Virilità, è davvero una
questione di misure? Il tema della guida di Alessandro Littara Certe
‘misure’ contano o no? Ci riferiamo a quelle del pene, una questione solo in
apparenza frivola che mette in gioco false credenze e falsi miti. Amplificati
dalla pornografia sempre più facilmente accessibile, da aspetti psicologici di
inadeguatezza anatomica nel confronto con i propri simili (come la ‘sindrome da
spogliatoio’) o con i partner, dalla falsa identificazione tra virilità e
grandezza dell’organo genitale maschile. A questo
tema è dedicato il volume ‘Questione di misure’ Tecniche di allungamento e
ingrossamento del pene: una guida medica ragionata di Alessandro Littara,
chirurgo andrologo, e Minnie Luongo, giornalista e scrittrice che verrà
presentato giovedì 5 dicembre ore 17,30 allo spazio Circolo della stampa presso
l’Associazione lombarda giornalisti di Milano, in Viale Monte Santo 7. Modera
Alessandro Nicolò Pellizzari, giornalista esperto di salute e medicina. Gli
autori chiariscono, anche attraverso storie di pazienti, i molti dubbi che
aleggiano ancora attorno alle dimensioni del pene. Descrivendo in un linguaggio
semplice, ma con accuratezza scientifica, le tecniche chirurgiche e non, spesso
ideate o perfezionate dallo stesso Littara nel corso della sua lunga esperienza
come medico e ricercatore, grazie alle quali è possibile ottenere un
significativo e duraturo miglioramento dei genitali maschili, in termini
estetici e di dimensioni. ”La
falloplastica combinata (allungamento più ingrossamento) resta la scelta
chirurgica incontrastata per chi desidera aumentare le misure del pene in modo
duraturo”, sottolinea Littara, considerato a ragione un’autorità internazionale
nel campo della chirurgia genitale maschile. Si tratta di una tecnica che
permette un allungamento compreso tra 2,5 e 4 cm. e un incremento della
circonferenza tra il 20 e il 30%. Sempre più
richiesto anche il penisfiller, trattamento ideato e brevettato proprio
dall’andrologo: “Una metodica non chirurgica, a base di acido ialuronico – spiega
Littara – che offre risultati non permanenti ma di lunga durata (almeno 18-24
mesi) e consente un incremento medio della circonferenza del pene tra il 15 e
il 30%”. Se non
esistono dati certi su queste procedure, “Sappiamo che i paesi in cui si fanno più
interventi di questo tipo – approssimativamente qualche centinaio di migliaia
ogni anno – sono l’Italia e la Germania in Europa, e gli Stati Uniti nel
mondo”, conclude l’andrologo. Resta da
affrontare ‘la domanda delle domande’: quale dovrebbe essere la lunghezza del
pene? E la sua circonferenza? La risposta viene da Minnie Luongo, giornalista
scientifica, sulla base degli studi disponibili: “La lunghezza media globale
del pene umano è di 14 cm, mentre la circonferenza media corrisponde a 11,7cm.
Ma più centimetri non corrispondono necessariamente a una virilità maggiore,
come sa bene lo specialista che, in presenza di casi di una vera ossessione dei
pazienti, coinvolge uno psicologo sessuologo competente, come per esempio il
dottor Marco Rossi”. “Per quanto
riguarda l’età di chi desidera modificare le misure dell’organo genitale, è in
costante aumento”, rileva Littara che ha effettuato oltre 6000 procedure
chirurgiche di allungamento e ingrossamento del pene ed è autore dello studio
scientifico pubblicato con la più ampia casistica al mondo su questi
interventi: “Vengono in studio da me ragazzi ventenni, ma sono sempre più
numerosi gli uomini che hanno superato i 50 anni- segno che la questione è
stata finalmente sdoganata e non rappresenta più un tabù- e non mancano gli
ultasettantenni”. |