Giornata
Mondiale della Prematurità 17 novembre 2024 IL 96% DEI NEONATI PREMATURI SOPRAVVIVE GRAZIE A PROGRAMMI
ASSISTENZIALI SEMPRE PIÙ AVANZATI E DI QUALITÀ In
occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, la SIN diffonde i dati del
Rapporto INNSIN e ribadisce gli elementi fondamentali per cure sempre migliori:
coinvolgimento della famiglia, apertura h24 delle TIN e implementazione degli
Standard Assistenziali Europei Ogni anno oltre 13 milioni di bambini, nel mondo, nascono
prematuri, cioè prima delle 37 settimane di gestazione; in Italia sono circa 25.000. Sono bambini più
fragili e delicati, che, al momento della nascita, presentano un’immaturità
variabile di organi e apparati, per cui possono avere difficoltà anche
importanti ad adattarsi in maniera autonoma alla vita fuori dal grembo materno.
Possono aver bisogno di assistenza e cure dedicate nei reparti di Patologia
Neonatale e di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), con attrezzature sofisticate
e all’avanguardia e con personale medico ed infermieristico altamente
specializzato, ma sempre con la vicinanza dei genitori, che sono parte
integrante delle loro cure. La Giornata Mondiale della Prematurità 2024,
che si celebra il 17 novembre, ha proprio come claim “Accesso
a cure di qualità ovunque”, che è uno degli obiettivi prioritari della
Società Italiana di Neonatologia (SIN). In occasione della Giornata, la SIN diffonde gli
ultimi dati del Rapporto INNSIN, Italian Neonatal Network, focalizzando
l’attenzione sugli elementi fondamentali per garantire cure sempre migliori ai
neonati prematuri: coinvolgimento della famiglia nel percorso di crescita e
sviluppo durante la degenza in ospedale, apertura h24 delle TIN, per garantire
una presenza continua e costante dei genitori accanto al proprio figlio
ricoverato, implementazione degli Standard Assistenziali Europei per la Salute
del Neonato e garanzia di un follow-up a lungo termine dopo la dimissione
dall’ospedale. I dati del Rapporto INNSIN 2023 Il Rapporto INNSIN 2023 ha visto la partecipazione di 95 centri
neonatali afferenti a 14 regioni, più il centro della Provincia di Trento, con 9.543
neonati prematuri arruolati, per un totale di 214.071 giornate complessive di
degenza, con una media di 22,4 gg. per paziente. Il 22,3% è very preterm (molto pretermine) (EG <32
sett), il 16% moderate preterm (moderatamente pretermine) (EG 32-33
sett) ed il 61,7% late preterm (lievemente pretermine) (EG 34-36 sett).
Complessivamente, la sopravvivenza alla dimissione è stata molto alta, pari al
96%. Il 19,8% dei neonati è stato dimesso con alimentazione materna
esclusiva: 20,3% fra i very preterm, 18,2% fra i moderate preterm
e 20,9% fra i late preterm. Solo il 6,3 % dei neonati è nato
in un centro di I livello, per cui ha necessitato di un successivo
trasferimento in un centro di II livello (neonati outborn), a dimostrazione di una buona applicazione
della pratica del trasferimento in utero. In circa il 17% dei neonati very
preterm ed in circa il 12% dei moderate/late preterm è stata
documentata, nell’anamnesi gravidica, una tecnica di Procreazione Medicalmente
Assistita (PMA). Le gravidanze multiple rappresentano una quota consistente, con
valori crescenti all’aumentare dell’EG fino alle 33 settimane: da 24,1% a 22-23
sett a 35,8% a 32-33 sett. In un contesto di costante miglioramento delle cure perinatali, le
nascite pretermine continuano ad avere un impatto importante sui reparti di
Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, sulle famiglie coinvolte e sulla
rete dei servizi sociali ed educativi. Nei Paesi ad alto reddito, la prevalenza
delle nascite pretermine è compresa fra il 5% e l’11%. Questo gruppo di neonati
è responsabile di circa il 70% delle morti entro un mese di vita e del 75%
della morbosità neonatale e risulta associato ad esiti di salute importanti,
principalmente di natura neurocognitiva, respiratoria e sensoriale. Anche se negli ultimi decenni sono stati fatti importanti
progressi nel miglioramento della sopravvivenza e della morbilità, rimangono
ancora elevati i costi personali, familiari e socio-sanitari associati sia alle
cure intensive erogate dopo la nascita, che a quelle del percorso di “presa in
carico” da avviare dopo la dimissione dall’ospedale. I dati nazionali ricavati dal Certificato di Assistenza al Parto
(CedAP) mostrano che, a fronte di una costante riduzione delle nascite, la
quota dei neonati pretermine rimane invece costante: nell’ultima decade
(2010- 2022), la prevalenza di parti very preterm è rimasta stabile allo
0,9% e quella dei moderate/late preterm è diminuita solo
lievemente dal 5,7% al 5,4%. Grazie alla raccolta di dati epidemiologici in Neonatologia, è
possibile comprendere e promuovere la salute in questo gruppo di nati
particolarmente fragili, identificando i fattori di rischio maggiormente
“prevenibili”, sia pre-concezionali, che occorsi durante la gravidanza; supportando
programmi di miglioramento della qualità
assistenziale, grazie al confronto di specifici indicatori assistenziali e/o di
salute fra singoli Centri o aree geografiche; realizzando e migliorando
politiche sanitarie di programmazione dei servizi. “La raccolta di dati epidemiologici riferiti alla popolazione di
neonati pretermine rappresenta uno strumento necessario, anche se da solo non
sufficiente, per supportare qualsiasi programma di miglioramento della qualità
assistenziale”, affermano il
Presidente SIN uscente Luigi Orfeo ed il Presidente SIN neoeletto Massimo
Agosti. “È per questo che continuiamo a promuovere ed investire nel
nostro network INNSIN, in un’ottica di condivisione e discussione dei
risultati, che rappresentano un valore aggiunto di conoscenze, utili per il
progresso scientifico e l’attività clinica quotidiana per i nostri piccoli
pazienti”. La presenza dei genitori in TIN fondamentale per lo
sviluppo in salute dei neonati È scientificamente provato da numerosissimi studi come la
vicinanza dei genitori, il loro coinvolgimento attivo nel percorso di cura, il
loro contatto fisico, in primis grazie alla Kangaroo Care, la loro voce,
rappresentino tutti elementi indispensabili che contribuiscono, insieme
all’assistenza medico-infermieristica, al benessere ed allo sviluppo in salute
dei neonati prematuri. “I genitori rappresentano per noi una preziosissima
risorsa ed un validissimo aiuto nella cura dei loro figli”, continuano Orfeo ed Agosti. “Per poter garantire un’assistenza sempre
migliore, dobbiamo creare le condizioni affinché questa partecipazione possa
essere reale e continuare a promuovere la necessaria apertura h24 delle TIN.
Esistono ancora troppi centri con orari limitati e ridotti e questo fa
percepire i genitori come dei visitatori”. A supporto del coinvolgimento dei genitori
nell’assistenza al proprio figlio, durante la degenza in ospedale, la SIN ha
realizzato negli ultimi anni due importanti documenti: “Le indicazioni per
la promozione della Kangaroo Care” e “Ed io come posso contribuire”, che descrive il percorso di
accompagnamento dei genitori alla dimissione e dopo la dimissione, a partire
dal primo giorno del ricovero. Insieme alla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) e Vivere ETS, la SIN è, inoltre, La Task Force dedicata della SIN, da tre anni, è al lavoro
per diffondere una maggiore cultura degli Standard e della Family Centered
Care tra tutti i professionisti che operano in campo neonatale in Italia,
mirando a creare una rete di collaborazione e supporto reciproco tra le
Neonatologie di primo e di secondo livello e fornendo gli strumenti necessari
per potenziare sul territorio nazionale i progetti di miglioramento delle cure,
basati sugli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato. Il Latte
Materno e il Latte Umano Donato, due alimenti preziosi per i neonati prematuri Il latte
materno è l’elemento prioritario per costruire il futuro in salute dei neonati,
ancora di più per i neonati prematuri, per i quali costituisce un vero
salvavita. In assenza o in attesa del latte della propria mamma, diventa
fondamentale, per questa categoria di neonati, il Latte Umano Donato, raccolto in
44 “banche del latte umano donato”, distribuite su tutto il territorio nazionale. Sono
tantissimi i vantaggi dell’utilizzo del Latte Umano per il neonato prematuro:
riduzione dell’incidenza di intolleranza alimentare, di enterocolite
necrotizzante, di displasia broncopolmonare, di infezioni anche gravi, di
retinopatia del prematuro, precoce raggiungimento dell’alimentazione enterale
esclusiva, miglioramento degli outcome neurocognitivi e promozione dello
sviluppo cerebrale. L’utilizzo precoce del Latte Umano Donato consente, inoltre,
una riduzione dei tempi di degenza e favorisce la promozione dell’allattamento
materno esclusivo nelle Terapie Intensive Neonatali (TIN). Da anni la
SIN è attiva, insieme ad AIBLUD Onlus, nella promozione della donazione del
latte umano, informando le potenziali mamme donatrici su questo atto d’amore
vitale per i neonati che lo riceveranno. Le
iniziative della SIN per la GMP 2024 e il MINI KIT VIOLA digitale per spiegare
ai bambini cosa significa nascere prematuri Condividere esperienze, per aumentare la conoscenza
della prematurità Sono 26 le storie di prematurità, raccolte sulla
pagina Facebook della SIN nel corso del 2024. Racconti di genitori che hanno voluto
condividere la loro personale esperienza in Terapia Intensiva Neonatale (TIN),
a volte struggente, che sono stati di aiuto a famiglie nelle stesse condizioni.
Nelle storie ricorrono emozioni
molto forti e contrastanti, quali da un lato paura e angoscia, dall’altro lato
percezione di sostegno e supporto da parte dello staff medico e
infermieristico, ma anche degli altri genitori con esperienze vissute simili, in
una sorta di seconda famiglia. Molti genitori hanno raccontato di non conoscere il
mondo della prematurità e della TIN, prima di essere catapultati tra
incubatrici, monitor e sondini. E le cose “sconosciute” a volte fanno più
paura. La Giornata Mondiale della Prematurità rappresenta,
quindi, anche un’opportunità per diffondere una maggiore conoscenza e
consapevolezza sulla nascita prematura, non solo negli adulti, ma anche nei
bambini. È per questo motivo che la SIN ha realizzato, per
questa edizione, il MINI KIT VIOLA, digitale, una raccolta di file con schede
informative, immagini, foto, ecc. sul tema dei nati prematuri, per spiegare,
anche ai più piccoli e in modo semplice attraverso il gioco, che cosa è la
prematurità. Un supporto per attività di gruppo dedicate ai bambini, per le
scuole e le associazioni e per chi vuole celebrare la giornata con i più
piccoli. È sempre dedicato a bambini/ragazzi fino a 14 anni,
nati prematuri e non, “LA PREMATURITÀ PER ME piccoli creativi crescono”, un’iniziativa pensata per creare un
momento di informazione, condivisione e partecipazione su questa condizione che
ancora oggi riguarda mediamente un neonato ogni 10 in tutto il mondo. Partecipare è molto semplice: basterà inviare una
propria interpretazione creativa della prematurità, in formato digitale
(disegni, testi, immagini, foto, video, ecc.), all’indirizzo e-mail dedicato
giornataprematurita@gmail.com. Una selezione delle creazioni sarà pubblicata
sui canali social della SIN e per tutti i partecipanti sarà previsto un
attestato di partecipazione. Tutto viola per i prematuri Luci e non solo, grazie alla collaborazione di
Comuni, associazioni e operatori sanitari, con un piccolo gesto di
“condivisione” a sostegno delle nascite premature Il viola è il colore della Giornata Mondiale della
Prematurità. Il 17 novembre 2024 SIN e Vivere ETS invitano tutti a colorare di
viola i social, il web, ma anche piazze, città, ospedali, scuole, ecc.,
adottando un simbolo per i neonati prematuri. Come sempre, tantissimi Comuni
italiani e Ospedali illumineranno di viola monumenti, piazze, edifici, ecc., ma
non solo. Anche quest’anno, infatti, è stato previsto il KIT
VIOLA PER I NEONATI PREMATURI, una raccolta digitale di tutti i file della
campagna di sensibilizzazione 2024. I file saranno personalizzabili con l’aggiunta del
logo di Ospedali, Associazioni, Comuni, ecc. e liberamente utilizzabili sia
online, su siti web e social network (Facebook, Twitter, Instagram, ecc.), sia
per stampe. |