Rinite
eosinofila: come riconoscerla e come trattarla efficacemente per prevenire le
recidive Esperti
rinologi da tutta Italia riuniti a Parma per fare il punto su metodiche e
approcci terapeutici innovativi per il trattamento delle infiammazioni nasali Parma,
11 marzo 2016 – Al via oggi la seconda edizione dell’Italian Rhinoforum,
appuntamento annuale dedicato alle patologie rino-sinusali, organizzato con il
contributo incondizionato di Chiesi Farmaceutici, che oggi e domani
ospiterà a Parma esperti di fama nazionale da tutta la penisola. Il
convegno, che quest’anno sarà dedicato alla rinite eosinofila,
contraddistinta da infiammazioni nasali, si propone di fornire allo specialista
clinico strategie di gestione efficace del paziente e di fare il punto
sugli approcci terapeutici disponibili. Da
un punto di vista epidemiologico, se la rinite allergica rappresenta la
forma predominante, con circa il 40% dei casi di rinite, e la rinite non
allergica rappresenta circa il 25%, si deve tener presente che vi sono
anche forme miste, allergiche e non allergiche, che rappresentano circa il
35% delle riniti.[1] Di fronte a questo quadro complesso, la diagnosi
diventa un fattore determinante per “disegnare” la terapia più appropriata
per il paziente. Il
convegno rappresenta quindi un’occasione di dibattito e confronto su una
particolare tipologia di infiammazione del naso, la rinite eosinofila,
spesso confusa con le riniti allergiche (da cui si distingue per la negatività
ai test allergici) a causa della sintomatologia simile (difficoltà nella
respirazione nasale, secrezioni nasali, anosmia cioè la non percezione degli
odori o ridotta percezione, sensazione di secrezione in gola). Essa si
caratterizza per la presenza nel secreto nasale di un’alta percentuale di
eosinofili e, se non adeguatamente trattata, presenta un maggiore rischio
di cronicizzazione, ricadute e complicanze (es. rinosinusiti, poliposi,
asma ecc). L’importanza
di una corretta diagnosi diviene quindi fondamentale anche per
alimentare la consapevolezza del paziente stesso relativamente alla
propria condizione clinica, poiché concorre in modo sostanziale al successo
della terapia. “Il paziente deve essere informato che l’efficacia della
terapia non è immediata, può anzi dare risultati sul lungo periodo, anche dopo
2 mesi di trattamento. La compliance diviene quindi un fattore determinante per
il suo successo”.- afferma il Professor Paolo Castelnuovo, Past
President dell’Accademia Italiana di Rinologia e Direttore della Clinica
Otorinolaringoiatrica all’Università dell’Insubria. Le
riniti eosinofile rappresentano quindi un grosso problema per il paziente non
solo per i sintomi molti intensi, ma anche per la difficoltà nella
gestione delle terapie, difficilmente standardizzabili. Spesso, infatti, è
necessario affiancare ai trattamenti farmacologici standard a base di corticosteroidi
la terapia chirurgica o terapie complementari in grado di
potenziarne l’efficacia. “E’ il caso dell’acido ialuronico che oltre ad
avere un’azione antinfiammatoria, permette di ripristinare l’integrità della
mucosa nasale danneggiata. Poi vi sono i lactobacilli, che permettono invece di
incrementare le difese naturali. Abbiamo inoltre iniziato ad utilizzare, sempre
in aggiunta alle terapie farmacologiche, gli stimolatori della vitamina D[2] e
fototerapia.” – spiegail Professor Castelnuovo – “Quest’ultima è
in grado di contrastare le forme croniche patogene e le secrezioni a livello
nasale con ottimi risultati. Abbiamo infatti notato una correlazione tra la
carenza di vitamina D e frequenza delle riniti eosinofile nelle popolazioni
nordiche, meno esposte ai raggi solari.” Con
il doppio dei partecipanti attesi rispetto alla scorsa edizione, il
convegno si dimostra l’appuntamento più atteso dell’anno nel campo delle
rinologia. “Per questa seconda edizione abbiamo deciso coinvolgere anche i
medici di medicina generale, gli allergologi e i pediatri poiché riteniamo
fondamentale il loro supporto nell’identificare e gestire i pazienti con
infiammazioni nasali croniche” – conclude il Professore. # # # La
seconda edizione dell’Italian Rhinoforum si terrà a Parma l’11 e 12 marzo allo
Starhotels Du Parc (Viale Piacenza, 12), vedrà la partecipazione diretta del
Presidente dell’Accademia Italiana di Rinologia (IAR), il Professor Matteo
Gilardi. La IAR raggruppa i maggiori esperti italiani in questo campo, il forum
nasce per approfondire e mettere in luce le novità sviluppate dalla rinologia
italiana, oltre che per condividere esperienze e best practice della pratica
clinica e chirurgica. # # # Chiesi
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