La campagna Safe2Eat promossa dall’EFSA in
collaborazione con il Ministero della Salute prende il via per il quinto anno Focus della campagna 2025: i focolai
a trasmissione alimentare attribuibili ad alimenti di origine non animale,
ovvero vegetale.
Come prevenire i rischi alimentari?
- Nel 2024 la campagna ha coinvolto
oltre 50 milioni di europei
- La nuova edizione estesa a 23
paesi, 4 in più dello scorso anno
Parma, 10
aprile 2025 – Sulla scia del successo ottenuto nei
quattro anni precedenti, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare
(EFSA) e il Ministero della Salute lanciano la campagna di
comunicazione Safe2Eat con l’obiettivo di far crescere la fiducia
dei consumatori nella sicurezza alimentare nell’ambito dell’UE, informando e sensibilizzando
i cittadini italiani, per promuovere la capacità di prendere decisioni
informate relative alle scelte alimentari di ogni giorno aumentando la
consapevolezza su ciò che avviene nelle fasi di preparazione e conservazione
dei cibi e al tempo stesso evidenziando il ruolo fondamentale della scienza
e delle direttive formulate dagli esperti dell’EFSA, grazie alle quali
il cibo sulle nostre tavole è controllato e sicuro. La campagna è
caratterizzata da un raggio d’azione di ampio respiro e intende fornire ai
consumatori informazioni chiare e basate sulla scienza della sicurezza
alimentare. Quest’anno la campagna si estende a 23 paesi, attestando un
incremento rispetto ai 18 del 2024 e raggiungendo un importante traguardo nella
sua missione di aiutare un numero sempre maggiore di europei a scegliere con
sicurezza i prodotti alimentari. Tra i paesi
partecipanti dell’edizione 2025 figurano Albania, Austria, Belgio,
Bosnia-Erzegovina, Cechia, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda,
Italia, Lettonia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia,
Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria. Quest’anno la
campagna in Italia si concentra sui focolai di malattie a trasmissione
alimentare attribuibili ad alimenti di origine non animale, ovvero vegetale,
meglio conosciuti come ANOA, e sugli additivi. ANOA -
Focolai di malattie a trasmissione alimentare attribuibili ad alimenti di
origine non animale, ovvero vegetale Tra gli
alimenti di origine non animale, quelli che pongono i rischi maggiori nell’UE
sono verdure a foglia verde, ortaggi a bulbo e a stelo, pomodori, meloni,
baccelli, legumi o cereali freschi, semi germogliati e frutti di bosco. Questi alimenti
possono essere consumati in svariati modi, da crudi ad altamente trasformati.
In taluni casi, però, il loro consumo può causare malattie gravi, anche con
esito fatale. A partire dal
focolaio epidemico di infezione da E.coli produttore di shigatossina, che si è
verificato nel 2011 in alcuni Paesi dell’Unione Europea a causa del consumo di
insalata di germogli contaminata e passando al caso dei minestroni surgelati
consumati impropriamente tal quali e dai quali sono originati numerosi casi di listeriosi,
nonché ai casi di salmonellosi (Salmonella Umbilo) da consumo di
insalate di prima gamma (rucola e spinaci in foglie) o ai sospetti sui
pomodorini a grappolo (pachino, ciliegino, datterino, ecc.) per i casi da
Salmonella stratchona, emerge che il rischio microbiologico dei prodotti
vegetali non è trascurabile. Per quanto
concerne Salmonella in particolare nel corso dell’ultimo periodo sono
stati documentati tre importanti focolai di salmonellosi associati ad
alimenti di origine non animale che hanno interessato numerosi paesi
europei. Come
documentato congiuntamente da EFSA ed ECDC nel periodo 2021-2024 sono stati
notificati 232 casi umani di salmonellosi da Salmonella Strathcona,
che hanno interessato complessivamente 16 paesi dell’area europea e dalle
indagini condotte in diversi paesi i pomodorini sono stati identificati come la
principale fonte di infezione. Altri 200 casi
circa di salmonellosi da Salmonella Umbilo sono stati notificati in 3
paesi europei e l’origine del focolaio è stato ricondotto a rucola e
spinacino di prima gamma prodotti da una azienda italiana. Infine, nel periodo
gennaio 2021-gennaio 2025 sono stati notificati oltre 500 casi di
salmonellosi attribuibili a 8 diversi sierotipi, alcuni dei quali molto
rari e associati al consumo di semi germogliati. Questi focolai hanno
interessato 9 paesi dell’area europea. Per quanto
riguarda il botulismo alimentare, l’Italia riporta costantemente uno dei
tassi di prevalenza più alti dell’UE, anche a causa della spiccata
tradizione consolidata nella popolazione rispetto alla preparazione delle
conserve alimentari in ambito domestico. I focolai correlati al consumo di
alimenti di produzione industriale, sono invece molto rari, ma destano maggiore
preoccupazione sia per la popolazione sia per le autorità di controllo in
quanto possono potenzialmente coinvolgere un elevato numero di persone. È aumentato il
numero di focolai associati agli alimenti di origine non animale, dei casi di
malattia, dei ricoveri ospedalieri e dei decessi, anche se gli alimenti di
origine animale continuano a essere la principale fonte. Vademecum ·
lavare gli alimenti in acqua, per
immersione; · tenere separati gli alimenti crudi e cotti per prevenire contaminazioni
crociate; · utilizzare utensili, taglieri e superfici puliti per i diversi tipi di
alimenti; · lavare accuratamente le mani prima e dopo la manipolazione; · conservare gli alimenti deperibili in frigorifero a una temperatura
inferiore a 4º C per rallentare o bloccare la crescita batterica. Novità
dell'edizione 2025 Basandosi sui
risultati ottenuti lo scorso anno, nel 2025 la campagna Safe2Eat si prefigge di
migliorare il suo impatto nei seguenti modi: ampliando la
sua presenza a 23 paesi, compresi cinque nuovi
partecipanti, allargando il raggio d’azione e il coinvolgimento della campagna
in Europa; affrontando le
preoccupazioni principali dei consumatori riguardo alla
sicurezza alimentare, tra cui il ruolo della scienza nel garantire alimenti
sicuri, l’importanza di un’etichettatura alimentare chiara e i benefici di
ridurre gli sprechi alimentari; migliorando
l’accessibilità delle informazioni sulla sicurezza
alimentare attraverso risorse nuove e di facile comprensione su misura delle
diverse fasce di età e dei contesti culturali. L’impegno
dell’EFSA per il successo a lungo termine «Poiché i
consumatori europei devono muoversi all’interno di un panorama alimentare
complesso, risulta fondamentale metterli nella condizione di fare scelte
informate», ha affermato Bernhard Url, Direttore esecutivo dell’EFSA. «La
campagna Safe2Eat getta un ponte tra la scienza della sicurezza alimentare e le
decisioni quotidiane, offrendo informazioni chiare e pratiche che
contribuiscono a consolidare la fiducia dei consumatori. Con l’allargamento
volto a comprendere ancora più paesi nel 2025, compiamo un ulteriore passo in
avanti per garantire che ogni singola persona possa accedere a orientamenti
attendibili e supportati scientificamente sulla sicurezza alimentare.» La campagna,
che durerà fino a metà novembre, si rivolge in particolare ai cittadini tra i
18 e i 55 anni, e utilizza un linguaggio semplice, intuitivo e accattivante. Le attività
previste per la promozione della campagna includono ufficio stampa, media
partnership, influencer marketing e programmatic advertising. Partecipazione L’ampio
ventaglio di iniziative della campagna Safe2Eat si svolgerà a livello europeo e
nazionale nell’arco dell’anno. I consumatori sono invitati a visitare il sito web ufficiale della campagna, prendendo visione dei materiali didattici e interagendo con i contenuti
della campagna sui social media utilizzando l’hashtag #Safe2EatEU. |