiammiferi e valli rase al suolo, ad esempio la Val
Calamento. In Val di Sole, particolarmente colpiti a Dimaro con la colata di
fango che ha invaso il paese. Tante strade inagibili per frane ed alberi
tranciati dal vento, dal Passo del Tonale alle Dolomiti di Fassa e al Lagorai.
Nel Friuli danni al patrimonio boschivo nelle valli della Carnia
, delle Dolomiti Friulane ed alla foresta del Cansiglio ove interi settori di
foresta sono stati abbattuti dal vento. Permane il pericolo idrogeologico con
rischio di erosione e frane in tutte le zone dove il manto boschivo si è
ridotto notevolmente. Sempre in Friuli si era temuto il peggio per la Foresta
della Val Saisera. Importanti danni nel bosco di fondovalle della Bassa Saisera
ma il Patrimonio Ambientale della Foresta dei Violini è salvo e dunque hanno
resistito gli abeti rossi ” .
Niente escursioni in
ambienti montani ed in zone particolari.
“In Sicilia no ad
escursioni nelle ed in prossimità delle Gole dell’Alcantara – ha continuato Camerlenghi – mentre
nelle altre regioni dove sono previste particolari condizioni meteorologiche
per le prossime ore niente escursioni in zone montuose che potrebbero essere
interessate da eventuali fenomeni di mal tempo”.
Tragedia e fenomeni “normali”. Necessaria attività di Educazione
Ambientale
“Dal punto di vista sociale sono tragedie perché la loro ricaduta
sulle attività umane, le infrastrutture, le vite e le certezze delle persone
duramente colpite saranno durature per un difficile e doloroso ritorno alla
normalità.
Dal punto di vista naturale questi eventi sono “normali”
l’evoluzione del nostro pianeta da sempre passa attraverso questi fenomeni e
quindi - ha concluso Camerlenghi -
pur difficile da dire, sono fenomeni normali. Il nostro paesaggio,
osservato da qualunque finestra di una qualunque casa o ufficio è il prodotto
di fenomeni, accaduti nel tempo, spesso pari o più devastanti di quelli di cui
parliamo ora.
Per l’ennesima volta AIGAE si rende disponibile sia per compiere
azioni di sensibilizzazione nella cittadinanza e nelle scuole ai temi
dell’evoluzione della natura e del territorio, ma nel contempo per un ulteriore
passo di difesa dell’ambiente anche in chiave turistica consapevole che questi
luoghi danneggiati sono anche un campanello d’allarme per l’economia di luoghi
che sulla natura e sul turismo scommettono da decenni.
Educazione Ambientale in
Italia.
Sempre più necessaria
l’attività di educazione ambientale per una maggiore conoscenza da parte
dell’opinione pubblica in quanto il cittadino deve convincersi che non si può
costruire in prossimità dei fiumi e delle casse di espansione ed allo stesso
tempo conoscere ed amare le particolarità geologiche del territorio in cui
vive. L’attività di Educazione Ambientale la facciamo ogni giorno a stretto
contatto con i turisti e le persone comuni che partecipano alle escursioni e
siamo pronti a collaborare al fianco delle istituzioni italiane affinché si
possa divulgare in modo capillare e presso l’opinione pubblica la conoscenza
geologica dell’Italia e del nostro straordinario museo naturalistico che poi è
il luogo in cui viviamo”.
Per
interviste:
Filippo Camerlenghi Presidente Nazionale delle Guide Ambientali
Escursionistiche
Tel. 335 608 3451
Violetta Francese Geologo e coordinatrice
guide ambientali escursionistiche della Sicilia Tel. 338 29930 77
Linda Tambosi Coordinatrice guide trentino
Alto Adige Tel. 347 0493171
Franco Polo Coordinatore guide
Friuli Venezia Giulia Tel. 334 814 9598
Andrea Gelmetti Coordinatore guide
Veneto Tel. 347 248 6787
Davide Galli Vice Presidente
Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche
Tel. 334 650 6029
Nino Martino Direttore Tecnico 'Associazione
Italiana Guide Ambientali Escursionistiche Tel 335 647 1440.