SERJ.
Pochi Riti Utili Salvano A
cura di Roberto Lacarbonara Palazzo
Oldofredi Tadini Botti, Torre Pallavicina (BG) 28
maggio - 24 luglio 2022 Inaugurazione:
sabato 28 maggio 2022, ore 17.00 Sabato 28 maggio 2022 alle ore 17.00, nelle sale di Palazzo Oldofredi Tadini Botti a Torre Pallavicina (BG), inaugura la mostra personale di Serj dal titolo Pochi Riti Utili Salvano a cura di Roberto Lacarbonara.
Con una serie di ambienti installativi
inediti, concepiti in stretta relazione con l'architettura e gli affreschi del
palazzo quattrocentesco e della coeva Chiesa di San Rocco, Serj definisce una
struttura simbolico-rituale in grado di tradurre lo spazio fisico concreto in
un sistema complesso, empirico e immersivo. A partire dall'indagine sulla storia e
sulla funzione dell'edificio, progettato come punto strategico fortificato a
ridosso dell'Oglio, linea di confine con la Serenissima e teatro di
innumerevoli scontri per la definizione dei confini territoriali in epoca
sforzesca, e lungamente utilizzato per le feste bucoliche e le battute di
caccia, Serj ripensa l'esplorazione del luogo come sviluppo di una strategia di
occupazione - militare? venatoria? - che vede l'osservatore
muoversi tra le sale in un percorso di progressiva presa di controllo e
conoscenza. Partendo da una grande scultura in cera
nera di fonderia, distesa a pavimento a circoscrivere un territorio delimitato,
visibile dall'alto nei suoi frazionamenti che obbligano ad un percorso
periferico e costrittivo, l'azione nel paesaggio si compie passando alle sale
successive, dove le grottesche e il ciclo pittorico di ispirazione
raffaellesca, dedicato al mito di Apuleio su Amore e Psiche, si alterna
agli affreschi di paesaggi e insediamenti militari concepiti per orientarsi nel
territorio. Qui Serj appone un segno, un grande scettro-vessillo, prezioso e
sinistro nella sua imponenza, agìto attraverso una performance evocativa che
vediamo immortalata nello scatto fotografico di uno sbandieramento da parte
dell'artista. Questa azione, intesa come rievocazione e potenziamento simbolico
del rito, produce il successivo salto evolutivo nello spazio, l'accesso ad una
struttura iperbolica, attraversabile, connotata dalle sue volute plastiche che
piegano lo spazio cartesiano in spazio quadridimensionale. Sarà solo superando lo spazio chiuso del
palazzo e accedendo all'ampio loggiato e al parco circostante, che si compie il
passaggio dall'astrazione di un modello ideale ad un sistema aperto, empirico,
"generativo" nelle parole dell'artista, mentre a pochi passi, nella
chiesa sconsacrata di San Rocco, che un tempo raccordava i percorsi dei fedeli
e dei cacciatori, una audio-istallazione ripete all'infinito la formula della
salvezza, della vittoria o della speranza: "Pochi Riti Utili
Salvano". La
mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Torre Pallavicina e il
contributo di Cava di Barco, Farcoderma, Metal Carp, B&B Srl e Lavinia
Immobiliare, è visitabile fino al 24 luglio 2022, di sabato e domenica con
orario 16.00-19.00, su appuntamento durante la settimana. Ingresso gratuito,
accessi regolati nel rispetto della normativa vigente. L'esposizione è
accompagnata da un catalogo edito da Compagnia della Stampa (Roccafranca,
BS), con le immagini della mostra e i testi dell'artista e del curatore. Per
informazioni e prenotazioni: T. +39 339 5629715, antoniomarchetti64@gmail.com. Serj
è nato a Bergamo nel 1985; vive e opera
a Berlino. Il suo lavoro prende forma attraverso una progressiva analisi
metodologica, sia formale che linguistica, legata al concetto di opera d'arte
come "macchina", organismo composto da elementi in grado di generare
uno spazio di possibilità e di produrre senso, conoscenza, orientamento. Tra le
mostre recenti: Abstine substine, Blueproject Foundation, Barcellona
(2021); Passages / Paysages, Palazzo Barbò, Torre Pallavicina (BG); K60,
Wilhem Hallen, Berlino (2021); Flat Fold Floats, Spazio KN, Trento
(2020); Polyptoton, Biennale del Cairo (2018); G, Funkhaus
Berlin, Berlino (2018); Una Vetrina, The Indipendent project - MAXXI,
Roma (2016); The Hawt Show, outdoor project di Galerie Rolando Anselmi
(Berlino), Frosinone (2016); Lunghezze d'Onda, Palazzo Sforza Cesarini,
Genzano di Roma (2015). Palazzo
Oldofredi Tadini Botti, già nella seconda
parte del XV secolo, è la dimora estiva segreta degli Sforza, situata nello
stato della Calciana, sul tratto medio del fiume Oglio, linea di confine con la
Serenissima. Di particolare interesse sono le stanze del Piano Nobile con
pareti a grottesche, un interessante ciclo pittorico dedicato alla favola di Cupido
e la stanza militare con paesaggi e insediamenti militari riferiti alla zona
dell'Oglio. Di grande rilievo anche la loggia, anticamente chiusa con ampie
vetrate tra i cinque archi, affrescata con figurazioni riferite a Busseto, la
Calciana e Castel Sant'Angelo (tributo a Caterina Sforza). Alla fine del ‘500,
gli Oldofredi di Iseo acquisiscono il Palazzo da cui governano controllando i
dazi sui porti, i guadi del fiume e il commercio del sale. |