Ennesimo riconoscimento Unesco per la Repubblica Ceca. Accolta tra i Patrimoni Immateriali l’arte dell’assemblare (e
pilotare sui fiumi) grandi zattere in legno. Un’altra
maestria antica che va oltre i confini, accomunando più Paesi, allontana la
frontiera dell’oblio grazie al recentissimo ottenimento del fregio (e della
tutela) della prestigiosa organizzazione Onu. Un riconoscimento condiviso con
Germania, Austria, Lituania, Polonia e Spagna che portano avanti sapere e
sapienza unici. Dal
primo dicembre la Repubblica Ceca ha portato a 8 il suo “bottino” in fatto di
Beni Immateriali Unesco, che si aggiungono ai 16 siti materiali riconosciuti,
tra storici e naturalistici. A
essere salvato dall’estinzione è ancora una volta un mestiere antico e unico,
che non è solo un fatto di manualità ma di cultura a tutto tondo. Stiamo
parlando dell’arte di produrre, ma anche di condurre, le gigantesche zattere (spesso
anche in versione multipla e snodabile) fatte di enormi tronchi, che fin
dall’XI secolo solcano (la tradizione sopravvive ancora oggi) fiumi e canali
dell’Europa Centrale. Trattandosi non di “sola” produzione, che è comunque piuttosto
complessa e perpetuata ancora con attrezzi e metodi di un tempo, ma di una vera
e propria tradizione culturale sviluppata attorno a questi antichi mezzi, è
facile comprendere che non può obbedire ai moderni confini geografici. La
Repubblica Ceca la condivide infatti con altri 5 Paesi: Germania, Austria, Lituania,
Polonia e Spagna. La
mega-zattera –una sorta di grande chiatta tutta al naturale e incredibilmente
moderna nella sua eco-sostenibilità- non avrebbe motivo di essere, senza il suo
pilota(al tempo delle corporazioni detto zattiere),
che si trova a manovrare tra correnti impetuose un natante dalle dimensioni davvero
impegnative. Per il suo difficile e anche pericoloso mestiere non può quindi prescindere
dalla conoscenza approfondita del mezzo e contemporaneamente della sua storia. Tutto
nelle zattere artigianali –dal tipo di legno alle proporzioni, dai mezzi di
assemblaggio e fissaggio dei tronchi fino al posizionamento a bordo di
eventuali capanne in paglia per l’equipaggio- ha radici profonde, legate alle
caratteristiche di queste terre (e di queste acque), alle dimensioni dei canali
(in particolare quelli sotterranei) e al tipo di destinazione d’uso. Se è vero,
infatti, che nascono per la fluitazione del legname, le zattere vengono ben
presto impiegate anche per il trasporto di sale, miele, carbone, pietre e
sabbia, nonché come “traghetti” per persone. Le
associazioni di tutela e conservazione del Timber
Rafting, questa la denominazioneinternazionale, in Repubblica Ceca da anni si
adoperano –con musei, mostre, dimostrazioni, rievocazioni e corsi speciali- perché
non vadano perdute la maestria della costruzione, le capacità di navigazione,
la terminologia tipica (fortemente influenzata dal tedesco), l’abbigliamento d’epoca
e persino i canti, le musiche e i rituali folkloristici legate al mestiere.E
l’Unesco e l’Umanità ringraziano. Video
illustrativo: https://www.youtube.com/watch?v=lhP-kP0OZJw&ab_channel=MaerosdelX%C3%BAquerd%27Antella |