A Somma Vesuviana, nel napoletano, apertura della nuova
stagione di scavi archeologici. Per gli archeologi oltre alla villa di Augusto potrebbe
esserci anche un quartiere termale di epoca augustea. Antonio De
Simone – archeologo Università Suor Orsola Benincasa di Napoli: “Riprende la missione archeologica a Somma Vesuviana.
Riprendono gli scavi. Dobbiamo continuare lo scavo. Tutte le indicazioni vanno
nella stessa direzione. Trovati ipogei di epoca augustea. Abbiamo trovato un
deposito di anfore. Anfore che sono degli anni in cui Augusto viveva e al
di sotto di questo deposito ci sono i segni di ambienti ipogei, dunque dei
sotterranei, nei quali potevano essere allocati i servizi e uno di questi
servizi potrebbe essere ricondotto alla presenza di una terma, di epoca
augustea, che serviva ad alimentare energia probabilmente per un quartiere
termale certamente non pubblico ma sicuramente privato e allora è chiaro che il
sogno di Augusto ricompare. Di certo l’epoca augustea è venuta alla luce. A
Somma un sito di grande importanza. In superficie l’epoca del dopo eruzione del
79 d.C., sotto l’epoca augustea. Uno scavo in contesto culturale e
naturalistico di grandi tradizioni. Inoltre Somma Vesuviana è una delle
capitali di livello mondiale della gastronomia”. A Somma
Vesuviana rinvenuta terma di epoca augustea. Serviva a riscaldare ambienti
importanti, a breve riprenderà la stagione di Scavo. Salvatore
Di Sarno – sindaco di Somma Vesuviana:
“L’apertura della campagna di scavi, è a pochi giorni dall’inizio della XXXII
esima edizione del Palio, a testimonianza di potenzialità uniche questo
territorio ha. Sono entusiasta per la meravigliosa notizia di ripresa dello
scavo archeologico anche perché crediamo che il futuro, soprattutto per quelle
aree che ricadono nella Zona Rossa, sia turismo e cultura. Venite a Somma
Vesuviana, a vedere il Palio dal 6 all’8 Settembre e magari, a breve, anche la
Villa Romana Augustea che non finisce di sorprendere”. “Riprende
la campagna di scavo a Somma Vesuviana. Sarà una campagna estremamente
importante. Nell’ultima abbiamo trovato un deposito di anfore che sono degli
anni in cui Augusto viveva e al di sotto di questo deposito abbiamo trovato
segni di ambienti ipogei, dunque dei sotterranei, nei quali potevano essere
allocati i servizi e uno di questi servizi potrebbe essere ricondotto alla
presenza di una terma, di epoca augustea, che serviva ad alimentare energia
probabilmente per un quartiere termale certamente non pubblico ma sicuramente
privato e allora è chiaro che il sogno di Augusto ricompare. La fornace
scoperta con il rinvenimento di carbone analizzato dall’Università di Tokyo
testimonia la presenza di un importante sistema di riscaldamento degli
ambienti. Un sistema che dunque doveva riscaldare una villa importante, un sito
importante. Siamo in un territorio che ha valenze magiche. Questa è la terra di
Dioniso, la terra del Vesuvio, dove si produceva un vino eccezionale che da
questa terra giungeva nel Mondo Antico, fino in India. Leggendo di attestazioni
archeologiche, senza il rinvenimento del sito archeologico di Somma Vesuviana,
senza la Villa di Somma, eravamo convinti che dopo l’eruzione del 79 d.C. ci
fosse stata una stasi lunga, profonda, per la produzione del vino. Invece lo
scavo di Somma ha dimostrato che il vino si è sempre prodotto. Dunque un
territorio fertile dalle grandi potenzialità. E’ chiaro che un territorio del
genere, sotto la Montagna, acquistava agli occhi di Augusto l’essenza del
magico. Qui, su questo territorio, c’era la villa dei genitori di Augusto e
Augusto ha voluto morire in questo territorio”. Lo ha annunciato
l’archeologo Antonio De Simone dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. La
campagna di scavo che sta per iniziare, si preannuncia davvero sorprendente,
importante! Non c’è
alcun dubbio sull’epoca di Augusto, a Somma Vesuviana, nel napoletano e la
prossima campagna di scavo che sta per iniziare, potrebbe regalare grandi
notizie. Sotto al sito archeologico, in grado di raccontarci il dopo 79 d.C.
con il rinvenimento di grandi ed imponenti ambienti, la stratificazione
geologica dell’eruzione del 472 d.C. , importanti strutture, affreschi,
pavimenti mosaicali, celle vinarie, statue, per una grandezza di circa 3000
metri, è venuta alla luce anche l’epoca Augustea, Dunque Somma Vesuviana
racconterebbe il prima e il dopo. Il sito della Villa Augustea di Somma
Vesuviana, è in grado di raccontarci il periodo antecedente l’eruzione, l’epoca
Augustea ed anche fino a quattro secoli dopo l’eruzione che coprì Pompei. Gli
indizi spingono a pensare che esista un quartiere termale di epoca augustea e
gli archeologi scaveranno in quella zona. “Augusto
stanco, vecchio, lasciò la politica e poteva decidere di andare nella sua villa
a Posillipo o a Capri ed invece ha preferito ritirarsi qui, in questa zona. Gli
ultimi rinvenimenti venuti alla luce a Somma Vesuviana, che attestano questa
prospettiva di ricerca testimoniano la fase augustea della Villa portata alla
luce. C’è questa realtà di carattere cronologico che rimanda ad una presenza
storica che è molto importante. Noi abbiamo portato alla luce il deposito delle
anfore e abbiamo ritrovato, al di sotto del deposito, una zona che ha a che
fare con la produzione di energia. Una terma per funzionare ha bisogno di acqua
calda – ha continuato De Simone - l’acqua si riscalda attraverso dei
forni e noi abbiamo ritrovato delle strutture che sicuramente avranno legami
con il fuoco perché abbiamo trovato il carbone, legno bruciato che
probabilmente serviva per l’alimentazione di energia in un probabile, grande quartiere
termale che potrebbe esserci. Tutti gli indizi ci spingono in questa
direzione”. Scoperte
straordinarie! “Quando
abbiamo deciso di iniziare lo scavo, a Somma Vesuviana, è perché si favoleggiava
sulla villa dove sarebbe morto Augusto. Per due decenni, lo scavo aveva dato
risultati diversi ma non meno interessanti. E’ venuta alla luce una villa
costruita circa 200 anni dopo la morte di Augusto testimoniando però la
continuità di vita su questo territorio - ha proseguito l’archeologo De Simone
- e ristabiliva la grande importanza che questa Villa ha come testimonianza
del passaggio dal Mondo Antico, al Mondo Tardo – Antico e a quello Medievale.
Negli ultimi due anni, però, sono incominciati a venire alla luce tanti segnali
estremamente interessanti. Io ho coltivato sempre la speranza che ci fosse una
fase più antica. L’evidenza archeologica che è venuta a rivelarsi, piano,
piano, in due anni di lavoro silenzioso, è che la Villa costruita sul finire
del II sec. d.C. ha un precedente in una villa che è stata forse abbandonata, o
dismessa, o smontata e comunque scomparsa dalla vita a causa dell’eruzione del
79 d.C. e quindi è ritornata in gioco, in modo prepotente, l’esistenza della
Villa Augustea. Tutti gli indizi ci dicono che il sito che si trova sotto alla
Villa risalente alla fine del II sec. d.C. ci confermano l’epoca augustea, la
presenza di una villa abitata da un personaggio molto importante e certamente
dotato di particolari mezzi. Tutto quanto è stato trovato, in questi ultimi
mesi, va nella stessa direzione, come ad esempio la presenza di una terma
privata. Bisogna proseguire lo scavo, perché i risultati ottenuti dalla
missione sotto la guida dell’Università di Tokyo, sono davvero importanti. Bene
ha fatto l’Università giapponese a dare vita ad una comunicazione scientifica
che sta avendo eco mondiale”. In
superficie l’epoca del dopo 79 d.C. e in profondità l’epoca augustea. Un
sito di grande valenza, quello che sta emergendo sempre più a Somma Vesuviana,a
18 Km da Napoli. E’ il sito che testimonia il passaggio del tempo. “La Villa
appare di fatto come una testimonianza vivace del passato, dei secoli in evo
antico, perché la Villa pre 79 è una villa che è stata certamente intaccata
dall’eruzione del Vesuvio, ma su questa villa più antica si costruisce la villa
che è in superficie. Questa villa in superficie sfida tutti i secoli dell’evo
antico. Ci sarà una successiva eruzione, quella del 472 d.C. che comporterà il
seppellimento della villa. Dunque questo sito è testimone del passaggio del
tempo. Ma il 472 d.C. è il periodo in cui l’Impero Romano, anche formalmente
scompare per cedere il posto a quello che è il Mondo post Antico e Alto
Medioevale. Quindi siamo dinanzi alla testimonianza di un fecondo rapporto –
ha affermato Antonio De Simone - anche se distruttivo, nell’ambiente
naturale tra il territorio e il Vesuvio che di tanto in tanto si risveglia.
Dunque abbiamo saputo che questi territori non sono stati mai abbandonati dalla
frequentazione umana. L’eccezionalità di questo rinvenimento è anche che capita
in un territorio favoloso. Un territorio che secondo me attende di essere
risvegliato in termini di valorizzazione turistico – culturale. Lo scavo della
Villa di Somma Vesuviana, non avviene nel deserto, ma in un territorio dove noi
abbiamo attestazioni culturali di diversissimo tipo, soprattutto culturali
perché legate a diverse cronologie. Abbiamo ad esempio il Complesso Monumentale
di Santa Maria del Pozzo, nel cui sottosuolo c’è questo palinsesto di pittura
che inizia nell’XI secolo e giunge fino a tutto il XVII secolo con
testimonianze eccezionali. Abbiamo il Castello di Lucrezia D’Alagno, abbiamo il
grande comparto di Castello nella zona di Montagna, sul Monte Somma. Abbiamo
una testimonianza unica al mondo che è il Centro Storico, il Casamale. Credo
che il Casamale sia l’unico caso di Terra Murata intatta di epoca Aragonese, un
borgo fortificato di epoca aragonese, forse unico esempio di epoca aragonese
che abbiamo nella sua integralità. Abbiamo un territorio che magicamente
continua ad essere l’attore principale di una serie di eventi legati al mondo
della cultura, perché sono attestazioni folcloriche di particolare importanza.
Mi piace ricordare ad esempio la Processione degli Incappucciati del Venerdì
Santo, la Festa dei Fuochi sul Monte Somma con la consegna della perteca alla
donna amata, la Festa delle Lucerne che è assolutamente unica al mondo. Tutto
questo è in un contesto territoriale che produceva e produce ancora oggi uno
dei migliori vini al mondo, in un territorio che per una serie di eventi
storici, contingenti e curiosi è una delle capitali gastronomiche mondiali ad
esempio per il baccalà e stoccafisso. Ci sono tutti gli elementi per uno
sviluppo turistico del territorio”. Un’occasione
davvero irripetibile con il vantaggio che si scava su un suolo di proprietà
dello Stato e del Comune. “E’ una
grande opportunità. La missione archeologica, sotto la guida dell’Università di
Tokyo, sta dando risultati importanti. Il Comune, nello specifico
l’Amministrazione Comunale con l’acquisizione dei terreni, avvenuta qualche
anno fa, ha contribuito in modo determinante a tale successo. Ora è fondamentale
proseguire perché tutti gli indizi vanno nella stessa direzione. Lì sotto c’è
l’epoca augustea - ha affermato De Simone - con una villa e un quartiere
termale di epoca augustea sicuramente appartenuti ad un personaggio molto
importante”. E
l’Università di Tokyo che sta guidando lo scavo è molto chiara. “Gli
indizi vanno nella stessa direzione. A Somma Vesuviana ci sarebbe la Villa
dell’Imperatore Augusto – ha affermato Aoyagi Masanori dell’Università di
Tokyo che sta guidando la missione archeologica – anche perché abbiamo
trovato parte di quella che sembrerebbe essere una grande struttura. Si tratta
di una stanza dove veniva utilizzata una fornace che serviva, con ogni
probabilità a riscaldare un bagno termale privato. In questo momento le
probabilità che si possa trattare della Villa dell’Imperatore Augusto sono
molto alte”. Grande
apprezzamento è stato espresso dal sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di
Sarno. “Sono
entusiasta per la meravigliosa notizia di ripresa dello scavo archeologico – ha
dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana – anche perché
crediamo che il futuro, soprattutto per quelle aree che ricadono nella Zona
Rossa, sia turismo e cultura. Nelle vicinanze del sito archeologico, spesso
visitabile, grazie a Franco Mosca, Presidente della Pro Loco di Somma
Vesuviana, a breve apriremo il cantiere per la realizzazione di un altro Parco
Urbano. Un primo Parco Urbano che sarà Parco per la Rigenerazione Urbana, è in
fase di realizzazione in un’altra zona periferica situata tra Via San Sossio e
Via Marigliano. Un secondo Parco Urbano sorgerà proprio in prossimità dell’Area
Archeologica”. Per
interviste: Salvatore
Di Sarno – sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano Tel 328 –
277 6361. Antonio De
Simone – archeologo – tel 339 479 50 74. Giuseppe
Ragosta – portavoce – Tel 392 5967459. |