Fondazione per la Sostenibilità Digitale presenta il “Manifesto per la Sostenibilità Digitale dell’Intelligenza Artificiale (AI)”
Roma, 4 ottobre 2023 – La Fondazione per la Sostenibilità Digitale - la prima Fondazione di ricerca
riconosciuta in Italia dedicata ad approfondire i temi della sostenibilità
digitale - è lieta di annunciare il lancio del “Manifesto per la
Sostenibilità Digitale dell’Intelligenza Artificiale (AI)”, il Position
Paper sull'Intelligenza Artificiale (AI) e la Sostenibilità. Questo documento
vuole essere una guida per approcciare l’AI in modo consapevole, responsabile e
sostenibile. Ciò che è accaduto a Tom Hanks mette in
luce una condizione che potrebbe diventare sempre più comune e che non riguarderà
solamente persone VIP, politici e personaggi pubblici ma anche, e sempre di
più, il pubblico in generale. L'evoluzione dei sistemi di Intelligenza Artificiale
dedicati, semplici ed economici, spingerà la diffusione di tecniche di deep
fake e quindi la realizzazione di video “falsi” non distinguibili da quelli originali,
in cui vero e falso si sovrappongono. Per affrontarlo sono necessari tre
elementi: la normativa, e grazie all’AI act le Intelligenze Artificiali devono
rispettare rigorosi criteri; la cultura, attraverso programmi culturali
capillari e generalizzati che creino cittadini consapevoli e informati; la
tecnologia. Così come l’AI può generare deep fake, l’AI deve poter generare
algoritmi che li smascherino e che diano la possibilità all’utente di
comprendere la natura delle immagini che appaiono sul video. Il Manifesto serve proprio ad analizzare sfide ed
opportunità dell’AI in rapporto alla società e, nell’ultima parte del
documento, identificare, per ciascun SDG (Sustainable Development Goal), quelle
caratteristiche dell’AI che più di altre contribuiscono alla realizzazione dei
singoli obiettivi di SDG. Partendo dall’assunto che l'AI è entrata in una fase
di impatto di massa, coinvolgendo non solo utenti, ma anche istituzioni
pubbliche e private, il Position Paper si pone come obiettivo quello di collocare
l'AI in un contesto di sostenibilità digitale, fornendo una visione chiara dei
principi e delle caratteristiche che dovrebbero guidare lo sviluppo e
l'adozione di questa tecnologia. Non si tratta di limitare l'AI, ma di
massimizzarne i benefici nel rispetto dei principi di sostenibilità. “È fondamentale, per ciascuno di noi,
approfondire la conoscenza di queste tecnologie per potere comprendere le loro
potenzialità” ha dichiarato Marzio Bonelli, CIO di MM. “Scopriremmo
quanto l’attuale Intelligenza Artificiale, anche quella generativa, non sia in
grado di inventare nulla di nuovo ma sia un potente articolatore di una
conoscenza esistente in grado di scoprire relazioni deboli che sfuggono alla
nostra mente. Scopriremmo quanto gli algoritmi possono stravolgere nel mondo
del lavoro i modelli di business, ma anche quanto essi siano condizionabili,
consapevolmente o inconsapevolmente, da chi li ha generati, e quanto sia
importante riconoscere tale rischio per interpretare correttamente i risultati
che l’AI ci propone, approcciando a questa tecnologia in modo costruttivo e
consapevole, senza pregiudizi.” - ha concluso Bonelli. Il Position Paper si sviluppa in tre
sezioni principali: la prima contiene la descrizione del dominio dell’AI e la
sua definizione, la seconda fa riferimento ai criteri e ai principi che devono
essere considerati per valutarla ed utilizzarla in modo consapevole, la terza
riguarda gli SDG di Agenda 2030 come chiave di lettura per definire i caratteri
connotanti per la realizzazione di sistemi e soluzioni AI sostenibili. “Lo sviluppo del manifesto ha visto l’impegno attivo
di un gruppo di lavoro differenziato e multidisciplinare, composto tanto dai
professori delle Università del nostro network che dagli esperti delle aziende
che sostengono la Fondazione.” – ha spiegato Stefano Epifani, Presidente
della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Nella riflessione che
riguarda il futuro dell’AI la multidisciplinarietà è fondamentale: è stato
entusiasmante veder ragionare assieme alcune tra le più brillanti menti che
stanno sviluppando riflessioni in quest’ambito ibridando ed unendo visione
giuridica (con l’apporto di esperti come Giovanni Battista Gallus e Lara
Lazzaroni), con competenze tecnico-scientifiche ed approccio filosofico (con il
contributo di studiosi come Tiziana Catarci e Fabio Ciracì). È, questo, il
modus operandi della Fondazione, che fa della interdisciplinarità
nell’approccio ai problemi collegati alla sostenibilità digitale uno dei suoi
punti di forza.” – ha terminato Epifani. Criteri di valutazione di sistemi e
soluzioni di AI Nel documento vengono presentati i principi
e le caratteristiche necessarie per valutare qualsiasi prodotto realizzato a
partire da una Intelligenza Artificiale. Si parte dall’assunto che l'AI non
deve essere considerata una commodity a cui si accede in modo inconsapevole, ma
piuttosto una tecnologia che richiede consapevolezza, competenza e capacità
critica. L'obiettivo è utilizzare l'IA per costruire un mondo più
sostenibile, affrontando i problemi reali che la società si trova a
fronteggiare. A questo scopo, la Fondazione per la
Sostenibilità Digitale ha identificato alcuni criteri, elencati nel Manifesto
per la Sostenibilità Digitale dell’Intelligenza Artificiale (AI), che tutte
le organizzazioni (pubbliche e private) dovrebbero utilizzare nello sviluppo e
adozione di sistemi di AI e che includono, tra le principali, la trasparenza,
la non discriminazione nella strutturazione e applicazione dell’AI, l'equità,
la sostenibilità economica, sociale e ambientale, l’interoperabilità e
portabilità delle tecnologie di AI, la possibilità di revoca dell’azione, il
rispetto della privacy, la sicurezza delle informazioni, la riconoscibilità di
ciò che è stato creato con l’AI, la necessità di una formazione consapevole
sulla conoscenza delle tecnologie digitali, fra cui l’AI, la valutazione su
opportunità e rischi tra possibili danni ed elementi di vantaggio,
l’attribuzione delle giuste responsabilità per chi trae vantaggi dall’AI. I criteri indicati dal position paper
sono funzionali a stabilire una scala di valutazione dei sistemi e soluzioni di
AI e non possono prescindere dall’ambito di utilizzo degli stessi. Come l’AI contribuisce a raggiungere gli
Obiettivi di Sostenibilità (SDG) Un aspetto cruciale dell'AI è la sua crescente
importanza nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità stabiliti da
Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L'AI offre soluzioni innovative per affrontare
sfide globali come il cambiamento climatico, la povertà, la salute pubblica e
l'uguaglianza di genere. Raggruppando gli SDG in 3 macrocategorie, Benessere
e Sostenibilità Sociale (SDG 1, 2, 3, 4, 5, 8 e 10), Innovazione e
Sostenibilità Ambientale (SSDG 6, 7, 9, 11, 12, 13, 15) e Pace, Giustizia
e Istituzioni solide (SDG 16 e 17), si può osservare come l’AI, nelle sue
caratteristiche specifiche può impattare il raggiungimento degli obiettivi di
ogni singolo SDG: ·
Gruppo Benessere e Sostenibilità sociale: questo gruppo di SDG
risulta essere quello maggiormente sensibile alle caratteristiche intrinseche e
di finalità di sistemi e soluzioni di AI. L’aspetto non discriminatorio
dell’AI, come l’attenzione ai bias di genere nella fase di learning favorisce
l'inclusione e la promozione dell'uguaglianza (SDG5), riducendo allo
stesso tempo le disuguaglianze (SDG10). L’interoperabilità e la
portabilità sono fondamentali per il SDG3 in quanto la possibilità di
scambio dati in tempo reale tra più soluzioni di AI. La loro semplicità di
adozione invece può essere determinante per la salvezza di vite umane. Il
diritto di revoca dell’azione e il controllo umano sugli algoritmi possono
evitare effetti indesiderati che, per rilevanza, impattano maggiormente sempre
sul SDG3. L’accessibilità è una caratteristica che riduce le
disuguaglianze e deve essere un punto di riferimento per tutte le tecnologie
digitali che devono tendere a favorire l’inclusione. Infine, le caratteristiche
di impatto ambientale fanno riferimento in modo particolare al SDG3 in
quanto una AI sostenibile, che opera in modo ottimizzato, contenendo il consumo
di risorse computazionali ha un impatto positivo sull’ambiente e di conseguenza
sulla salute e il benessere delle persone. ·
Gruppo Innovazione e Sostenibilità ambientale: questo gruppo di SDG è
l’unico che risulta essere influenzabile in modo pervasivo, e questo conferma
il ruolo portante dell’AI nel percorso di sviluppo e innovazione. L’AI può
infatti contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività
industriali, ad esempio, ottimizzando l’efficienza energetica nei processi
industriali o dando indicazioni in merito alle perdite di acqua. Attraverso il
monitoraggio e l’analisi dei dati i processi gestiti attraverso l’AI possono
promuovere un uso più sostenibile delle risorse (SDG6 e 7). Le
caratteristiche tecniche sono fondamentali per il SDG9 (Innovazione ed
Infrastrutture) poiché si tratta di requisiti impliciti. SDG11 (Città e
comunità sostenibili) può essere raggiunto attraverso lo sviluppo di mobilità
intelligenti, come sistemi di trasporto condiviso e ottimizzazione del
traffico. Contribuendo quindi a ridurre le emissioni di gas serra e migliorare
la qualità dell'aria nelle aree urbane. I dati prodotti e gestiti dalle AI
possono essere utilizzati per comprendere i processi legati al cambiamento
climatico e per sviluppare di conseguenza nuovi modelli di previsione del clima
contribuendo a migliorare la resilienza delle comunità e ad affrontare i rischi
ambientali (SDG13). ·
Gruppo Pace, Giustizia e Istituzioni solide: questo gruppo di
obiettivi SDG risulta influenzato da alcune delle caratteristiche dell’AI, in
particolare quelle intrinseche e di finalità. Il SDG16 si propone di
promuovere società pacifiche, giuste e inclusive. Una AI non discriminatoria e
progettata in modo etico consente l'implementazione di sistemi e algoritmi che
evitano discriminazioni basate su caratteristiche come l’etnia, il genere o la
religione. L’AI può aiutare a garantire equità e giustizia nel processo
decisionale, promuovendo un trattamento imparziale di tutte le persone,
indipendentemente dalle loro caratteristiche personali. L'aspetto
"inclusivo" dell’AI favorisce la coesione sociale e la fiducia tra i
diversi gruppi della società, contribuendo ad eliminare pregiudizi o
stereotipi, a ridurre le tensioni sociali e a promuovere la collaborazione e la
costruzione di comunità pacifiche. Per quanto concerne invece l’SDG17 (Partenariato
per gli obiettivi generali), abbiamo osservato negli ultimi anni come l'AI stia
trasformando diversi settori e richieda un'adeguata preparazione per poter
affrontare le sfide e cogliere le opportunità che essa presenta. La literacy consente alle persone di
sviluppare competenze per utilizzare l'AI in modo efficace e responsabile,
promuovendo l'innovazione e la sostenibilità. Il Manifesto per la Sostenibilità Digitale
dell’Intelligenza Artificiale può essere scaricato a questo link: https://sostenibilitadigitale.it/advocacy/manifesto-per-la-sostenibilita-digitale-dellintelligenza-artificiale/ L’elenco dei Partner e
delle Università che attualmente fanno parte della Fondazione può essere
consultato al seguente link Per ulteriori informazioni o
approfondimenti, visitare il sito: www.sostenibilitadigitale.it Informazioni su
Fondazione per la Sostenibilità Digitale: La Fondazione per la
Sostenibilità Digitale è la prima Fondazione di Ricerca in
Italia che analizza le correlazioni tra trasformazione digitale e sostenibilità
con l’obiettivo di supportare istituzioni e imprese nella costruzione di un
futuro migliore. La sua mission è quella di studiare le dinamiche indotte dalla
trasformazione digitale, con particolare riferimento agli impatti sulla
sostenibilità ambientale, culturale, sociale ed economica. In quest’ottica la
Fondazione sviluppa attività di ricerca, fornisce letture ed interpretazioni
della trasformazione digitale, offre indicazioni operative per gli attori
coinvolti, intercetta i trend del cambiamento e ne analizza gli impatti
rispetto allo sviluppo sostenibile. La Fondazione agisce attraverso una
struttura costituita da esperti indipendenti, istituzioni, imprese e
università. Ai soci e partner della Fondazione si
affianca la Rete delle Università che costituisce il sistema di competenze al
quale fa riferimento la Fondazione per lo sviluppo dei suoi progetti e che
rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni ed aziende
nello sviluppo di progetti e di attività dedicati alla sostenibilità digitale.
Tra le Università che fanno parte della Rete, l’Università Sapienza di
Roma, l’Università di Pavia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università
degli Studi di Cagliari, l’Università degli Studi di Palermo, l’Università
degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università di
Perugia, L’Università per Stranieri di Perugia, l’Università di Siena,
l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, l’Università degli Studi di
Torino, l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, l’Università degli Studi di
Sassari. Contatti per la stampa: Prima Pagina
Comunicazione Vilma Bosticco: vilma@primapagina.it Laura Castellazzi: laura@primapagina.it Cell:
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