LA TENDA ROSSA: STORIA DI UN RESTAURO Dopo un lungo e complesso restauro, la Tenda Rossa
torna visibile al pubblico da mercoledì 15 febbraio, 70° anniversario del
Museo. Milano
9 febbraio 2023. Mercoledì
15 febbraio, in occasione del 70° anniversario del Museo Nazionale Scienza e
Tecnologia torna visibile al pubblico la Tenda Rossa, testimonianza
unica della spedizione scientifica al Polo Nord guidata da Umberto Nobile e partita
da Milano nel 1928. La Tenda,
che diede rifugio per 48 giorni ai superstiti del Dirigibile Italia precipitato
sul pack nel corso di una tempesta, è il simbolo di come le missioni
sperimentali abbiano un fattore di rischio imponderabile ed è uno dei pochi
oggetti della spedizione che si sono conservati fino ad oggi. La Tenda,
che ha una pianta quadrata (270 cm per ciascun lato) e una struttura piramidale
di 250 cm di altezza, è realizzata in tela di seta, di color avorio per la
parte esterna e in taffettà di seta blu-petrolio per quella interna. Per
renderla visibile all’avvistamento aereo i superstiti vi versarono dell’anilina
rossa (fuxina), utilizzata in volo per determinare la quota del Dirigibile.
Sebbene sbiadita dopo pochi giorni, questa particolare colorazione conferirà
alla Tenda il nome con cui è conosciuta. “Il
Museo, con il lavoro di restauro della Tenda Rossa, riportata all’ammirazione
del pubblico, consolida la propria vocazione alla valorizzazione
dell’importanza della ricerca non disgiunta dai valori umanistici che la, pur
sfortunata, spedizione di Umberto Nobile richiama con forza. La pulsione verso
nuove frontiere del conoscere non è infatti un mero tecnicismo dell’agire ma
una valenza straordinaria dell’essere umano e patrimonio della nostra identità.
Poter collocare la Tenda Rossa nei depositi visitabili del Museo, rappresenta
un primo importante traguardo, che tanto racconta delle molte attività – dietro
le quinte - svolte dai musei: studiare, curare, salvaguardare gli oggetti per traghettarli
nel tempo e permettere alle generazioni future di ricucire e conoscere
l’identità di un territorio, un’epoca, una cultura del passato”, dichiara Fiorenzo
Marco Galli, Direttore Generale del Museo. La Tenda
Rossa, che appartiene alla collezione del Civico Museo Navale Didattico, è in
comodato al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia dal Comune di Milano ed
è stata oggetto di un lungo restauro, avviato nel 2008 grazie al
co-finanziamento di Regione Lombardia - Assessorato all’Autonomia e Cultura e
affidato alla restauratrice di tessuti Cinzia Oliva, in accordo con la
Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana
di Milano. “Il lavoro di restauro e di musealizzazione
della Tenda Rossa rappresenta un eccellente esempio di come le strategie di
collaborazione tra il Comune di Milano e i Musei della città portino a grandi
risultati nella valorizzazione del patrimonio culturale cittadino - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura del
Comune di Milano Tommaso Sacchi - In particolare, il Museo Nazionale
Scienza e Tecnologia ha saputo applicare il meglio della propria identità
museale nel perseguire un rigoroso progetto scientifico, sia nel trattamento
delle delicate superfici della tenda, che nell’applicazione di un rigoroso protocollo
per l’esposizione al pubblico. Un brillante progetto di ricerca applicata si
trasforma dunque in una straordinaria occasione di conoscenza delle collezioni
pubbliche e di approfondimento su un momento di grande importanza nella storia
della ricerca scientifica italiana.” Grazie al
contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del
progetto MUSEO APERTO: Collezioni e Risorse Educative per una nuova
accessibilità, Tenda Rossa è stata collocata in un box apposito per
garantirne l’adeguata conservazione. Il pubblico
avrà la possibilità di tornare a vedere la Tenda Rossa, visitando le Collezioni
di Studio, presso gli spazi adibiti a deposito che si trovano nel
padiglione Aeronavale del Museo. I depositi
visitabili sono spazi vitali di sviluppo, per loro natura in continua
evoluzione e adesso, con l’arrivo della Tenda Rossa, si arricchiscono di uno
degli oggetti più noti e significativi delle collezioni museali. Nuovi
percorsi guidati porteranno il pubblico a conoscere non solo le vicende
storiche legate a Tenda Rossa, ma anche le complesse necessità di conservazione
di questo tipo di manufatti. Valorizzare i beni non significa solo esporli ma
anche studiarli e metterli in sicurezza. “Collezioni
di Studio è un’area dedicata a funzioni di conservazione, studio e ricerca su
oggetti afferenti a numerosi ambiti tecnico-scientifici. Dalla sua apertura al
pubblico ha permesso ai visitatori di svelare uno dei luoghi più affascinati
del Museo. Grazie a Collezioni di Studio oggi è stato possibile rendere
visibile, fin dal primo giorno dalla fine del restauro, un bene tanto
importante e delicato come la Tenda Rossa. Durante le visite racconteremo ai
visitatori il restauro, condividendo aspetti meno noti dell’attività del Museo”,
spiega Marco Iezzi, Curatore Trasporti del Museo. Il restauro
della tenda è stato un intervento complesso che ha richiesto l’expertise
di professionisti del settore tessile, analisi scientifiche, ricerche storiche
e momenti di riflessione comune con i professionisti del Museo attorno
all’oggetto. Lo stato di conservazione dei materiali costitutivi era molto
compromesso e frammentario. L’analisi delle cuciture e dei materiali ha
rivelato in due spicchi della Tenda la presenza di molteplici e stratificati
interventi di restauro eseguiti nel tempo (probabilmente attorno agli anni ’50
del Novecento), di cui non è però stata rinvenuta alcuna documentazione. L’intervento
si è concentrato sulla fondamentale restituzione di unità del bene e della
lettura complessiva del suo volume, senza rimuovere i precedenti interventi
per evitare di compromettere i materiali originali e perché ormai storicizzati.
Lo studio del materiale tessile costitutivo, svolto in collaborazione con la
Stazione Sperimentale della Seta di Milano, ha evidenziato come la Tenda non
potesse più essere riposta in deposito piegata, a causa del degrado molto
avanzato del filato. Inoltre, la situazione frammentaria del tessuto
necessitava di un intervento che restituisse continuità ai lembi lacerati e
consunti. Questa particolare delicatezza dei materiali, ormai giunti ad un
momento critico del loro tempo vita, ha richiesto una sperimentazione sui
metodi di consolidamento, svolta in collaborazione con il Laboratorio di
Diagnostica dei Musei Vaticani di Roma, diretto da Ulderico Santamaria. Sia la
tenda esterna che quella interna avevano perduto completamente, nel corso degli
anni, la loro tenuta meccanica e non erano più in grado di sostenere il proprio
peso. Il paziente intervento di pulitura e consolidamento totale del materiale
originale è stato progettato e calibrato anche e soprattutto in funzione della
restituzione finale del manufatto e della sua leggibilità. La risposta
conservativa ed espositiva, studiata con lo staff del Museo, è stata la creazione
di una struttura interna super leggera in alluminio e tessuto, progettata e
realizzata dalla restauratrice Valeria Borgialli, che sostiene la tenda esterna
in un delicato equilibrio di tensioni, garantendo un completo supporto. Quella
interna, ancora solida e cucita alla base della tenda, è invece adagiata su
cuscini di supporto e protetta da uno strato di tulle in nylon. “L’intervento
di restauro ha rappresentato una vera sfida, sia dal punto di vista delle
scelte metodologiche che dal punto di vista espositivo. La fragilità della seta
degradata, le dimensioni importanti e la tridimensionalità del manufatto, ci
hanno costretto a pensare e ripensare continuamente a come intervenire,
ricalibrando le scelte in base ai dati che si scoprivano man mano che si
procedeva con le operazioni. La Tenda Rossa si è rivelata come uno dei
manufatti più impegnativi, coinvolgenti ed emozionanti di tutta la mia carriera
professionale”, spiega Cinzia Oliva, la restauratrice di tessuti che
si è occupata del restauro. Le numerose
e successive fasi di lavorazione hanno visto la loro conclusione nella
collocazione della Tenda all’interno di un box vetrina conservativo creato ad
hoc per schermarla dalla luce, dotato di sportelli per la visione e
l’estrazione del bene in sicurezza. Il box è stato situato nello spazio
Collezioni di Studio del padiglione Aeronavale del Museo dove, attraverso
percorsi guidati, il pubblico può conoscere le vicende storiche legate alla
Tenda Rossa e le complesse necessità di conservazione di questo tipo di testimonianze. Da mercoledì
15 febbraio, in occasione della serata gratuita che il Museo organizza per
celebrare il suo 70° compleanno, Tenda Rossa sarà visibile al pubblico, per la
prima volta dopo il restauro. In compagnia del curatore Marco Iezzi, si
ripercorreranno le principali fasi della spedizione di Umberto Nobile, partita
dall'arcipelago delle Svalbard, dove attualmente si trova la base artica del
CNR, intitolata al Dirigibile Italia. A Tenda
Rossa sarà dedicata anche la visita guidata di sabato 18 marzo, per poi
rientrare nelle visite guidate a Collezioni di Studio, proposte dal Museo ogni
prima domenica del mese. VISITE
GUIDATE ALLE COLLEZIONI DI STUDIO: SPECIALE TENDA ROSSA Si
potrà visitare Collezioni di Studio, lo spazio adibito a deposito che si trova
nel padiglione Aeronavale del Museo, in compagnia del curatore Marco Iezzi che
racconterà le principali fasi della spedizione artica del Dirigibile Italia e
il complesso restauro di Tenda Rossa. Mercoledì
15 febbraio, 70° compleanno del Museo A ciclo
continuo dalle ore 19 alle ore 20 | gratuita Sabato
18 marzo ore 11.30 e
ore 15 | max. 12 persone per turno | 5€ +biglietto d’ingresso al Museo VISITE
GUIDATE ALLE COLLEZIONI DI STUDIO Insieme
a un animatore scientifico si potrà visitare Collezioni di Studio, uno dei
depositi del Museo, luogo di conservazione, studio e scoperta dove poter
ammirare collezioni da tempo non esposte e scoprire icone della storia della
tecnica, oltre a Tenda Rossa, appena restaurata. padiglione Aeronavale | 5€ +biglietto d’ingresso al Museo | max. 12
persone per turno Sabato
18 e domenica 19 febbraio ore 10 e ore
11.30 Ogni
primo weekend del mese Domenica 5
marzo, domenica 2 aprile, domenica 7 maggio, domenica 4 giugno ore 10 e ore
11.30 INFO
e PRENOTAZIONI: www.museoscienza.org
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