Localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi:
conferenza di interesse nazionale a Bologna con i Presidenti degli Ordini dei
Geologi dell’Emilia – Romagna e della Lombardia e l’Ispettorato Nazionale per
la Sicurezza Nucleare e la radioprotezione. Conferenza Nazionale su: procedure e criteri di
localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi incluso parco
tecnologico. Venerdì – 24 Marzo - conferenza a Bologna con i massimi esperti
a confronto – sala Marco Biagi - complesso Baraccano - centro storico di
Bologna. Interverranno: Maurizio PERNICE, Direttore Generale ISIN
(Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la radioprotezione); l’ing. Mario
DIONISI, Coordinatore tecnico del servizio rifiuti radioattivi di ISIN; il
geologo, Domenico CALCATERRA dell’ Università degli Studi di Napoli
Federico II, Componente Commissione tecnico-scientifica di supporto
all’attività dell’ISIN, il Geologo Vittorio D’ORIANO, Componente
Consulta ISIN; il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia Roberto
Perotti. Paride Antolini (Presidente Ordine Geologi Emilia – Romagna) : “E’ un tema che
interessa tutti, non solo i geologi. Il Deposito Nazionale che verrà
progettato servirà per contenere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti
finora in Italia e quelli che verranno prodotti dallo smantellamento delle
installazioni nucleari, dalla medicina, industria e ricerca. Il Kazakistan con
il 45% è il maggiore produttore di Uranio!”. “Saremo a confronto su un tema di interesse per tutti e
riguardante la localizzazione, le procedure, i criteri tecnici, in merito al
Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. Il Deposito Nazionale che verrà progettato servirà per
contenere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti finora in Italia e
quelli che verranno prodotti dallo smantellamento delle installazioni nucleari,
dalla medicina, industria e ricerca. Come si può facilmente intuire è quanto
mai fondamentale l’apporto delle conoscenze geologiche e quindi dei Geologi per
individuare un sito idoneo, specialmente per i rifiuti radioattivi ad alta
attività. La localizzazione del Deposito Nazionale per la sicurezza dovrà
soddisfare tutta una serie di criteri geologici; fra i criteri di esclusione
prettamente geologici (che permettono di scartare le aree che non soddisfano
determinati requisiti per la tutela dell’uomo e dell’ambiente) vi sono le zone
ad elevato rischio vulcanico, le zone ad elevato rischio sismico, le aree
interessate da faglie e le zone interessate da dissesto idrogeologico (frane e
alluvioni). Per convalidare o escludere l’idoneità di un sito vanno poi
effettuati approfondimenti sulle manifestazioni vulcaniche secondarie,
movimenti del suolo legati a fenomeni di subsidenza o sollevamento, fenomeni di
erosione accelerata del suolo, la salvaguardia della naturale e locale
disponibilità di risorse idriche, la presenza di risorse minerarie e altri di
natura non prettamente geologici. Il tema che l’Ordine dei Geologi
dell’Emilia-Romagna ha deciso di trattare è sicuramente di primaria importanza,
anche in considerazione dell’intenso dibattito fra le forze politiche
sull’ipotesi di un ricorso al nucleare per far fronte al bisogno di energia e
alla necessità di ridurre le emissioni”. Lo ha affermato Paride Antolini,
Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna, alla vigilia
dell’importante conferenza su scala nazionale che si svolgerà a Bologna,
Venerdì 24 Marzo. Il Kazakistan con il 45% è il maggiore produttore di Uranio! “La materia prima utilizzabile è un elemento che noi geologi
conosciamo bene, come l’Uranio, il cui maggior produttore mondiale, con il 45%
è il Kazakistan, l’8% viene dall’Australia, il 12% dalla Namibia, il 10%
Canada, il 5% Niger e Russia. La produzione annuale mondiale di uranio è di
53.000 tonnellate, consumato da poco meno di 450 reattori nucleari attivi nel
mondo e concentrati in 29 paesi. L’Europa occupa un ruolo di primo piano – ha
continuato Paride Antolini - con 148 reattori attivi in 16 paesi. Questa
produzione di energia soddisfa il 10% del fabbisogno mondiale. In Italia un
ritorno al nucleare è pur sempre molto complicato considerando le difficoltà
nello smantellare gli impianti chiusi nel 1987 e il sito dove mettere i
rifiuti, Deposito Nazionale, non è ancora operativo. L’Ordine dei Geologi
dell’Emilia-Romagna organizza a BOLOGNA presso la Sala Prof. Marco Biagi,
Baraccano via Santo Stefano 119 P.T., nella giornata di Venerdi 24 marzo, un
evento di interesse nazionale con tema: procedure e criteri tecnici di
localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi incluso parco
tecnologico”. E Venerdì conferenza a Bologna con i massimi esperti a
confronto. L’evento si svolgerà presso la sala Marco Biagi, nel
complesso Baraccano, situato nel centro storico di Bologna. Interverranno: Maurizio PERNICE, Direttore Generale ISIN
(Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la radioprotezione); l’ing. Mario
DIONISI, Coordinatore tecnico del servizio rifiuti radioattivi di ISIN; il
geologo, Domenico CALCATERRA dell’ Università degli Studi di Napoli
Federico II, Componente Commissione tecnico-scientifica di supporto
all’attività dell’ISIN, il Geologo Vittorio D’ORIANO, Componente
Consulta ISIN; il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia Roberto
Perotti. Per interviste : Paride Antolini – Presidente Ordine Geologi Emilia – Romagna –
Tel 335 – 6780120. Giuseppe Ragosta - Addetto Stampa Ordine Geologi dell’ Emilia -
Romagna - Tel 392 5967459. |