Cura del tumore del retto: 2 pazienti su 3 potranno
evitare la chirurgia A confermarlo è lo studio presentato al Congresso Europeo
di radioterapia (ESTRO) che ha dimostrato l’efficacia dei trattamenti combinati
di radioterapia e chemioterapia in sostituzione a quelli chirurgici, con
indiscussi vantaggi sulla salute e sulla qualità della vita dei pazienti.
Grande attesa anche per il prossimo Congresso Nazionale di Radioterapia e
Oncologia Clinica (AIRO) atteso a giugno a Milano, che può ora vantare anche la
nuova Presidenza della Società Europea Scongiurare
l’intervento chirurgico e preservare l’organo compromesso? Questa la
prospettiva futura per 2 pazienti su 3 con tumore al retto, come confermano i
risultati dello studio presentato
al Congresso Europeo di Radioterapia Oncologica (ESTRO), recentemente chiuso a
Glasgow e che ha raccolto i massimi esperti del settore. ‘I risultati di questo studio sono molto importanti per il
mondo scientifico e ancor di più per i pazienti – sottolinea Marco
Krengli, Presidente AIRO, Professore Ordinario di Radioterapia
all’Università degli Studi di Padova e Direttore della UOC di Radioterapia
dell’Istituto Oncologico Veneto, IOV - in quanto evidenziano che 2 pazienti su 3
possono ricevere un trattamento di radioterapia associato a chemioterapia
preservando l’organo e la sua funzione. Questo vuol dire che in molti casi,
dopo l'uso combinato di radiazioni e farmaci chemioterapici per distruggere le
cellule tumorali, non c’è bisogno di sottoporsi a un intervento chirurgico
demolitivo con i suoi importanti effetti collaterali conosciuti nel mondo
scientifico come sindrome LARS’. NOTEVOLE PROGRESSO NELLA CURA ONCOLOGICA DI UNO DEI TUMORI
PIU’ DIFFUSI La
sindrome LARS (Low Anterior Resection Syndrome) è un insieme di sintomi
gastrointestinali che possono manifestarsi dopo un intervento chirurgico di
resezione del retto. I risultati dello studio, offrono una nuova prospettiva
sulle opzioni del trattamento con radio-chemioterapia, sottolineando
l'importanza di preservare la funzionalità d’organo e la qualità della vita dei
pazienti, mettendo in risalto un cambiamento significativo nel paradigma
terapeutico e consentendo una gestione clinica personalizzata e mirata del
cancro del retto, dichiarata la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle
donne, con una crescita di oltre 50mila casi l’anno. ‘I disturbi legati alla sindrome LARS vanno
dall'incontinenza fecale e urgenza, alla stipsi e alle difficoltà di
svuotamento e spesso comportano un peggioramento nella qualità della vita dei
pazienti. In questo modo il GRECCAR12 sottolinea ai pazienti e al mondo
oncologico – continua Maria Antonietta Gambacorta,
Ordinario di Radioterapia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore,
Policlinico Gemelli di Roma - la possibilità, in alcuni casi, di una
de-intensificazione dei trattamenti e dei loro effetti collaterali, attuata
attraverso l’omissione dell’intervento chirurgico, la cosiddetta modalità
“organ-sparing”. MILANO OSPITA IL CONGRESSO
NAZIONALE AIRO Si
moltiplica l’attenzione alla Radioterapia che, dopo il Congresso Europeo appena
concluso, vedrà impegnata a Milano dal 21 al 23 giugno, l’Associazione Italiana
di Radioterapia e Oncologia Clinica (AIRO). Molte le tematiche che
verranno discusse, focalizzate sul ruolo curativo della radioterapia nelle
principali patologie oncologiche, utilizzando le migliori strategie
terapeutiche e con tecnologie all’avanguardia. A questi temi si aggiunge la
soddisfazione per l’Associazione, nata nel 2004, e che tra i suoi
rappresentanti può vantare la recente nomina a Presidente ESTRO della
Professoressa Barbara Jereczek, Direttore della Divisione di
Radioterapia dell'Istituto Europeo di Oncologia e Professore Ordinario di
Radioterapia Oncologica presso l'Università degli Studi di Milano. |