COMUNICATO STAMPA NUOVI STUDI CONFERMANO CHE IL CONSUMO DI PISTACCHI AIUTA IL DIABETE DI TIPO
2 Lo rivela la ricerca presentata all’ European Congress on Obesity Milano, 5 Giugno 2014 - Pistacchi vs diabete di
tipo 2: arrivano nuove conferme dall’European Congress on Obesity che si è tenuto a Sofia, in Bulgaria,
dal 28 al 31 Maggio. Una ricerca presentata nel corso del convegno e promossa
da American Pistachio Growers,
l’associazione ch rappresenta i coltivatori di pistacchio USA, suggerisce che il consumo di pistacchi potrebbe migliorare
la resistenza all'insulina e quindi proteggere contro il diabete di tipo 2.
Lo studio è stato condotto dalla Dott.ssa Mònica Bulló , Human Nutrition Unit, Faculty of Medicine
and Health Sciences, Pere Virgili Institute for Investigating Health, Rovira i Virgili University, Reus, Spain, e dai
suoi colleghi. Il consumo di frutta secca a guscio avrebbe così un effetto benefico su
patologie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. La frutta
secca a guscio è infatti ricca di acidi grassi insaturi che sono stati
associati a un minor rischio di malattie croniche, come i disturbi
cardiovascolari. Inoltre, contiene altri composti bioattivi con proprietà
anti-infiammatorie e antiossidanti che sono benefici per la salute. Alcune evidenze ad oggi
suggeriscono che il consumo di pistacchi
può migliorare il metabolismo del glucosio, ma non ci sono studi che al
momento valutino l'effetto della frutta secca a guscio sulla progressione del
prediabete, uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di diabete vero e
proprio. In questo studio, i ricercatori avevano lo scopo di valutare l'effetto del consumo frequente di
pistacchi sul metabolismo del glucosio e la resistenza all’insulina nei
soggetti pre-diabetici. Afferma la dott.ssa
Bullò : "La nostra ricerca
suggerisce che il consumo regolare di
pistacchi ha un effetto importante nel ridurre l’insulina e il glucosio, e
potrebbe anche aiutare a contrastare alcune conseguenze metaboliche negative
del pre-diabete". Lo studio 54 persone sono state
destinate a seguire per 4 mesi una dieta
di controllo (CD) o una dieta ricca
di pistacchi (PD, con 57g di pistacchi al giorno). Lo studio ha previsto 4
mesi di intervento per ciascuna dieta, con un periodo di riposo di due
settimane: i partecipanti sono stati sottoposti a una delle due diete CD o PD
per quattro mesi, con una pausa di due settimane, per poi sperimentare l’altra
nei 4 mesi successivi. Le diete sono
state adeguate per calorie e non differivano nella quantità di acidi grassi
saturi e colesterolo. All’inizio e mensilmente, sono stati valutati parametri
come le misure corporee, la pressione arteriosa, le abitudini alimentari e
l'attività fisica. I campioni di sangue sono stati raccolti prima, all'inizio e
alla fine di ogni periodo di intervento. I ricercatori hanno scoperto
che non si sono verificate variazioni statisticamente significative nel BMI (indice
di massa corporea) tra i periodi di osservazione. Il livello di glucosio a digiuno, l’insulina e i marcatori di insulino
resistenza sono diminuiti
significativamente dopo la dieta con pistacchio rispetto alla dieta di
controllo. Rispetto ai partecipanti al gruppo CD , quelli del gruppo PD
hanno mostrato una non statisticamente significativa diminuzione dei valori
dell'emoglobina glicosilata (HbA1c), e una più alta ma non significativa
riduzione nei livelli di colesterolo cattivo LDL , che è diventata però significativa quando alcuni
partecipanti sono stati esclusi dalle analisi (5 partecipanti hanno abbandonato
lo studio per motivi personali). Altri marker di rischio metabolico come
fibrinogeno, GLP - 1, LDL ossidato e fattore
piastrinico hanno mostrato tutti una riduzione statisticamente
significativa dopo la dieta con pistacchio rispetto alla dieta controllo. Gli autori concludono: "Il
consumo regolare di pistacchi potrebbe diminuire la resistenza all'insulina
suggerendo un potenziale ruolo protettivo del pistacchio contro lo sviluppo del
diabete di tipo 2 ." American Pistachio Growers è un’associazione volontaria del settore
agricolo che rappresenta più di 550 membri tra i quali coltivatori di pistacchio, addetti alla lavorazione e
partner del settore in California, Arizona e New Messico. APG è governata da un
consiglio di amministrazione democraticamente eletto ed è finanziata
interamente da produttori e operatori indipendenti con l'obiettivo comune di
promuovere le proprietà nutrizionali dei pistacchi americani. Gli Stati Uniti
sono al primo posto nella produzione mondiale di pistacchio dal 2008. I
pistacchi americani sono lo “Snack Ufficiale” della squadra di water polo
statunitense, dello snowboarder freeride e “2013 National Geographic Adventurer
of the Year” Jeremy Jones, del campione inglese di ciclismo Mark Cavendish e di
Miss California. Per maggiori informazioni: www.AmericanPistachios.org Per ulteriori informazioni: Noesis Comunicazione Antonella Nasini – Maria Laura
Varcaccio Tel. +39 02 831051.1 americanpistachios@noesis.net
|