Mostra a
cura di Margherita Bolla IL FASCINO DEL BUCCHERO ETRUSCO IN ESPOSIZIONE AL MUSEO
ARCHEOLOGICO. FINO AD OTTOBRE 2022 CON LA MOSTRA SUI VASI ANTICHI Il fascino del bucchero etrusco in esposizione al Museo
Archeologico al Teatro Romano. Apre domani al pubblico, nella sala dedicata
alle esposizioni temporanee, la nuova mostra sui ‘Vasi antichi’, a cura di
Margherita Bolla, che dedica un focus speciale alle ceramiche etrusche. Una
sezione, che resterà aperta al pubblico fino al 2 ottobre 2022, che presenta
alcuni dei pezzi più suggestivi della raccolta di ceramiche preromane,
un’ottantina di vasi dal VII al IV secolo a.C. circa, che compongono una parte
della ricca collezione del Museo Archeologico, normalmente non esposta al
pubblico. Di particolare impatto la vetrina dedicata alle “ceramiche nere
degli Etruschi”, con un vaso monumentale, parte di un gruppo di vasi in
bucchero donato al Museo di Verona nell’Ottocento da Bernardino Biondelli (nato
a Zevio nel 1804), linguista di fama, archeologo, curatore delle collezioni
numismatiche del Comune di Milano per più di trent’anni. Le ceramiche nere degli Etruschi Questa tipologia di manufatti, chiamati anche buccheri, si
distinguono grazie al tipico colore nero che si trova sia sulla superficie, più
o meno compatta e lucente, sia nel corpo ceramico. Non si tratta infatti in
questo caso di vernice sovrapposta alle pareti del vaso, ma di un particolare
procedimento di cottura in assenza di ossigeno per impedire le trasformazioni
chimiche di ossidazione che facevano assumere la tipica colorazione aranciata
ai minerali di ferro contenuti nell’argilla. La parola “bucchero” non è etrusca, ma di origine spagnola, e
designava una ceramica di colore nero di produzione sudamericana importata nel
XVII secolo, molto simile alle ceramiche etrusche che presero dunque il suo
nome. L’invenzione del bucchero etrusco si deve alla volontà di creare
oggetti che potessero assomigliare ai costosi servizi in bronzo, di colore
metallico e lucenti, ma che fossero meno costosi. L’uso di crateri, brocche,
calici e mestoli in bronzo era infatti previsto durante i banchetti degli
esponenti più ricchi della società etrusca, che molto probabilmente aveva
assimilato questa abitudine dai Greci, con i quali da secoli intrattenevano
rapporti commerciali. La mostra è stata inaugurata questa mattina dall’assessore alla
Cultura Francesca Briani e dalla responsabile allestimenti e valorizzazione del
Museo Archeologico al Teatro Romano Margherita Bolla. “Dopo la pandemia e i danni subiti nel nubifragio dell’agosto
2020, che ne ha costretto la chiusura per i lavori di sistemazione – ricorda
l’assessore Briani – il Museo Archeologico al Teatro Romano ha riaperto,
nell’aprile di quest’anno, ai numerosi visitatori, soprattutto stranieri,
desiderosi di approfondire la conoscenza della città. Questa mostra rappresenta
un altro significativo momento nel percorso di piena ripresa culturale di
Verona, un’occasione per ricordare, ancora una volta, l’importanza del
mecenatismo per l’ampliamento delle raccolte museali e il ricco patrimonio
custodito negli archivi dei civici musei. L’ottantina di vasi in mostra, mai
esposti prima al pubblico, fanno infatti parte dell’ampia collezione custodita
dal Museo Archeologico”. “L’esposizione – sottolinea Bolla – è dedicata alla valorizzazione
di una collezione del Museo Archeologico normalmente non esposta al pubblico,
che potrà essere ammirata per un anno. Si tratta di una delle tante tappe del
programma di valorizzazione del patrimonio conservato in questo Museo. La
ceramica, che richiede grande perizia tecnica e sapienza artigianale, offre
numerosi spunti anche per lo svolgimento di percorsi didattici, che possono
riprendere in presenza dopo la forzata interruzione a causa della pandemia”. Sede espositiva Museo Acheologico al Teatro Romano Regaste Redentore, 2 - 37129 Verona tel. 045 8000360 - museoarcheologico@comune. museoarcheologico.comune. Facebook @MuseiCiviciVerona - Instagram
@museiciviciverona - Twitter @iMuseiVerona Orari dal 23 ottobre 2021 al 2 ottobre 2022 da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30) chiuso il lunedì Biglietti biglietto intero: € 4,50 biglietto ridotto gruppi (superiore a 15 persone), agevolazioni, persone
oltre 60 anni: € 3,00 biglietto ridotto scuole (dalle primarie alle
secondarie di secondo grado) e
ragazzi (8-14 anni, solo accompagnati): € 1,00 ingresso gratuito: persone oltre 65 anni residenti nel Comune di Verona persone con disabilità e loro accompagnatori con VeronaCard Da ottobre a maggio, prima domenica del mese tariffa unica: € 1,00 Prenotazione visite guidate e percorsi didattici Segreteria didattica dei Musei Civici Cooperativa Le Macchine Celibi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16 il sabato dalle 9 alle 13 tel. 045 8036353 – 045 597140 segreteriadidattica@comune. Ufficio-stampa della mostra: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo - tel. 049.663499 Rif. Simone Raddi: simone@studioesseci.net |