Con
la pillola progestinica senza prescrizione medica oltre
il 30% in meno di gravidanze non pianificate Lo Studio “Il potenziale impatto della
riclassificazione della pillola progestinica sulle gravidanze non pianificate
in Italia”mostra l’importanza della facilitazione di accesso alla POP Milano,10
gennaio 2023–Lo
studio “Il potenziale impatto della
riclassificazione della pillola progestinica sulle gravidanze non pianificate
in Italia”, condotto da un gruppo di esperti in economia sanitaria con il
contributo non condizionante di HRA Pharma, ha messo a confronto il contesto attuale
della contraccezione in Italia con lo scenario, oggi ipotetico, in cui
l’accesso alla pillola contraccettiva a base di solo progestinico (POP) sia
facilitato tramite una dispensazione senza prescrizione medica. Dall’analisi del mix contraccettivo
utilizzato dalle donne italiane, basato sulla media dei dati pubblicati da
Istat nel 2017 e nel 2019, emerge che tra le donne che attualmente non hanno
pianificato una gravidanza, ma che sono sessualmente attive e in grado di concepire,il
23% non usa alcun metodo
contraccettivo,nel nostro Paese, e il 18,4% si affida al coito interrotto, con percentuali di fallimento registrate in un anno rispettivamente
dell’85% e del 22%. Lo studio ha messo a confronto questi dati con una
simulazione di quanto potrebbe avvenire qualora la POP fosse disponibile senza
obbligo di prescrizione medica e le donne che non usano alcun metodo contraccettivo
o che usano il coito interrotto la adottassero. “Se
solamente il 10% delle donne che attualmente non usa alcun contraccettivo
utilizzasse la POP, avremmo una riduzione di oltre il 5,5% di gravidanze non pianificate”
afferma NoushinMirjalili,Medical Affairs
Manager – Women Health di HRA Pharma. “Se
ad assumere la pillola fosse il 50% di quelle donne, ci troveremmo di fronte ad
una riduzione di oltre il 27,6% di gravidanze non pianificate.Sono numeri importanti, che possono
migliorare la vita di tante donne e risparmiare ricadute economico-sociali sul
Paese”. La stessa simulazione
è stata anche condotta sulla popolazione di donne che riferisce l’utilizzo del
coito interrotto. La riduzione delle
gravidanze non pianificate si attesterebbe tra lo 0,76% se il 10% di queste
donne assumesse la POP e il 3,78% se
ad assumerla fosse il 50% delle stesse. È
importante considerare anche che le simulazioni condotte in questo studio, che
indaga il potenziale impatto sulle gravidanze non pianificate della
riclassificazione della POP in Italia, sono supportate da precedenti analisi che
evidenziano come oltre il 40% delle donne intervistate siano propense a
cambiare il proprio metodo contraccettivo qualora la POP fosse disponibile
senza obbligo di prescrizione. La ricerca evidenzia quanto il
fenomeno delle gravidanze non
pianificate sia ancora diffuso in
Italia, causando notevoli problematiche sia per le donne
che per l’intero sistema sanitario, da un punto di vista emotivo,
professionale, sessuale, economico e sociale. Inoltre, si dimostra che riclassificare
la POP a farmaco senza obbligo di prescrizione, come già avvenuto nel Regno
Unito e come potrebbe accadere nel 2023 negli USA, significherebbe garantire
maggiore facilità di accesso alla contraccezione,riducendo così il numero di gravidanze
non pianificate. Per consultare la ricerca: http://www.clinicoeconomics.eu/articles/flipbook/17_2022_249-262/ |